Zucchini affettati, fritti, lasciati raffreddare, quindi conditi con aceto e foglioline di menta. Vuolsi che la parola Scapece derivi da Esca Apicii, cioè cibo d'Apicio: infatti nel De Re Coquinaria attribuito ad Apicio (libro III) esiste un modo consimile: zucchini fritti, poi conditi con salsa acida e pepe. Ad ogni modo, i vari cibi che ancora oggi si chiamano scapece o scabeccio o scaveccio, hanno come base la marinatura con l'aceto, che era già in voga ai tempi di Apicio. |