Un mese di Eventi, gastronomia, e prodotti del territorio
A Cervia Settembre è il mese dedicato al sale dolce
di Loris Fantini
“Sapore di Sale” ci porta alla scoperta delle tradizioni e della qualità, con il clou rappresentato dalla rievocazione storica de “L’armessa de sel”, la rimessa del sale
“Settembre, sapore di sale” è la manifestazione dedicata alla cultura del sale e alle suggestioni di una tradizione antichissima, che dal 7 al 9 si snoda attraverso mercati, mostre spettacoli, degustazioni e convegni, con due giornate in particolare, l’8 e il 9, strettamente legate alla sagra del sale che prende avvio dalla rievocazione dello storico evento della rimessa del sale.
LA RIMESSA DEL SALE “DOLCE”
Tra sabato 8 e domenica 9 settembre si rivive uno dei momenti più importanti di quella civiltà del sale da cui la località balneare più nota della Riviera Adriatica ha avuto origine: la “armessa de sel” (letteralmente “rimessa del sale”), antichissima operazione con cui i salinari scaricavano l’“oro bianco” da loro prodotto nei Magazzeni del sale, dove veniva stoccato e custodito. Il sale di Cervia è poi definito "dolce" in quanto privo dei sali amari che per la lavorazione e per il clima non riescono a depositarsi sugli altri cristalli di sale.
Dal pomeriggio di sabato 8 settembre (ore 16.30), giorno in cui verrà emesso un annullo postale speciale, sarà possibile assistere alla storica “rimessa del sale” e alla successiva distribuzione dell’oro bianco, che durerà per i due giorni della sagra.
L’8 settembre si rinnova infatti l’antico rito della rimessa del sale nel tratto di canale antistante i Magazzeni del Sale cervesi, splendido esempio di architettura industriale a cavallo tra 600 e 700.
I salinari, nei loro tipici vestiti da lavoro, scaricheranno con gli antichi strumenti sulla terraferma circa 100 quintali di sale, prezioso carico della loro “burchiella”, l’imbarcazione in ferro a chiglia piatta impiegata per percorrere i canali delle saline e di cui si formavano lunghe file proprio in occasione della “rimessa”. Queste singolari imbarcazioni venivano assegnate attraverso una sorta di lotteria, in cui chi veniva estratto per primo aveva la possibilità di scegliere la burchiella più leggera e maneggevole. E ai giorni nostri viene utilizzata l’unica burchiella rimasta delle cento che esistevano
Anziché venire stivato come un tempo dentro i Magazzeni, il sale scaricato durante la rievocazione dell’ “armessa” verrà distribuito gratuitamente ai presenti, cervesi e turisti, in segno benaugurale.
Entrambi i giorni saranno interamente dedicati al sale, al suo uso in cucina e in cosmesi, alle sue tradizioni e storie; i chioschi venderanno piadina aromatizzata al sale di Cervia e nei ristoranti cervesi in menu ci sarà sempre un piatto al sale di Cervia.
Sono molti gli appuntamenti e le curiosità da non perdere con la tradizione, la cultura e l’ambiente, per un pubblico di tutte le età. Il sale sarà il protagonista anche del “Mercatino del sale e della tradizione”, nel quale si potranno acquistare sale e prodotti creati con il sale cervese fra cui la cioccolata al sale, una vera prelibatezza culinaria, e prodotti per il benessere del corpo, come i sali da bagno. Si potranno inoltre trovare le pubblicazioni sulla storia, le tradizioni cervesi, la flora e la fauna delle saline e i prodotti tipici locali, quali vino e miele, fino al prugnolino, il liquore ottenuto dalle bacche di salina.
Negli stessi giorni verranno inoltre allestiti i “Magazzeni delle qualità”, che propongono una mostra mercato delle produzioni biologiche e casearie locali. Molte e interessanti inoltre le iniziative collaterali fra degustazioni di vini locali, corsi per imparare a lavorare la “sfoglia” romagnola, taglio, salatura e insaccatura della mora (particolare e pregiata specie di suino locale) nonché stand gastronomici, musica e spettacoli.
UN PO’ DI NOZIONI SULLA PROCEDURA A MONTE DELLA RIMESSA
Nelle salina cervese Camillone la raccolta del sale è determinata dalla diretta azione dell’uomo: se tutto il processo di gestione delle saline è a carico del salinaio, lo è in particolar modo il momento della raccolta, che richiede una speciale abilità e competenza. I bacini salanti sono divisi in cinque gruppi: nel primo si fa la raccolta iniziale e successivamente negli altri quattro, in modo che dopo cinque giorni il processo viene completato. I bacini sgombri dal sale, dopo una giornata di esposizione al sole del fondo, sono di nuovo riempiti di acqua reiterando pertanto il ciclo di cristallizzazione del sale e di raccolta; il tutto prosegue fino alle prime piogge, alla fine del mese di agosto. Tramite un “gavaro” (attrezzo costituito da un bastone e parte terminale ad assicella), si inizia a spingere il sale depositato nel cataletto circondariale del bacino sul fondo del bacino stesso, poi con un gavaro più grande si accumula il sale a formare un mucchio parallelo
all’argine, per tutta la sua lunghezza. Il sale viene raccolto col “palloncello” (pala piatta simile al badile) lavandolo di tanto in tanto per togliere eventuali grumi di fango. Il cumulo, che si modella a forma di piramide a base rettangolare, resta sotto il sole e in tal modo si ricopre di una spessa crosta che lo protegge in caso di pioggia. E’ così pronta la raccolta. Da ricordare alcuni personaggi illustri che hanno assistito alla rimessa del sale, ad esempio nel 1792 l’arciduca Ferdinando d’Asburgo e l’arciduchessa Maria Beatrice
UN TUFFO NEL PASSATO DELLA CITTA’ SALINARA CON LE VISITE GUIDATE
Le Visite guidate gratuite alla salina Camillone si terranno infatti tutti i giovedì e le domeniche, fino a fine settembre. Si tratta di momenti davvero imperdibili nei quali si può andare alla scoperta di un ambiente unico e del lavoro dei salinari impegnati ancora con gli antichi attrezzi in legno usati fino agli anni ‘50. Sono i volontari dell’Associazione Gruppo Culturale Civiltà Salinara, infatti, ad accompagnare i curiosi, turisti e non solo, in visita alla salina Camillone, nella quale la raccolta del sale avviene ancora rigorosamente a mano. Durante la passeggiata ai bacini salanti, fra i bianchi cumuli di sale appena raccolto, le guide svelano i “segreti” della produzione artigianale del prezioso “oro bianco” diventato dal 2004 presidio Slow Food.
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