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Un evento all’insegna della dolcezza
Dolcemente Prato
di Laura Ruggieri

A Prato dal 5 al 7 ottobre l’evento dedicato al meglio dell’arte dolciaria: una grande kermesse di golosità, laboratori, mostre, visite in pasticceria, tradizioni e avanguardia.

Dolcemente Prato Dolcemente Prato, la kermesse di arte pasticcera che si terrà a Prato dal 5 al 7 ottobre, è l’occasione per commettere tanti peccati di gola perché i migliori pasticceri italiani, e non solo, saranno tutti al Centro per l'Arte Contemporanea "Luigi Pecci" per il week end più goloso dell’anno! E allora non perdetevi l’occasione di un fine settimana a Prato che in considerazione dell’esperienza maturata dai suoi artigiani del settore, tra i più importanti esponenti dell’arte pasticcera italiana e internazionale, non è un caso che per 72 ore diventi il luogo deputato all’alta pasticceria.
Non resta che partire, allora alla volta della cittadina toscana vicinissima a Firenze. Un centro antico, piacevole e raccolto, facilmente percorribile a piedi che all’interno delle mura trecentesche conserva importanti e preziose testimonianze che suggeriscono interessanti percorsi d’arte. Passeggiando per l’antico nucleo urbano della città che vede il suo centro ideale e geometrico nella Piazza del Comune, non si possono non notare le cosiddette case-torri caratteristica della Prato medievale edificate tra l’XI e XIII secolo dalla nobiltà feudale per motivi di prestigio.

Da non perdere l’imponente mole del Castello dell'Imperatore unica testimonianza nell'Italia centro-settentrionale della scuola architettonica sveva che si sviluppò attorno alla personalità affascinante di Federico II.
Il Duomo, splendido esempio di architettura romanico-gotica pratese, le chiese di San Francesco e di San Domenico, raffinata struttura gotica in pietra alberese e mattoni, l'Oratorio della Madonna del Buonconsiglio custodiscono opere di grandi maestri, come Agnolo Gaddi, Paolo Uccello, Filippo e Filippino Lippi, Donatello, di Andrea della Robbia, ed altri famosi artisti del Trecento e del Rinascimento.
Ma soffermiamoci in particolare sul Lippi il cui ciclo pittorico nella Cappella maggiore del Duomo con le Storie di S. Stefano e del Battista dipinto tra il 1452 2 il 1464 è da poco tornato a splendere dopo il restauro. «Scene che sono assai più che un capolavoro del Rinascimento pittorico fiorentino. Dopo il ciclo di Masaccio al Carmine, sono l’impresa più importante e più ricca di futuro per la storia del nostro Quattrocento artistico» sostiene Antonio Paolucci
A partire dalla basilica cattedrale, vero scrigno dell’arte tra Trecento e Quattrocento, è da non perdere l’«itinerario di Filippo Lippi a Prato»: un percorso a piedi, nel centro storico, tra musei e chiese, per conoscere le opere che il grande pittore (e suo figlio Filippino) lasciarono in città.

Una città capace di sorprendere, con i nomi grandi dell’arte e dell’architettura antiche (da Donatello a Giuliano da Sangallo), ma anche con quelli dell’espressione contemporanea e con la creatività dell’industria tessile (la cui memoria è conservata nel Museo del Tessuto). Il patrimonio d’arte contemporanea di Prato e del territorio è molto rilevante grazie soprattutto alla presenza del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, nonché alla presenza nel tessuto urbano di numerose opere d'arte all’aperto che molto bene si sono integrate nel paesaggio e nello spirito del luogo. E’ il caso per esempio della "Forma squadrata con taglio" dell’artista Henry Moore collocata in Piazza San Marco divenuta ben presto uno dei simboli di Prato.
Collocatonell’ex sede della fabbrica Campolmi, il Museo del Tessuto conserva un patrimonio di estremo interesse per qualità e varietà delle collezioni divise nelle due ampie sezioni del tessuto antico e del tessile contemporaneo con esempi che vanno complessivamente dal III al XX secolo, dai tessuti archeologici alle fibre sintetiche più innovative.


