Il Carnevale 2003 ha per MenSA sapori particolari. Non saremo originali, ma nemmeno ripetitivi, visto che proprio per sfuggire all'ovvietà, finora non ce n'eravamo mai occupati. Di cosa?
Ma è ovvio: del Carnevale brasiliano e dei suoi sapori.
Quest'anno invece sì. Perché? Ma è ovvio. Perché quest'anno, così almeno dicono i bene informati, il Carnevale laggiù è cominciato molto prima. Alla fine di ottobre, con la vittoria di Luiz Iñacio Lula da Silva nelle elezioni presidenziali.
Non preoccupatevi, MenSA non intende entrare in politica. Niente Forza Brasile.
Ricordiamo solo che MenSA aveva scelto come massima del secolo quella di Gandhi: "Per un uomo con uno stomaco vuoto, il cibo è Dio".
Nel suo primo discorso da Presidente di uno dei paesi più ricchi e più poveri del mondo Lula ha detto: "Il mercato deve sapere che il popolo brasiliano deve mangiare tre volte al giorno e che c'è gente alla fame".
Condividiamo in pieno, e anche di più.
Molti italiani conoscono e amano il Brasile, il suo calcio, la sua musica, le sue donne (vabbeh, anche i suoi uomini, pari siamo).
Non altrettanti conoscono la sua cucina. Non è mai troppo tardi.
Diamo il nostro piccolo contributo.
Largo ai sapori del Brasile, dunque, del suo Carnevale, e, visto che siamo MenSA (Menù Storici e d'Autore), riconosciamo un posto d'onore al suo autore più grande e più amato: Jorge Amado, la sua Donna Flor e la sua Scuola di Culinaria Sapore e Arte (cucina bahiana, la migliore, secondo alcuni, come la musica).
In gran parte tratto da quello straordinario libro che è: Jorge e Palma Jorge Amado. La cucina di Bahia, ovvero Il Libro di cucina di Pedro Archanjo e Le merende di dona Flor. A cura di Daniela Ferioli. Torino, Einaudi, 1998
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