Tour (de force) di MenSud (MenSASud) tra Manfredonia e San Giovanni Rotondo
Slow Sud Fud (sic!)
Mezza redazione di MenSA ha operato, mandanti le locali condotte di Slow Food (Fud nel titolo per ovvietā di rima), un blitz di due giorni nel Gargano.
Nella prima, 11 novembre, omaggio a Manuel Vāzquez Montalbān a due anni dalla morte un eccitante menu a prevalenza ittica, anche a mo' di unilaterale iniziativa di gemellaggio tra due grandi porti pescherecci (e posti mangerecci) del Mediterraneo Barcellona e... Manfredonia (un gemellaggio decisamente rock, il primo che accenna un sorriso č lento). La serata ha ottenuto un grande successo, grazie alla brillante realizzazione, culinaria ad opera di Fiorenzo Fiale, enologica grazie agli ottimi vini della rinomatissima Azienda Agricola Vallone, e di corredo organizzativo, documentario e spettacolare, opera di Paolo Lauriola e Costantino Di Domenico di Slow Food, con il contributo di MenSA: al pubblico, numeroso oltre ogni aspettativa, sono stati offerti un menu appetitoso e divertente, che riproduciamo a parte, avendolo adottato per il nostro Menu di San Silvestro 2005 - "Gargano profano", un programma di sala che ripropone l'articolo sul grande scrittore catalano giā apparso su MenSA (leggi), e la lettura integrale dei brani di commento alle ricette dello stesso Montalbān apparsi in Ricette immorali.
Il secondo evento ha avuto luogo a San Giovanni Rotondo, cittā la cui vocazione religiosa e devozionale nei confronti di San Pio da Pietrelcina, il Santo pių amato tra quelli canonizzati dal prossimo Santo Giovanni Paolo II, convive evidentemente con il gusto della vita, oltre che, grazie appunto alla ricaduta economica della devozione verso il Santo francescano, con grandi opere sociali ed architettoniche (la Casa Sollievo della Sofferenza e la nuova, mirabile Chiesa dei Cappuccini, capolavoro di Renzo Piano). Ecco dunque sorgere l'iniziativa del 12 novembre: "A tavola con gli scrittori. Il mangiar saggio di Nardino De Meo presentato da Guido Pensato in Il Tavoliere imbandito." Anche qui successo ormai consueto di pubblico e di organizzazione, dovuta a Giulio Canistro e Giuseppe Piacentino di Slow Food, agli interventi creativi e non convenzionalmente conferenzieri di Guido Pensato, a illustrazione di un Menu mirabilmente esemplificativo della cucina del Gargano montano, con cortesi omaggi a quello marino e al Tavoliere, compresi alcuni piatti ben presenti nei ricettari e nei costumi alimentari conventuali e francescani, come la localitā richiedeva.
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