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La vongola di Goro in festa
Dalla... sacca al piatto
La vongola di Goro in festa di Paola Vancini

Una padella gigante, da Guinness dei primati, per cucinare il più gustoso del molluschi. La vongola torna anche quest’anno (dal 19 al 22 luglio), per la nona edizione, protagonista della sagra di Goro, piccolo paese del Delta del Po che vive quasi esclusivamente di molluschicoltura e pesca. Un piccolo e prelibato frutto delle acque che a Goro ha trovato il suo habitat ideale e che lì, dalle abili e sapienti mani dei pescatori locali, sarà cucinato secondo la tradizione: con aglio, prezzemolo ed olio.

Il gustoso mitile, allevato e raccolto nella Sacca di Goro, è uno dei molluschi più ricercati e pregiati del mondo ittico, e da nove anni a luglio viene festeggiato nel migliore dei modi: a tavola. La kermesse gastronomica prevede numerose iniziative ma l’attrazione principale è lo stand gastronomico, con settecento posti a sedere, che propone cozze e vongole alla marinara, seppie a vapore, spaghetti alle vongole, pennette cozze e vongole, fritto misto di stagione e brodetto di seppie con polenta. Un menù da leccarsi i baffi, realizzato solo con il prodotto fresco pescato in giornata. Ogni giorno poi ci saranno assaggi gratuiti di vongole alla marinara, cucinate secondo la tradizione (con aglio, olio e peperoncino e a richiesta con l’aggiunta di peperoni tagliati a julienne) nel padellone di tre metri di diametro costruito lo scorso anno dal cantiere navale del Delta per l’ingresso nel Guinness dei primati. In abbinamento buon vino bianco Sauvignon del Bosco Eliceo. E non azzardatevi a chiedere spaghetti alle vongole rossi (ovvero con pomodoro); i veri spaghetti alle vongole sono bianchi. Il pomodoro si usa solo se si aggiungono anche le cozze.

La vongola di Goro in festa

A Goro il pesce non manca. L’economia del paese si basa quasi esclusivamente sulla molluschicoltura e sulla pesca (abbinata al turismo) in generale. La marineria è una delle più importanti e floride dell’Adriatico e annovera una ventina di cooperative di pescatori.
Dalla Sacca di Goro ogni anno vengono raccolte oltre 10.000 tonnellate di vongole. Il successo della vongola però non è arrivato per caso, ma è invece il frutto del lavoro di diversi attori che con un tenace gioco di squadra sono arrivati ad un importante obiettivo. Grande merito va ai pescatori di Goro che hanno saputo sapientemente “coltivare” la loro laguna che è diventata il più importante centro nazionale per la produzione di molluschi ed hanno avuto il merito di non arrendersi negli anni tra il 1985 ed il 1995 quando in diverse annate la produzione è stata quasi interamente distrutta da calamità ambientali e naturali.

La fiera si snoda lungo le strade le paese ed è dedicata quasi esclusivamente alla coltura delle vongole, con tutte le fase della lavorazione: dalla semina alla raccolta, alla lavorazione nello stabulario. Previsti convegni e animazione ogni giorno, oltre a numerose escursioni in barca alla scoperta del territorio e dell’affascinante mondo della pesca. A Goro è praticato il pescaturismo, con possibilità di pescare il pesce fresco insieme ai pescatori. Più difficile la raccolta delle vongole, che si fa con un attrezzo particolare chiamato ‘Rasca’, una sorta di rastrello che gli uomini passano sul fondale raccogliendo il gustoso mitile.  

La vongola di Goro in festa

La storia di Goro è caratterizzata dalla continua lotta dell'uomo contro le acque del mare e del fiume. Ne sono testimonianza gli antichi manufatti di regimazione idraulica - Torre Palù, Torre Abate, Balanzetta e la chiavica dell'Agrifoglio - e le "luci dei naviganti": Lanterna Vecchia e nuovo faro di Goro, che dimostrano l'incessante modificarsi del territorio. L'area è inoltre una delle più importanti e suggestive d'Europa dal punto di vista naturalistico, con uccelli rari che qui vivono e nidificano, valli da pesca e fauna ittica tipica di questa zona salmastra. Alle testimonianze di un passato ricco di storia e tradizioni si aggiungono i pittoreschi borghi di Goro e Gorino, antichi nella loro semplicità ma allo stesso tempo importanti centri pescherecci dell'alto Adriatico, proiettati nel futuro con il porto turistico, il modernissimo mercato ittico, la mitilicoltura e le innovazioni tecnologiche al servizio del mare e del turismo. Il vivace mercato del pesce è simbolo del connubio tra tradizione e modernità: qui, infatti, viene quotidianamente battuta l'asta del pescato, con compratori provenienti da tutto il Nord Italia ed anche da oltre confine, e tuttavia sopravvive l'antica usanza dell'asta "a sussurro": l'astatore, mentre si aggira fra le cassette di pesce, richiama di tanto in tanto l'attenzione dei commercianti e raccoglie le offerte di ognuno facendosele sussurrare all'orecchio.

info
Ufficio Informazioni Turistiche di Goro
tel. 0533.995030, iat@comune.goro.fe.it;

Ufficio Turismo Comune di Goro
tel. 0533.792910, uffturistico@comune.goro.fe.it

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