A pochi chilometri alla Valle dei Templi di Agrigento
L'agnello Pasquale di Favara
di Peppe Ricci
Favara, a pochi chilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento, offre ai turisti un'ampia scelta di itinerari, tutti di rilevante interesse, il Castello Chiaramontano, la chiesa del Rosario, il Duomo in stile lombardo-rinascimentale, i vicoli di chiara influenza araba, la miniera di zolfo della Ciavolotta, le antiche masserie, i siti archeologici. E quanti si trovassero a visitare Favara nel periodo pasquale troverebbero la città ancor più ghiotta. Infatti, durante la settimana che precede Pasqua, Favara diventa la città dell'Agnello Pasquale, uno dei più singolari e rinomati dolci siciliani.
Esperti pasticceri, con l'ausilio di uno stampo in gesso, plasmano un agnello costituito esternamente di pasta reale, un impasto di farina di mandorle cotte e macinate in maniera finissima, reso semisolido da zucchero sciolto in acqua calda e lavorato rigorosamente a mano, e di un ripieno di mandorle e pistacchio macinati legati a zucchero. L'agnello così realizzato viene coperto con una velata di albumi e zucchero, e infine decorato.
L'origine di questo dolce, che si distingue dagli altri soprattutto per il ripieno, è poco chiara. Notizie storiche certe si hanno da un documento di fine Ottocento, un ricettario di una ricca famiglia favarese in cui si parla di pasta reale: fino ad allora sembra che la ricetta si sia tramandata oralmente. Notizie più certe si hanno sul periodo in cui il dolce viene preparato, in prossimità della Santa Pasqua, e sulla sagra, che è nata nel 1997 e si svolge nella settimana che precede appunto Pasqua. Durante la manifestazione il turista ha la possibilità di ammirare la maestria dei produttori locali, e partecipare alla degustazione del dolce. Quest'anno saranno coinvolte anche le città di Bronte, massima produttrice europea di pistacchi, Andujar (Spagna), Menzel Temine (Tunisia) e Tasso (Grecia).
Ecco la ricetta: Agnello Pasquale di Favara
Informazioni e programma: http://www.cittadifavara.it
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