Dolcemente Prato

Da non dimenticare come ultima tappa, ma non per questo meno importante, Piazza Mercatale, una delle più grandi piazze d'Italia, sede dal 1286 del mercato cittadino e che nell’ultimo decennio è diventata una sorta di salotto della città luogo dove poter trascorrere delle ore piacevoli in un’atmosfera vivace grazie alle numerosi ristoranti e locali aperti fino a tardi.
Situata nel cuore della Toscana,  Prato è anche una meta ideale per rilassanti passeggiate nel verde tra i rilievi della Calvana e i terreni coltivati a viti e ulivi. Una natura ancora per certi versi suggestiva, che invita all’esplorazione e alla scoperta dei segni della storia e dell'arte lasciati dagli Etruschi, dai Romani e dai Longobardi: necropoli e reperti etruschi a Comeana ed Artimino, chiese romaniche sparse nel Carmignanese, le antiche Badie in Val di Bisenzio, i borghi medievali, le splendide ville Medicee di Poggio a Caiano e Artimino.

Prato è davvero una città tutta da scoprire e assaporare nei suoi svariati aspetti da quelli culturali e artistici alla creatività imprenditoriale e artigianale. Città che ha fatto un po’ da apripista per la sua forte spinta verso l’innovazione testimoniata sia dalla grande attenzione per l’arte contemporanea, sia dalla comparsa di nuove generazioni di imprenditori pronti a rivitalizzare il settore del tessuto con tecniche e materiali innovativi, sia infine dall’eccellente classe di pastry chef che rivisitando la tradizione cercano di sviluppare nuove forme di espressione nei sapori e nel gusto.
Non siamo alla frutta… bensì al dolce! Ed è tutta un’altra musica… anzi tutto un altro gusto…
Preparatevi per tanti peccati di gola: dolcezze in tutte le salse ma anche molto di più. I dolci dei ricordi, le migliori creme pasticcere, i dessert dei sogni, le torte delle fiabe, il cioccolato dei desideri, i profumi del forno e quelli delle spezie, ma anche le mousse più insolite, le gelatine più eteree, gli aromi speziati, insomma tanta creatività, ricerca, sperimentazioni. Insomma, haute couture della pasticceria perché è proprio nel dolce il fermento più vivace dei pastry chef e dei pasticceri oggi.

E i migliori in giro per l’Italia, e non solo, saranno tutti a DolcementePrato per il week end più goloso dell’anno con spettacolari preparazioni live. DolcementePrato sarà, insomma, un intrigante laboratorio di profumi, sapori, colori dal quale per 72 ore si sforneranno  le più golose opere d’arte del gusto. E allora non perdetevi l’occasione di un fine settimana a Prato da leccarsi i baffi!
Dolcemente Prato La migliore tradizione e le ultime tendenze, le boutique pasticcere e i laboratori all’avanguardia, le forme stupefacenti e il design più raffinato e minimale, le torte gigantesche e i finger food dolci più sorprendenti. Insomma il Gran Gala dell’arte pasticcera con ben 40 pasticceri!

E di arte si tratta,  a cominciare dalla sede, decisamente insolita, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato: una sintesi innovativa tra l’antica tradizione dolciaria della città (66 le pasticcerie esistenti a Prato e dintorni con alcuni dei maggiori esponenti dell’arte pasticcera internazionale!) e le nuove spinte della ricerca, uno scenario inedito e affascinante. Un museo di arte contemporanea, punto di riferimento nel panorama internazionale, dove le migliori performances saranno firmate dall’Accademia Pasticceri Italiani e dalla Cast Alimenti e la “collezione permanente” andrà in mostra con la migliore confetteria, torroni e croccanti, la tradizione biscottiera, i mieli e le confetture, i tanti cioccolati, i dolci delle tradizioni regionali artigianali e i soffici pan di spagna. Il tutto solo scegliendo l’eccellenza. Accanto alla sezione espositiva e di vendita dedicata alle produzioni dolciarie artigianali, ampio spazio avranno le dimostrazioni delle raffinate tecniche di lavorazione in laboratorio.
Altrettanto golosa la lista degli eventi collaterali, di cui alcuni continuano per l’intera settimana, insomma, ce n’è per tutti i gusti…

Le specialità

Biscotteria secca
E’ la sezione dedicata alle specialità dolciarie secche, ovvero i bis-cotti, letteralmente cotti due volte, autentiche prelibatezze capaci di raccontare il sapere e la storia del gusto di origine.

