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La Mensola dei libri
A Carnevale ogni libro vale

Il cibo e la tavola

Silvia Malaguzzi. Il cibo e la tavola. Milano, Electa, 2006 € 20,00
Questo volume indaga con attenzione i riti, le usanze e la simbologia del cibo attraverso i ben noti contesti figurativi di banchetti sacri e profani tratti dalle Sacre Scritture e dai Miti, e ricorrenti nelle raffigurazioni allegoriche, nelle nature morte e scene di genere. Strettamente legati alla ritualità del pasto sono anche gli arredi della tavola, che l'autrice analizza nel loro rapporto con un cerimoniale rigorosamente codificato. Segue poi un capitolo sui significati simbolici di singoli cibi e bevande, in cui dal cardo allo champagne, dal peperoncino all'assenzio si rivelano aspetti del linguaggio figurativo che appartenevano alla conoscenza degli artisti del passato, oggi talvolta dimenticati.


Jean-Claude Izzo. Aglio, menta e basilico. Marsiglia, il noir e il Mediterraneo. Roma, E/O, 2006
Aglio, menta e basilico Questo libro nasce per cercare una piccola consolazione alla nostalgia dei lettori che tanto hanno amato e amano lean-Claude Izzo, scrittore e personaggio. Aglio, menta e basilico raccoglie gli scritti e i racconti inediti dell'autore marsigliese. Testi che hanno naturalmente a che vedere con quelli che sono i temi fondamentali della sua opera: Marsiglia, il mare e il noir mediterraneo, genere letterario che lui stesso inventò. Ci sono tre brevi, bellissimi testi dedicati a tre grandi protagonisti della cucina e del paesaggio mediterraneo: l'aglio, il basilico e la menta. Ci sono molti scritti su Marsiglia, città unica al mondo, con il suo porto, la sua storia, la musica, gli esuli che ha accolto da ogni angolo della terra. Ci sono pezzi struggenti sulla bellezza del mare, sull'identità del Mediterraneo, necessario punto d'incontro tra i popoli delle sue rive, tra il sud e il nord (Mediterraneo delle felicità possibili). C'è la riflessione sul noir mediterraneo. Ci sono i pensieri di Izzo sul suo personaggio più amato, l'ex flic Fabio Montale, e un bel racconto inedito: La cena di Natale di Fabio Montale. Un piccolo libro che farà la gioia dei tantissimi ammiratori di Jean-Claude Izzo, che darà loro notizie in più sull'amato autore, che riaccenderà per qualche momento la commozione che abbiamo provato leggendo i suoi romanzi. Con un'Introduzione di Massimo Carlotto.


J. Manuel Fajardo. Il sapore perfetto. Parma, Guanda, 2006 € 16,00
Una storia d'amore che comincia dove finiscono tutte le altre: è quella di Omar, marinaio-cuoco di origine spagnola che attraversa le strade notturne di Parigi, dove è approdato dopo l'infanzia trascorsa nelle Asturie e un passato sulle navi mercantili. Ed è una storia che deve assolutamente essere raccontata come se fosse il menu dell'Arc en Ciel, il ristorante in cui Omar lavora: dagli antipasti ai primi, dai secondi al dessert, senza mai trascurare la musica di sottofondo. Ma Omar non è solo un marinaio-cuoco perduto nella notte parigina: la sua storia è anche quella di un amore che sembra impossibile, ma che gli regala la voglia di continuare a lottare contro la tristezza e la disillusione, per la passione contro l'indifferenza del mondo. Una storia d'amore che comincia dalla fine, quindi, ma che forse non finisce nemmeno; se è vero, come è vero, che Omar non ha ancora rinunciato a cercare la sua felicità.


Anthony Bourdain. Un osso in gola. Padova, Marsilio, 2007 € 17,00
Un noir affilato come un coltello da sushi dell'autore di Kitchen Confidential Le cose si stanno mettendo decisamente male al Dreadnought Grill: lo chef è un tossicodipendente, il proprietario del ristorante deve dei soldi alla mafia, che ha di fatto rilevato la gestione del locale, e l'FBI lo tiene sotto stretta sorveglianza progettando un'imminente retata. Per l'aiuto-cuoco Tommy Pagano, a cui il lavoro è stato procurato dallo zio mafioso, pensare solo a cucinare diventa ogni giorno più difficile. E quando Cosa Nostra decide di usare la cucina del ristorante per un sanguinoso omicidio, niente di ciò che Tommy ha imparato alla scuola di cucina può aiutarlo ad affrontare quello che sta per scatenarsi. Stretto tra i Federali da una parte e la malavita organizzata dall'altra, dovrà fare i conti con la propria coscienza evitando se possibile di farsi ammazzare.


