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La gemma del Consorzio tutela vini Gambellara
Vin santo? sì, no anzi: recioto!
recioto di Enophilus

E' una realtà consortile relativamente piccola dal punto di vista quantitativo (terreni vitati a DOC nei 4 comuni interessati dalla denominazione sono poco più di un migliaio di ettari) con un unico vino da valorizzare, il "Gambellara", nelle tre tipologie, "Gambellara", "Gambellara Recioto" e "Gambellara Vin Santo" che da qualche anno vengono presentate anche nella versione "classico" per meglio individuare il vino che, con accurata selezione, proviene dalle uve delle zone collinari di Gambellara e dei comuni contermini allo sbocco della vallata del Chiampo e alle pendici dei Monti Lessini.
Una qualità dei vini in costante crescita grazie ai progetti e gli sforzi che il Consorzio, con l'entusiasmo e l'impegno di tutti i produttori, vinificatori ed imbottigliatori, sta compiendo sulla via della qualità e della migliore caratterizzazione e valorizzazione dei vini Gambellara.

Il primo progetto che, pur ideato da qualche anno, sta prendendo corpo in questi mesi, riguarda la volontà di vedere riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata e Garantita per il Recioto di Gambellara, vino da dessert di rinomata fama, che, grazie agli sforzi migliorativi attuati nell'ultimo decennio dai produttori che hanno riguardato sia il sistema di allevamento dei vigneti che la selezione delle uve, l'appassimento e un'ottimale vinificazione, sta raggiungendo livelli qualitativi giustamente riconosciuti dal mercato.
Dall'anno scorso un'apposita Commissione, coordinata dal vicepresidente del Consorzio Maule Angiolino, sta lavorando alla modifica del disciplinare di produzione del Recioto, d'intesa con i tecnici della Regione Veneto, per caratterizzare ulteriormente questo straordinario prodotto, prevedendo rese diverse per ettaro, periodi d'appassimento più lunghi, delimitando ulteriormente la zona di produzione alle aree collinari più vocate, quelle che maggiormente "rilasciano" i particolari sali ed elementi minerali provenienti dalla decomposizione dei tufi basaltici e friabili tipici delle nostre colline vulcaniche, caratterizzandolo, infine, con diversi parametri organolettici dal Recioto fino ad ora presentato.

Un progetto in fase di conclusione che sarà di notevole importanza per reciotole indicazioni che si potranno trarne per la nuova viticoltura dell'area a D.O.C. Gambellara è La Zonazione viticola del territorio. Grazie al contributo della Camera di Commercio di Vicenza viene già eseguita da un triennio dall'Istituto Sperimentale per la Viticultura di Conegliano (TV), per giungere, attraverso uno studio podologico e delle microvinificazioni in zonazioni mirate, alla valorizzazione dell'unicità e vocazione intrinseca del nostro terroir, evidenziando al meglio i caratteri pedo-climatici, la tecnica viticola applicata, differenziando, in una parola, un vino che ha una lunga storia alle spalle.
Con le stesse premesse il Consorzio ha iniziato l'altro progetto, per certi versi più interessante ed emozionante: quello di una sperimentazione e selezione viticolo- enologica del Vin Santo. Il progetto vede il contributo economico della Camera di Commercio e della Provincia di Vicenza, dei comuni di Gambellara e Montebello Vicentino e della Banca Popolare di Vicenza.

La denominazione "Gambellara" è l'unica DOC del Veneto che prevede un Vin Santo ed è un motivo di vanto per la tradizione e la storia legata a questo particolarissimo vino. Da sempre prodotto con cura "maniacale" dai nostri viticoltori, prodotto d'eccellenza con proprietà anche medicamentose (nei decenni scorsi veniva dato ai convalescenti o per ritemprare le puerpere) è stato, negli ultimi anni, un po' trascurato dai nostri produttori e la tradizione, pur con lodevoli eccezioni, è rimasta appannaggio di piccoli produttori o in ambito familiare. Questo è dipeso anche dal miglioramento qualitativo del Recioto che ha progressivamente "offuscato", dal punto di vista commerciale, la fama del Vin Santo. Ecco allora la necessità, fatta propria dal Consorzio e da alcuni produttori, di avviare una sperimentazione per differenziare maggiormente il Vin Santo dal Recioto tranquillo che ha preso piede in questi anni, ricercando tecniche colturali, metodi di appassimento, di pigiatura e affinamento tipiche della secolare tradizione del Vin Santo di Gambellara.
recioto vigneto
Una decina di aziende si è perciò impegnata, e il vicepresidente Maule Angiolino che coordina il gruppo sarà più preciso, con un protocollo d'intesa che "vincola" i consorziati aderenti a ben determinate regole: si va dall'età dei vigneti per l'approvvigionamento delle uve (superiore ai 25 anni) all'utilizzo di sola uva Garganega; dall'appassimento delle uve con il grappolo appeso ai 4 mesi minimi di appassimento, dalla vinificazione e fermentazione senza uso di solforosa all'utilizzo di botti di legno per la conservazione e i tre anni minimi di affinamento in botte. Il Consorzio seguirà scrupolosamente i produttori che si sono impegnati nella sperimentazione nelle varie fasi, rilevando la localizzazione dei vigneti, l'epoca di vendemmia per singola partita, effettuando le analisi dell'acidità e del grado zuccherino di partenza e coordinando, infine, le degustazioni e gli incontri tecnici fra i vinificatori fino alla fine della sperimentazione dopo il triennio.
I progetti illustrati sono forse ambiziosi ma l'entusiasmo, la capacità e la determinazione dei produttori e di quanti collaborano alla crescita e valorizzazione dei vini del nostro Consorzio porteranno ad ottenere vini eccellenti che ripagheranno sicuramente gli sforzi e i sacrifici compiuti in tutti questi anni.


Consorzio tutela vini Gambellara

INFO
Consorzio tutela vini Gambellara doc
P.zza Papa Giovanni XXIII, 9
36053 Gambellara (VI)
Tel. 0444/444183



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