Bagnare i pesci persici in acqua calda (non bollente); squamarli e vuotarli dalle branchie; tagliare le pinne e lavarli con cura. Versare in una pesciaiuola l'acqua necessaria salata e leggermente acidulata con l'aceto, aggiungere il mazzetto guarnito, far prendere l'ebollizione, gettarvi i pesci e coprire il recipiente; far cuocere per 18 minuti a ebollizione appena percettibile. A cottura, sgocciolare i pesci e metterli in un piatto di servizio ovale ricoperto da una carta-pizzo. Servirli subito passando a parte il burro fuso con un pizzichino di sale e completato col prezzemolo tritato e col succo di limone.
Strettamente legata alle particolari caratteristiche ambientali e all'uso di ingredienti pregiati, quali l'olio dei colli del Trasimeno, la cucina si richiama alle tipiche tradizioni dei pescatori.
Un appetitoso antipasto è costituito dagli agoni fritti e poi marinati con aceto, vino bianco e odori.
A questo piatto, un tempo basato sulla lasca, si ricorreva durante l'inverno e la Quaresima.
Ormai scomparsi il macco con le lasche e la zuppa "coi ovi della regina ", la cucina del Lago presenta numerose minestre e pastasciutte.
Il brodo di pesce, gli spaghetti o il riso con il sugo del tegamaccio, ricavato dalla sola anguilla o da più varietà di pesce, la pasta col sugo bianco, a base di filetti di persico e di anguilla, gli spaghetti al pesce gatto, il riso con anguilla, piselli e prezzemolo, gli gnocchi di luccio e il risotto con le tinche rappresentano primi piatti gustosi e ricchi di sapore.Gli arrosti e i fritti di pesce, la regina in porchetta, la tinca ripiena al forno, il pesce bollito con gli odori, il luccio e l'anguilla in umido e il tegamaccio, costituiscono alcune delle numerose pietanze proposte dai ristoranti della zona.
I sapori della cucina del Lago trovano una piena valorizzazione nei vini D.O.C., bianchi e rossi dei Colli del Trasimeno.
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