Cioccolato
Lo chiamano cibo degli dei, per le piacevoli sensazioni che evoca al palato. Si tratta di una sezione dedicata alle produzioni regionali tipiche italiane e alle avanguardie del cioccolato.

Confetteria
Sezione dedicata alle produzioni di spicco della confetteria, dei torroni, del croccante, delle caramelle e delle gelatine. Dolci raffinati e antichi in cui lo zucchero unito ad aromi intriganti dà vita a dolci di antica bontà, da sempre simbolo di ricorrenze speciali.

Dolci tradizionali regionali e tipici
Sezione dedicata alle specialità capaci di raccontare il sapere e la storia del luogo di origine. L’Italia è caratterizzata da un’immensa varietà di produzioni dolciarie: ogni regione, provincia e comune conserva prodotti frutto di materie prime, del clima e della cultura proprie del territorio.

Miele e confetture
Sezione dedicata a realtà artigiane esclusive che producono miele e confetture. In questi prodotti la natura esprime tutta la sua ricchezza, un concentrato di profumi e aromi naturali.

Torte a lievitazione
Sezione dedicata alle produzioni di torte a lievitazione, pan di spagna e masse montate. Sono il frutto di una vera magia: l’originario composto cremoso arricchito da aromi, essenze e ingredienti speciali si trasforma grazie al calore in soffice e profumata bontà.

Biologico
Sezione dedicata alle aziende che hanno scelto di lavorare e produrre nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente. Produzioni che ammettono l’impiego solo di materie prime ottenute senza l’utilizzo di sostanze chimiche e in cui si recuperano e adottano pratiche agricole e produttive tradizionali.


Dolcemente Prato

Il cartelloni

Degustazioni in veranda.
L’assaggio dei prodotti dei maestri pasticcieri verrà reso ancor più piacevole dalla degustazione di vini dolci, appositamente selezionati dagli esperti dell’Ais (Associazione italiana sommelier) delle sezioni Toscana e Prato e da un esperto.
La terrazza al II piano dell’Art Hotel Pecci accoglierà 40 persone per ogni degustazione. L’evento verrà ripetuto nei giorni procedenti e durante la manifestazione: i primi appuntamenti in veranda sono previsti per mercoledì 3 e giovedì 4 ottobre con inizio alle 21.00 e termine alle 23.00; si replica sabato 6 e domenica 7 con orario pomeridiano, dalle 15.00 alle 17.30.
Sarà richiesta la prenotazione ed è previsto l’ingresso a pagamento. 

Dolci lezioni.
Sono quelle alle quali potranno assistere i più piccini grazie al Laboratorio didattico gestito dal Centro educazione del gusto della Condotta pratese di Slow Food. Il Laboratorio si svolgerà all’interno del Centro Pecci e vedrà impegnati i bimbi in un percorso formativo per promuovere la conoscenza sia delle qualità organolettiche sia storica dei dolci. Per i piccoli  sarà l’occasione per scoprire le tradizioni dolciarie di Prato e della Toscana. I prodotti verranno presentati in abbinamento a bevande. Tante ricette golose e curiose per un’educazione sana, consapevole e piacevole dei sensi.
Il percorso educativo coinvolgerà anche i giovani e gli adulti: a loro, nella giornata di venerdì alle 18.00 sempre presso il Centro d’Arte Pecci, il compito di mettersi a disposizione del Laboratorio del gusto in qualità di assaggiatori, per “sporcarsi” mani e faccia con una ricetta ripresa dall’antico trattato intitolato “La lezione sul cioccolato” del Cardinale pratese Girolamo Bardi (1685 – 1761).

