Quell'amo del Lago di Como... Cucina di lago, innanzitutto il pesce
E' difficile parlare genericamente di cucina lacustre italiana. Si potrebbe riproporre pari pari per le cucine dei laghi italiani il discorso sulla coesistenza di tratti comuni, molto vaghi, e tratti individuali, molto accentuati. Attendiamo studi e iniziative che approfondiscano il tema,
sull'esempio di quei convegni che si tengono periodicamente a Lesina sulla cultura lagunare.
Nel frattempo, volendo onorare l'impegno di fornire suggerimenti gastronomici a ogni tipologia di vacanziere, faremo quel che possiamo per gli amanti dei laghi. Il soggiorno al lago è sempre stato associato all'idea di relax, di meditazione, di ristoro (non senza venature di romantiche malinconie) appena turbata dalle "eccezionali" emergenze leggendarie e misteriose, presenti un po' in tutte le tradizioni popolari lacustri, culminanti nella mitica figura del Mostro di Lochness.
Il binomio Catullo-Sirmione è stato nel tempo corroborato da innumerevoli esempi di fascinazione esercitata dall'atmosfera lacustre sulle arti, dalla letteratura alla pittura al cinema.
Un capitolo della storia di questo rapporto, tutta da scrivere, dovrebbe essere dedicato alla gastronomia.
Chi ne parla finisce sostanzialmente per concordare su due cose: 1. la cucina di lago è sostanzialmente fondata sulla preparazione dei suoi pesci; 2. non si pensi che la cucina di lago si limiti alla preparazione dei suoi pesci.
E' così: si può aggiungere che per entrambi i punti, poi, ogni lago, comprese le sue rive e i suoi entroterra, si presenta come un ecosistema complesso e di volta in volta unico e originale, con ovvie ricadute sulla cultura gastronomica.
Più che di cucina di lago dunque, si dovrebbe parlare di cucina gardesana, di cucina lariana di lago, di cucina del Trasimeno, di cucina garganica lagunare e così via.
Per farla breve, questo faremo noi. Anzi, in attesa dei famosi studi cui prima si accennava, chiudiamo qui con i discorsi e vi proponiamo, senza ulteriori indugi, alcune ricette provenienti, per l'appunto, da sua maestà il lago (italicamente parlando), il Garda (non ce ne vogliano gli altri bellissimi laghi del Bel Paese), dal Lago di Como, dal Lago d'Iseo, dal Lago Trasimeno e dal singolarissimo sito lacustre rappresentato dal lago di Lesina sul Gargano, autentico paradiso per gli amanti delle anguille (se ne parla dall'età romana in poi) e …per i cacciatori, vista la presenza di una fauna avicola di straordinario interesse, non tutta cacciabile e commestibile, per fortuna (aironi, cenerini, garzette, cavalieri d'Italia, falchi di palude e folaghe,...).
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