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Le feste del cibo: Valle Argentina in Liguria
A tavola con le streghe
di Natascha Trua-Arzberger
A tavola con le streghe

Famoso come "borgo delle streghe", Triora è un centro medievale sulla cresta del monte Trono (776 m) e il paese più importante dell'alta valle Argentina. I vicoli, i portali d'ardesia, le forme architettoniche in cui si mescolano i periodi e gli stili aumentano il fascino del centro storico, in cui spiccano i resti della porta Peirana, la porta e la fontana Sottana, le rovine del castello e la piazza della collegiata dell'Assunta. Sorta su un tempio pagano, la chiesa custodisce tele di Luca Cambiaso e del senese Taddeo di Bartolo. Nel vicino oratorio di San Giovanni Battista (1694) c'è una statua del Maragliano. Prima dell'abitato si incontrano la chiesa medievale della Madonna delle Grazie e l'ottocentesca chiesa del Buon Viaggio, sulla strada per il santuario di San Giovanni dei Prati. Del forte della Colombara e della Sella restano soltanto i ruderi, così come della chiesa romanica di Santa Caterina, sul poggio delle Pie, e del "fortino" genovese del 1100. La chiesa campestre di San Bernardino (XV secolo) ha un bel porticato a tre arcate e, all'interno, un ciclo di affreschi a tema biblico, forse del Canavesio. Nel museo etnografico della civiltà contadina si conservano calchi dei reperti preistorici rinvenuti nella "tana della volpe" e nel "buco del diavolo", ma soprattutto gli atti del processo alle streghe del 1588, che condannò tredici persone alla tortura e al rogo in località Cabotina (o grotta delle Streghe). Esiste anche un piccolo giardino botanico con le specie della zona, tutelate con l'istituzione del parco delle Alpi Liguri che interessa anche il territorio di Triora e intende salvaguardare l'habitat vario e prezioso di animali rari come l'aquila reale e l'ermellino.

Tra un salto nei paesi e una visita ai boschi e alle grotte si può indulgere a piaceri più tranquilli: i "suggeli" con il "bruzzo" (gnocchi conditi con una tipica ricotta) o la torta verde cotta col metodo del "trepiede".


Dove dormire

B&B LA tana delle volpi
Largo Tamagni 5, Triora, tel. 018494686 oppure 3397764198
www.latanadellevolpi.it

Hotel & Restaurant Colomba d'Oro
C.so Italia 66, Triora (Im), tel. 018494051,
www.colombadoro.it

Dove fare acquisti:

Bottega La strega di Triora
C.so Italia 50, Triora, tel. 018494278,
www.lastregaditriora.it
Da 22 anni fanno confetture curiose tipo la marmellata di cipolle rosse cc., ma sono famosi anche per i formaggi d’alpeggio e per i funghi particolari. Annesso laboratorio, che  fanno vedere volentieri.

Produttori di olio

Roi
Tel. 0184408004, Badalucco
www.olioroi.com
Producono un olio mare&monti molto famoso.

Cosa vedere
Museo Etnografico della Stregoneria
Corso Italia 1, Triora, Tel. 01849447
L’assessore al turismo Luana Bertoli, cell. 3337083169, accompagna volentieri al museo, e a visitare Triora che, oltre a essere tra i borghi più belli d’Italia, quest’anno è anche bandiera arancione del Tci.

Lo Stoccafisso
Anche se le trote, i gamberi di fiume, le anguille e altre prelibatezze popolano i torrenti, il pesce per eccellenza è lo stoccafisso. Una realtà gastronomica che però pone il nostro territorio in relazione con territori lontani, la Norvegia e lo scalo della vicina Francia, da dove i pescatori marsigliesi partivano per i banchi di Terranova. Comunque sia cibo di origine mitica, e cucinato in maniera ormai tradizionale fin dal XV secolo. Segno di relazione e di scambio, si esalta nella preparazione di Badalucco, con ingredienti anteriori all’arrivo dei prodotti americani.

La ricetta:

Stocafissu riccu (stoccafisso ricco)
Preparazione
In una casseruola di terracotta far rosolare alcune cipolle e mettere circa 800 grammi di stoccafisso tagliato a pezzi. Dopo la rosolatura aggiungere un trito di pinoli, aglio e prezzemolo; lasciar dorare ed aggiungere qualche pezzetto di acciughe salate, alcune fette di funghi porcini secchi precedentemente bagnati, annaffiando con un po’ di vino bianco secco.
Dopo l’evaporazione aggiungere del buon brodo e continuare la cottura per diverse ore. Alla fine aggiungere una manciata di olive e qualche patata tagliata a pezzetti

Dove mangiarlo

Ristorante “Il Ponte” di Badalucco, famoso per lo stoccafisso.


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