Gusto, olfatto…e vista.
Gli obiettivi di tre giovani fotografe, Claudia Castaldi, Vanesa Heredia e Matilde Maddalena, puntati sui piaceri del palato.
Ad immortalare i capolavori dolciari e i loro autori all’opera in contesti assolutamente inusuali gli obiettivi di tre giovani professioniste, che lavorano all’interno dello studio pratese Linea Show di Carlo Gianni. Gli scatti verranno esposti per una settimana (dal 6 al 13 ottobre) nei locali di Officina Giovani in Piazza dei Macelli, uno dei centri per eccellenza nei quali, nella città tessile, si sperimenta la creatività.

L’angolo letterario
Dolcemente Prato Il convivio miracoloso della riconciliazione de “Il pranzo di Babette” di Karen Blixen, le portate costruite come scatole cinesi servite alla cena di Trimalcione nel “Satyricon” di Petronio, le ricette seducenti cucinate da Tita, la protagonista di “Come l’acqua per il cioccolato” opera prima di Laura Esquivel… Cibo e cultura, un connubio da sempre celebrato in letteratura. E DolcementePrato non poteva sottrarsi a questa tentazione culturale…
Nei locali del Centro d’arte Pecci sarà allestito uno spazio dedicato a incontri culturali la cui “direzione artistica” verrà affidata a Leonardo Romanelli, giornalista e autore di numerose guide eno-gastronomiche. A lui il compito di condurre il dibattito a questa ideale mensa letteraria alla quale siederanno esponenti del panorama culturale che leggeranno testi specializzati e dove il “menù” prevede mini panel che affronteranno a tutto tondo argomenti enogastronomici, analizzandoli in tutte le loro – talvolta addirittura inaspettate – sfaccettature.
Infine, il cinema. Le torte in faccia dei film di Stanlio e Ollio o di Charlie Chaplin il vasetto gigante di Nutella di Nanni Moretti, il miele di Nove settimane e mezzo… tutti ingredienti golosi che troveranno spazio in un cortometraggio che sarà proiettato nei giorni dell’iniziativa.    

Sete di te’
Speziato, aromatizzato, fruttato. È la bevanda più diffusa nel mondo, seconda solo all'acqua con cui si prepara. Ma è anche uno degli infusi più antichi, con una storia che risale a 5mila anni fa. Sebbene con differenti tecniche di infusione è apprezzato da tutte le culture.
Celebrato da veri e propri cultori, occasione per rituali conviviali, l’ora del tè rintocca anche a DolcementePrato ed è l’occasione per un piacevole giro del mondo alla scoperta delle varie tecniche e tradizioni: il tè nel deserto del rituale marocchino, quello russo servito alla corte degli zar, fino al classico English tea-time della tradizione inglese senza tralasciare le ricette che si possono preparare con il piacevole infuso ricavato dalle foglie della Camellia sinensis.

Mostra antichi strumenti per pasticcieria
Un evento in collaborazione con la casa editrice piemontese Chiriotti per accostare l’arte pasticcera di un tempo a quella di oggi. In mostra le attrezzature e gli utensili di una volta: antichi stampi in rame, acciaio e banda stagnata, scatole di latta e di cartone, stampe illustranti antiche produzioni o ricette. Un patrimonio dolciario che dal 1980 viene raccolto e conservato dal Centro Studi Pasticceria Internazionale. Al patrimonio del Centro Studi saranno affiancate le creazioni contemporanee in cioccolato o zucchero dei maestri pasticceri presenti a DolcementePrato, per sottolineare il forte valore artistico della pasticceria attraverso un allestimento scenografico dove il passato si fonde col presente.

Dolci ad arte
L’anima del dolce secondo nove giovani artisti contemporanei. Dal 1 al 31 ottobre le opere potranno essere gustate nelle pasticcerie del Consorzio Pasticceri Pratesi.

Il bookshop
Per tutta la durata della manifestazione sarà allestito un angolo salotto libreria all’interno del Centro Pecci dove scovare e comprare tante pubblicazioni sui dolci. Presentando il coupon di ingresso i visitatori avranno diritto ad uno sconto sul prezzo di acquisto del libro.

info

Prato - Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – 5-6-7 ottobre 2007
orari: venerdi’ e sabato 10.00 – 22.00; domenica 10.00 – 21.00
biglietto euro 5; ridotto euro 3
web: www.dolcementeprato.it


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