A Venezia un’esperienza di solidarietà comunicazione e buona cucina
La cena è servita… al buio
di Davide Federici
Una nuova esperienza di solidarietà, comunicazione e buona cucina organizzata da U.N.I.Vo.C. (www.univoc.org) in collaborazione con The Wine Accountant (www.wa-ve.org): presso il Ristorante Riviera alle Zattere in faccia al Canale della Giudecca, si è svolta l’iniziativa Cena al Buio, durante la quale nella più totale oscurità si sono potute gustare le ottime specialità del rinomato locale veneziano aderente all'Associazione della Buona Accoglienza.
L'iniziativa, organizzata dalla Sezione veneziana dell'U.N.I.Vo.C., ha lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza alle difficoltà delle persone non vedenti e di far sperimentare, per una sera, quello che per il privo di vista è la normale realtà quotidiana. Quest’iniziativa così originale ed emotivamente coinvolgente si è rivelata estremamente stimolante per i partecipanti, che hanno aderito ancora più numerosi alla seconda CENA AL BUIO organizzata nella città lagunare, sia per la diversa percezione del cibo sia per una sorta di confidenza profonda stabilitasi tra i commensali nell’ambiente privo di luce.
Così racconta Giorgio Cichellero, che si è impegnato operativamente attraverso The Wine Accountant alla riuscita del particolarissimo convivio, la sua esperienza, le sue emozioni e i suoi rapporti, stropicciandosi gli occhi, al termine della cena: “Il servizio è curato da non vedenti Marina, Alessandro e la responsabile dell’Associazione Ciechi della Provincia di Venezia, signora Grazia ci hanno accompagnati, tenendoci per mano, dentro la saletta completamente priva di luce, dove per tutta la sera ci hanno seguiti con affetto durante questa esperienza. Marina ci chiedeva continuamente se andasse tutto bene. Non era insensibile al disagio del prossimo e se ne preoccupava…Le mani si sono cercate nell’oscurità per una presentazione informale, una stretta di mano. Buio pesto come quello col quale Marina e Alessandro convivono. Sempre. Non è facile e questa esperienza ci ha permesso di capirlo. Gli altri quattro sensi non sono in grado di supplire alla mancanza della vista. Almeno non in poche ore. Mi ha sorpreso come anche le persone più esperte arrancavano, con tentativi maldestri, nell’indovinare gli ingredienti delle portate. Non so spiegarmi perché ma i gusti, o meglio, la loro percezione era molto diversa da quella che si prova quando si può vedere. In qualche modo, credo, la mente dopo aver visto con gli occhi, prepara e condiziona gli altri sensi inviando dei segnali agli organi. L’acquolina in bocca è un evidente risultato di questa informazione neurosensoriale preventiva. Un’esperienza importante di grande sensibilizzazione per tutti noi. La ricerca della complicità tra i presenti determinata dalla particolare situazione eliminava qualsiasi blocco mentale e remora. Siamo orgogliosi di poterli aiutare con la nostra associazione offrendo il vino e l’olio ma anche un po’ di sostegno”.
Un evento semplice ma incisivo, dunque, e che, aperto a tutta la popolazione, ha nuovamente registrato il tutto esaurito. Per questa occasione U.N.I.Vo.C. (www.univoc.org ) in collaborazione con The Wine Accountant (www.wa-ve.org) hanno scelto il Riviera, un ristorante conosciuto a Venezia, sia per la magnifica posizione proprio sul Canale della Giudecca di fronte all’ex Mulino Stuky sia perché è ed è stato punto di ritrovo di personalità importanti cittadine come lo scomparso maestro e compositore musicale Luigi Nono, il musicista che ha dato alla luce opere d’importanza epocale nel panorama musicale mondiale come “Al gran sole carico d’amore” o come il famosissimo “Prometeo”, e come ancora qualche volta si può trovare il senatore ed ex Sopraintendente al Teatro la Fenice, Gianmario Vianello (ex capo partigiano anche arrestato e torturato dai fascisti e dai nazisti nel periodo della lotta di liberazione).
Non è casuale la scelta di un ristorante gestito da giovani ma che conserva le tracce della storia più nobile ed intensa di Venezia per organizzare una cena di solidarietà. Il Riviera fa parte della Buona Accoglienza, un'associazione fra operatori della ristorazione veneziana che si è dotata di un codice comportamentale e di qualità, promuove il fascino racchiuso in una gastronomia così viva e varia come quella del territorio veneziano, e, allo stesso tempo, vuole essere protagonista attiva nel creare momenti conviviali, di incontro-dibattito sulla gastronomia locale, di solidarietà e di impegno sul territorio.
L’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi (U.N.I.Vo.C.) è un'associazione di volontariato che svolge la sua attività a favore delle persone non vedenti ed affianca l'Unione Italiana Ciechi.
I volontari, quando i cani addestrati di cui molti di loro dispongono non conoscono l’itinerario, prestano la loro opera principalmente accompagnando le persone in diversi ambiti: a passeggiare, a fare la spesa, dal medico o in palestra. Allo stesso modo aiutano i non vedenti a partecipare ad attività ricreative quali spettacoli, gite o vacanze, favorendone in sostanza la vita sociale. L'U.N.I.Vo.C. inoltre fornisce un sostegno nelle attività informatiche, di studio e lettura di testi. L'Associazione, che non ha alcun beneficio economico ed è composta di volontari che prestano il loro servizio a titolo totalmente gratuito, organizza conferenze, concerti, cene e corsi di formazione per volontari anche al fine di raccogliere fondi destinati alla programmazione di nuove iniziative e per la gestione delle relative spese da sostenere.
Uno degli obiettivi centrali di questi incontri è la ricerca di nuovi volontari, affidabili ed automuniti, in quanto risulta sempre molto difficile trovare persone disposte a dedicare una piccola parte del proprio tempo libero ad un'attività così importante e gratificante.
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