Alla scoperta della civiltà salinara
Chi dice Cervia dice sale
di Giorgio Montanari
Cervia è strettamente legata ai destini delle sue saline e non esisteva ancora quando popolazioni nomadi di pastori e di cacciatori scendevano, durante la stagione calda, dalla collina al mare sia per rinfrescarsi che per raccogliere il sale che affiorava dalle ampie distese d’acqua marina. Prima furono gli Umbri, poi gli Etruschi poi verso il V° e IV° secolo avanti Cristo arrivarono i Greci che chiamarono Ficocle questa laguna salata poiché vi fiorivano tante alghe. Ficocle era una tappa del loro navigare verso Spina e a Ficocle si rifornivano di sale. Poi ci furono i Romani che nelle immediate vicinanze affidarono i terreni coltivabili ai veterani delle loro guerre di conquista. E qualcuno, verso l’anno Mille la chiamò Cerevia , da Cereris via , la via del grano perché vi transitavano i carri che portavano a Roma il grano della pianura padana , ma anche il sale. E così avanti nei secoli fino alle guerre che i potenti si facevano per possederla, proprio per il suo sale Lo Stato della Chiesa , la Serenissima Repubblica veneta, i Polentani. Dopo il 1445 Pietro Barbo, Cardinale e Vescovo di Cervia faceva dono al Papa del migliore Sale di Cervia , il Salfiore e così i cervesi continuarono a fare…. fino ai nostri giorni.
Oggi le saline di Cervia non appartengono più alla Chiesa , ne tanto meno ai potenti , come una volta. Le saline , che dopo 4 anni di fermo ( dal 1999 al 2002), hanno ricominciato a produrre sono dei Cervesi e in particolare della Società della salina che vede nella Comunità di Cervia, nelle Terme, nella la Camera di Commercio , nella Provincia , nella Regione, i suoi maggiori azionisti.
Oggi non c’è necessità di produrre tantissimo minerale come una volta. , quando si raggiungevano i trecentomila quintali, i cinquecentomila Oggi si preferisce il sal fiore, il sale più pregiato e ambito nelle cucine dei gourmets ,di tutto il mondo , tant’è che viene inviato in Giappone, in Germania negli Stati uniti, in Australia , a Mosca, per i ristoranti più rinomati.
La Società della Salina di Cervia dopo la produzione del sale , è impegnata nella preparazione e promozione di prodotti strettamente legati al sale e alla salina.
Ne abbiamo parlato con Vittorio Ciocca, Amministratore delegato della Società
Il sale di Cervia, i prodotti della salina anche per il benessere delle persone dunque ? Come si è arrivati a questo?
I Salinari hanno sempre saputo, per loro diretta esperienza , che lavorare per ore nei fanghi salsi della salina, rimanere a mollo nelle acque madri , ricche , oltre che di cloruro di sodio, di magnesio, potassio, iodio e tanti altri oligominerali, stare in definitiva in un ambiente sovrasalato li proteggeva da molti disturbi delle articolazioni, specie da quelle di tipo reumatico e da traumi.
La Società della Salina ha messo a punto anche una serie di prodotti indicati proprio per la bellezza del corpo, della pelle,per il rassodamento?
Le donne dei salinari , impiegate in salina avevano gambe più asciutte, sode, caviglie più sottili, e fianchi più snelli. Fu così che ai primi del 900 sorse , proprio in mezzo alla Salina , il primo Stabilimento termale. Vennero scavate , nella nuda argilla, delle vasche in cui immergersi in fanghi e salamoie. Nel 1960 fu poi realizzato , ai margini della pineta , l’attuale moderno stabilimento termale che utilizza appunto, come materie prime, sale marino integrale, fanghi e acque madri . Queste materie prime, associate ad erbe officinali, ed olii essenziali sono la base dei nuovi prodotti della salina per la cura del corpo.
Ce li può descrivere?
Prima di tutto gli ingredienti . Come dicevo prima: il sale, l’argilla salina, le erbe officinali, l’acqua madre e da queste basi , grazie alle diverse combinazioni e dosaggi , grazie alle molteplici esperienze, di salinari, di chimici , di esperti del settore sono stati preparati questi prodotti che aiutano a snellire e tonificare i tessuti cutanei, che riparano le smagliature, che hanno effetto drenante e favoriscono la circolazione, che sono utili a ridurre gli inestetismi cutanei della cellulite, che migliorano l’irrorazione ….
...e per la gastronomia, dopo il Salfiore, dopo i Sali aromatizzati per la carne e per il
pesce ?
Il sale alla salicornia. ! In antichità i pastori scendevano a valle e raggiungevano le Saline di Cervia per accompagnare il proprio gregge a pascolare in salina nelle praterie di Salicornia. Così la carne veniva più saporita e in parte già gradevolmente salata. La salicornia contiene una parte del sale che “deduce” dalla acqua salmastra dove affonda le sue radici. Gli ovini sono sempre stati ghiotti del sale. E noi abbiamo preparato un prodotto eccellente , abbiamo messo insieme il Salfiore alla Salicornia fresca, quella che “fiorisce” nel mese di giugno
E’ da poco terminata la raccolta del sale. Come è andata l’annata?
Ottimamente ! Abbiamo raccolto un ottimo prodotto che dopo una maturazione di qualche mese, sarà pronto per essere confezionato, abbinato alle erbe aromatiche , alla salicornia, alle piante officinali , alla argilla , per il nostro gusto e per il nostro benessere.
Oggi Cervia la cui economia portante non è come una volta quella derivata dalla Salina, bensi dal turismo, gode enormemente dell’immagine positiva che il sale e tutti i prodotti a questo collegati, offre. Oggi Cervia è la Città , della salute, dell’ambiente, dello sport all’aria aperta e meta di quel grande turismo internazionale che è sempre alla ricerca di emozioni e
benessere
Il sale del Papa
…..fin dal 1440, allorquando Pietro Barbo, poi Papa Paolo II°, salì alla Cattedra vescovile di Cervia, si iniziò ad inviare ogni anno a Roma un quantitativo di sale, Fior della salina, sia per la mensa della Corte pontificia, che per le celebrazione dei battesimi. Il Vescovo Pietro Barbo era il nipote di Papa Eugenio IV Condulmer, fratello di sua madre.
La consuetudine che si mantenne anche dopo la morte di Eugenio IV° continuò con Paolo II° e poi fino al 1870…... per 430 anni, è stata ripresa nel 2003 , dopo 133 anni di interruzione. Nell’autunno inoltrato,i Salinari di Cervia portano ancora al Papa il Fior di Salina.
Il Fior di salina è il sale finissimo che si raccoglie all’ inizio della stagione salifera. ai bordi dei bacini
Lungo i canali della salina, in primavera, un noto apicoltore cervese porta i suoi alveari per trarre un miele al profumo dei fiori di salina, in particolare del Prunus spinosa con i frutti del quale si fa anche un ottimo liquore: il Prugnolino.
Nelle sabbie calde adiacenti le saline (I poderi della salina) invece si coltivano delle viti che danno vini bianchi e rossi che vanno abbinati con il pesce del nostro mare e con le grigliate di carne.
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