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Foodscapes-art & gastronomy alla GNAM di Parma
Quando il cibo si... mangia
di R. B.
GNAM

Pochi gesti sono così semplici, immediati eppure complessi come l’atto del mangiare. Non stupisce quindi che più di 40 artisti internazionali abbiano voluto misurarsi con quell’atto. Le loro opere comporranno “Foodscapes – Art & Gastronomy”, la grande mostra d'arte contemporanea che sarà allestita a Parma, città che della gastronomia è la capitale naturale, nei locali dell'ex Cinema Trento, a cura di Lóránd Hegyi, critico internazionale e direttore del Museo d'Arte Moderna di Saint Etiénne.  
 
L’esposizione, aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2008, presenta un vasto orizzonte di opere d'arte che riflettono, appunto, il complesso tema del mangiare, fornendone un contesto storico, antropologico, sociologico e culturale. Questa fondamentale seppur banale, naturale, elementare attività implica ed evoca riferimenti illimitati, di tipo sociale, culturale, linguistico, politico, ideologico, religioso, antropologico, medico, clinico e va a toccare zone particolarmente sensibili, tabù, territori proibiti, contenuti nascosti ed inconsci, che sono condizionati dal contesto culturale e storico e determinati dall'educazione.
In questo senso, l'atto di mangiare sembra essere più culturale che biologico; più metafisico che fisico; più metaforico che reale. Benché sia strettamente necessario alla vita, benché sia esso stesso vita, benché sia parte delle attività umane fondamentali ed essenziali, l'atto di mangiare è una delle attività umane più potenti e complesse: è l'attività che in se stessa ha a che fare con la fondamentale ed elementare auto-riproduzione, così come con la socializzazione e la comunicazione dell'individuazione metaforica dell'esistenza umana in quanto attività strutturata, organizzata, teologica, razionale, nell'universo.

GNAM - Ex Cinema Trento

La mostra sarà strutturata in diverse sezioni tematiche, basate su diversi contesti di riferimento.
Da un lato, ci sono contesti culturalmente, storicamente, ideologicamente, religiosamente condizionati nei quali l'atto di mangiare si trasforma in un'entità profondamente metaforica. La sacralità e il carattere rappresentativo del cibo, le formalità cerimoniali, l'estetica di potere e ricchezza, la gerarchia ed il complesso e differenziato sistema di esclusività ed inclusività, l'accettazione o il rifiuto sociale, la posizione centrale o la marginalità costituiscono momenti cruciali in questi contesti.
D'altro canto, l'atto di mangiare è – e tuttora rimane – qualcosa di barbaro, animale, incontrollabile, qualcosa di distruttivo, inconscio, spontaneo, anarchico, immediato, bestiale, un'attività immorale che dà ampio spazio a processi irrazionali, spontanei, illimitati, irreversibili, ad absurdum fino al cannibalismo e all'auto-distruzione più oscena, all'auto-mortificazione simile al suicidio ed all'edonismo che va oltre l'esagerazione. Quest'aspetto patologico dell'atto di mangiare al di fuori delle necessità biologiche e sociali, al di fuori di ogni necessità razionale e fisiologica, è spesso connesso con una prassi allegorica, magica, di segrete visioni religiose, mistiche di potere sul mondo reale.

GNAM - Piazzale della Pace

Artisti di tutti i tempi sono stati affascinati dalle complesse declinazioni possibili del “cibarsi”. In questa occasione, Lóránd Hegyi ha scelto opere di artisti contemporanei quali: Marina Abramovic, John Armleder, Vanessa Beecroft, Chun Sung-Myung, Valerio De Berardinis, Silvano De Pietri, Wim Delvoye, Erik Dietman, Tracey Emin, Erro, Sylvie Fleury, Omar Galliani, Gilbert & George, Jörg Immendorff, Ilya Kabakov, Sejla Kameric, Oleg Kulig, Jean-Jacques Lebel, Eva Marisaldi, Bernhard Martin, Matthew McCaslin, Maurizio Nannucci, Brigitte Niedermair, Hermann Nitsch, Dennis Oppenheim, Orlan, Claudio Parmiggiani, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Graziano Pompili, Patrick Raynaud, Alberto Reggianini, David Reimondo, Enrico Robusti, Salvo, Denis Santachiara, Andrés Serrano, Stefano Spagnoli, Daniel Spoerri, Barthélémy Toguo, Tunga, Sam Taylor-Wood.
“Foodscapes – Arte & Gastronomia” è uno dei momenti del grande progetto denominato “GNAM Gastronomia nell’Arte Moderna” promosso da Provincia di Parma, Fondazione Cariparma, Unione Parmense degli Industriali, Camera di Commercio di Parma e realizzato da Solares Fondazione delle Arti sotto la direzione artistica di Andrea Gambetta.
Nell’ambito della manifestazione viene presentato un progetto realizzato dall’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano intitolato “Trattoria da Salvatore”. Il progetto, nato nel 1996 presso l’Accademia da un'idea di Nicola Salvatore (docente del corso), e curato da Antonio D'Avossa e Alberto Mattia Martini, ha come elemento primario il rapporto tra cibo e arte.

GNAM - Portici dell'Ospedale Vecchio

Info
“Foodscapes – Art & Gastronomy” Parma, ex Cinema Trento 7 ottobre 2007 – 6 gennaio 2008.
Orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19
Catalogo di Federico Motta Editore a cura di Andrea Gambetta con interventi di Lóránd Hegyi, Marcello Garofalo, Luigi Settembrini, Gloria Bianchino e Giuseppe Bertolucci.
www.gnamfestival.it Solares Fondazione delle Arti tel. +39 (0)521 967088 fax. +39 (0)521 925669

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