Le fonti ci parlano di più Santi Valentino, vissuti in epoche diverse, con attributi iconici diversi, con missioni diverse... tuttavia oggi non si sa con sicurezza a chi si fa riferimento! L'usanza di donare fiori il 14 febbraio, giorno di San Valentino, risalirebbe a un monaco che aveva questo nome e che distribuiva ai passanti i fiori del giardino del suo monastero¹. Così come incerte e diverse sono le origini, differenti sono le interpretazioni di costume e gli atteggiamenti correnti nei confronti di questa festa. C'è chi la interpreta come un'occasione a cui non si può rinunciare, chi la vede come un piacevole momento d'amore e sincerità, chi la considera una cosa totalmente frivola, chi un evento commerciale.
San Valentino: la festa degli innamorati o dei negozianti? Dei ristoranti o delle boutique? Dilemma sociale e personale.

Spesso capita di domandarsi che cosa fare per San Valentino, dove andare, dove festeggiare o cosa regalare, e ci si può trovare spaesati e in difficoltà. I media, gli amici/le amiche, i fidanzati/le fidanzate con un eccesso di offerta ci confondono, lasciandoci in balia di una scelta che appare importantissima, decisiva e fondamentale per la nostra felicità e che rilascia quasi incapaci di decidere, in ansia. Poi, per fortuna, ci si ferma un momento, e si riflette, perché il gesto è sì importante nel suo essere concreto, ma è anche simbolico. In fondo, sappiamo che la nostra scelta avrà in primo luogo il fine di rendere felice la persona amata e che cosa è più carico di significato di ciò che è preparato con le proprie mani? Per esempio (e non a caso) è simbolico cucinare qualcosa, una pietanza semplice certo, ma d'effetto.
Qua di seguito propongo un antipasto economico, facile da preparare e "afrodisiaco", anche se questa ultima caratteristica sta alle capacità culinarie e deduttive di ciascun individuo.

Sformatini di carota e zenzero

Occorrerà far riferimento alla propria coscienza, e darle fede, così da comprendere l'importanza ultima e personale di un regalo, di un'offerta, di un fiore di una complicità condivisa a tavola.