Il ruolo della divulgazione gastronomica
Di bocca in bocca di Giacinta d’Agostino
Quello di Giacinta D’Agostino è un libro difficile da classificare. Considerandone l’origine (articoli pubblicati su “Natura e benessere”) sfugge alla tipologia dei libri di gastronomia “pura”, svolge un compito, alto e raro, di buona e sana divulgazione, senza negare e negarsi quella giusta dose di divertissement e curiosità da farne un testo buono per molti usi e per diversi destinatari: didattici (anche nel senso letterale, scolastico), informativi e conoscitivi (chissà quanti cultori ed esperti della materia vi ricorreranno, senza far vedere, per attingervi – di nascosto, magari senza citare – notizie e curiosità date per scontate ma mai verificate), piacevole lettura. Dal riso alla pasta, dall’olio al vino, dall’estetica del piatto a “i misteri del tartufo”. Ci dichiariamo colpevoli di aver usufruito (collettivamente, come MenSA) di tutti i possibili livelli di lettura del volume.
Questo libro – scrive Zanini - è un viaggio attraverso l'Italia più preziosa, quella che resiste all'industrializzazione del cibo - non a caso si parte dai Monti d'Abruzzo, la cui ardua accessibilità fa da scudo a produzioni di nicchia da riscoprire - e che regala mille e mille spunti gourmand. Un viaggio per terra e per mare: dai piccoli agricoltori delle colline teramane ai pescatori del Tirreno, passando per botteghe, salsamenterie, moli inondati dal sole e dai colori argentei del pesce azzurro. Scoprirete cosa c'è davvero in un piatto di pasta - quella che i produttori di grano non omologato o coperto da assurdi brevetti fanno arrivare sulle tavole degli intenditori - e come si riconosce il riso di qualità italiano. Imparerete a distinguere gli oli protetti da Dop da quelli ottenuti con miscele provenienti da altri Paesi del Mediterraneo. Oppure più semplicemente farete un salto nel passato per recuperare le nozioni tanto preziose della cucina "povera": sapevate che uno dei migliori alleati della vostra salute è il pesce azzurro? E che cosa conoscete delle proprietà curative della castagna? Ma se preferite soffermarvi sugli alimenti per golosi, c'è un intero capitolo dedicato a cioccolato, miele e altre delizie. Preceduto da riflessioni e notizie sul vino e la birra. Leggendo Di bocca in bocca si può imparare tutto sul tartufo, sul peperoncino, sul "pan di Toni": informazioni che i nostri vecchi contadini fino a qualche anno fa trasmettevano ai propri figli, una cultura del cibo che troppo spesso è andata dispersa. Un'eredità recuperata, insomma. E se una giornalista ha lavorato tanto a resuscitare la tradizione per poi collegarla all'informazione scientifica e a divertenti riflessioni sul rapporto fra cibo e sensi, sarebbe davvero un peccato rinunciare a sapere di più di quanto, ogni giorno, mettiamo nei nostri piatti. Buona lettura.
Come MenSA auguriamo alla bravissima d’Agostino e al suo libro un grande successo. Grande e duraturo, tale da portare a nuove edizioni e/o ristampe, per conquistare sempre nuovi lettori e, sia detto con sincera stima per l’autrice e grande simpatia per questo tipo di divulgazione, per emendare l’immancabile (e quasi inevitabile refuso). Non se ne adonti Giacinta D’Agostino: di refusi sono pieni tutti i nostri libri (o quasi). In una auspicata nuova edizione o ristampa del libro, non si lasci sfuggire che La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene del grande Pellegrino Artusi fu pubblicato per la prima volta non nel 1892, bensì nel 1891 (nel 1991 ne è stato infatti celebrato il centenario, i cui atti sono poi stati pubblicati nel bellissimo volume La cucina bricconcella, Bologna, 1991).
Naturalmente ci vuole ben altro perché al prezioso florilegio di Giacinta d’Agostino non tocchi in sorte, come scrive Luca Zanini, di diventare nel tempo “un viatico per golosi avveduti”.
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