Febbre da regalo
di Peppe Ricci
Il tipico malanno di stagione che colpisce la maggioranza dell'umanità occidentale nel periodo di dicembre è la febbre da regalo. Questa patologia, che manifesta i primi sintomi all'inizio del mese, si acutizza con l'approssimarsi del giorno 25. Anche se la cura gioverà ai destinatari più che agli infermi, azzeccare l'acquisto del regalo sembra l'unico rimedio per lenire il tipico sintomo di ansia associato a tale febbre.
Nella quasi certezza di non presentarvi soluzioni placebo, qualcuno (purtroppo) apprezzerebbe di più un cuocipasta elettrico, vi suggerisco qualche proposta di cura.
A colpo sicuro: Le ricette di Pepe Carvalho, di Manuel Vázquez Montalbán
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Dall'introduzione al libro: "Mangiare significa uccidere e trangugiare un essere che prima viveva, animale o pianta che fosse. Se divorassimo direttamente l'animale morto o la lattuga strappata dalla terra, verremmo accusati di essere selvaggi."
Cucinare diventa, allora per Montalbán, un modo per compiere un'operazione di riflessione culturale, riflessione sempre presente nei romanzi di Pepe Carvalho. Proprio da questo contesto sono stati estrapolati dei passaggi che vengono riproposti, affiancati dalle relative ricette. Rinnovo l'invito dell'editore di proporre agli ospiti i piatti, realizzati grazie a questo libro, accompagnandoli dalla lettura del brano giallo originale.
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Le ricette di Pepe Carvalho, Manuel Vázquez Montalbán. Milano, Feltrinelli, 1994, p. 336, € 11,88
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Agli aspiranti cuochi: Cuochi si diventa, di Allan Bay
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Come non essere d'accordo con Allan Bay quando dice che la cucina è un grande gioco, bellissimo, il più bello e che vale la pena giocarlo per vivere bene. Se signori si nasce cuochi lo si può diventare grazie anche a questo libro. Un manuale, piacevole alla lettura, scritto in maniera esperta, rigido sui punti fermi (il brodo: mai con il dado) e altrettanto tollerante e aperto a nuove proposte alimentari (ingredienti porzionati) e tecnologiche (padelle al teflon, e congelatori) caratterizzanti la nostra epoca. In conclusione un libro gustoso.
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Cuochi si diventa. Le ricette e i trucchi della buona cucina italiana di oggi, Allan Bay. Milano, Feltrinelli, 2003, p. 367, € 15,00
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"Il più incredibile libro di cucina dell'Ottocento": Grande Dizionario di Cucina, di Alexandre Dumas
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Dumas terminò la sua carriera di scrittore con la realizzazione di questa opera dove ha trasferito la sua esperienza diretta di gourmet. In questo dizionario il creatore dei Tre moschettieri e del Conte di Montecristo raccoglie e spiega le cose della cucina e il relativo utilizzo, senza trascurare di fornire incredibili ricette come 'zampe d'elefante brasate' e 'filetti di canguro saltati' (e come altrimenti?). A corredo una ricchissima raccolta di incisioni e illustrazioni.
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Grande Dizionario di Cucina, Alexandre Dumas. Traduzione di A. Scacchi. Como, Ibis, 2002, p. 586, oltre 650 incisioni d'epoca, € 59,00
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Il "punto fermo della tradizione cucinaria italiana": La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, di Pellegrino Artusi
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Il più famoso ricettario di cucina italiana, prodotto di una sorta di censimento generale, compiuto nell'arco di circa vent'anni, di ricette rappresentative, in misura diversa, di tutte le regioni italiane da un capo all'altro della Penisola che consentì al suo autore (ex commerciante di coloniali con ambizioni letterarie) di dispiegare anche la sua vena di fine letterato e la sua abilità di uomo d'affari. Frutto di un'operosa raccolta di ricette, La scienza in cucina "ha fatto per l'unificazione nazionale più di quanto non siano riusciti a fare i Promessi sposi" (Piero Camporesi nell'Introduzione), rifiutando esplicitamente per la prima volta le tradizionali distinzioni fra regioni e aree culturali (Nord e Centro-Sud).
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La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, Pellegrino Artusi. A cura di Piero Camporesi; con uno scritto di Emilio Tadini; illustrazioni di Giuliano Della Casa. Milano, Einaudi, 2001, (I Millenni), p. XCII, 776, € 67,10
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Una riproposta di grande attualità: Guida gastronomica d'Italia, del Touring Club Italiano (Copia anastatica della 1ª edizione, 1931)
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Quel che Artusi aveva fatto per le ricette "tipiche" della tradizione gastronomica italiana, fece il Touring Club Italiano nel 1931 per i "prodotti base delle ricette, realizzando un inventario altrettanto importante delle risorse del nostro Paese." (Massimo Montanari nella Prefazione al volumetto introduttivo inserito nella custodia insieme al volume). La Guida può essere tuttora letto come il primo, straordinario, repertorio dei prodotti "tipici", tutti accuratamente descritti, divisi regione per regione.
Dopo il "ricettario nazionale" l'inventario nazionale delle vivande. Leggerlo oggi, scoprire cosa è rimasto e cosa è scomparso dalle dispense degli italiani, è "utile e divertente". E l'attualità della Guida sta nell'insegnamento "che anche una rapa e un cavolfiore sono specialità e come tali devono essere salvaguardate" (Alberto Capatti nell'introduzione storica alla Guida, Gastronomia e cultura).
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Touring Club Italiano Guida Gastronomica d'Italia. Iª edizione. Milano,Touring Club Italiano, 2003 (Guide tematiche) p. 528, € 20,00
(In custodia. Allegato: Introduzione alla Guida Gastronomica d'Italia 1931. Copia anastatica. Testi di: Fondazione Italiana Buon Ricordo, Massimo Montanari, Alberto Capatti, p. 31)
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In chiusura una proposta di menu con ricette tratte da questi libri, un modo per offrirvi un (as)saggio di quanto proposto.
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