Roberto Iovino - Ileana Mattion. Sinfonia gastronomica. Musica, eros e cucina. Milano, Viennepierre, 2006 € 18.00
Il libro, che affronta i rapporti tra musica, eros, cucina, ha una impostazione musicale e si sviluppa nei tempi di una sinfonia: preludio, prima parte, intermezzo, seconda parte, postludio. La prima parte è un viaggio tra l'arte della gastronomia e quella dei suoni che inizia dai tempi dei Greci e, attraverso i secoli, giunge fino ad oggi. Il banchetto, il caffè, il salotto, il palco all'opera ne costituiscono lo scenario. La musica e la cucina riflettono entrambi i mutamenti della società, in molti casi adottando, nei loro rispettivi ambiti, forme e soluzioni analoghe. La seconda parte è dedicata invece al teatro, trasfigurazione della realtà, dove un brindisi, una cena hanno rappresentato spesso i momenti culminanti di una vicenda. Nel postludio si parla di alcuni grandi musicisti gourmet come Paganini, Rossini, Verdi che non hanno disdegnato di mettere talvolta da parte uno spartito per concentrarsi su un allettante menù. Nel finale: l'invito a banchetti ispirati alla cultura romana, medievale, rinascimentale, barocca fino al futurismo, accompagnati dalle loro ricette e impreziositi da indicazioni di brani musicali dell'epoca.


Spaghetti & stars. Prefazione di Vincenzo Mollica, Walter Veltroni. Bologna, Damiani, 2004 € 28.00
Vincenzo Mollica: Chi scrive è un uomo costretto ad una dieta eterna e di fronte alle immagini di quest'album ritrova quell'appetito dimenticato, troppe volte sculacciato, rabbiosamente contrastato. In questo caso, invece, è proprio una festa ritrovare leggende del cinema alle prese con piatti di spaghetti, per me, ormai, altrettanto leggendari. Ad ogni foto mi sento di augurare buon appetito , anzi vorrei proprio entrare nell'immagine per rubare una forchettata, per sentire il profumo di quel piatto fumante. Si tratta di fotografie che mettono di buonumore e nello stesso tempo risvegliano sentimenti gastronomici assopiti, ma mai cancellati. Che magnifica galleria di facce propone questo libro, immortalate con golosa precisione dagli irriducibili scatti dei paparazzi, sembra quasi che ogni foto porti con sé quel classico finale da fiaba, che non può che nascere dalla sazietà: " E vissero felici e contenti". Nei momenti più cupi, quando l'ombra della fame si allunga come uno spettro, per tirarmi su di morale, ripenso ad Alberto Sordi alle prese con il suo maccarone (un americano a Roma) e a Totò sul tavolo con gli spaghetti in mano (miseria e nobiltà) e mi consolo. Da oggi questo libro sarà un ulteriore e prezioso scacciapensieri, nel mio delirio dietetico lo vedo anche come un film, in cui una volta tanto sono gli spaghetti a trionfare, con le star del cinema che fanno da corona a questo piacere mediterraneo. Sognando di sdraiarmi su un'amaca piena di spaghetti al dente conditi con pomodori pachino, ricomincio a sfogliare questo libro ricordando quello che ero e cercando di far pace con la mia nuova identità dietetica.


Caffe' & stars. Prefazione di Vincenzo Mollica. Bologna, Damiani, 2004 € 28.00
[Prefazione di Vincenzo Mollica]
Guardando queste foto, per un curioso corto circuito mentale, mi è tornata in mente una canzoncina che cantava Antoine in un lontano Festival di Sanremo: "Ma cosa hai messo nel caffè?...". Chissà quanti pensieri, quante idee saranno passate attraverso l'aroma che usciva dalle tazzine e la caffeina che regalava ristoro ed energia agli artisti immortalati con arrendevole complicità dai flash dei fotografi, che allora forse non capivano, ma un giorno sarebbero stati orgogliosi di quel soprannome che Fellini inventò per loro: paparazzi.
La cosa che più colpisce, sfogliando questo libro, è il tentativo da parte degli artisti di cercare di riprodurre davanti ad un obiettivo fotografico quella naturalezza, che fa della pausa caffè uno dei momenti più piacevoli, ma anche intimi della giornata.
Colpisce la ricerca della posa, di quel gesto che fotografato sembra dire: "Io il caffè lo bevo così". Più che dei degustatori di questa bevanda che ha lunga storia, le stars in questione interpretano l'arte che il caffè esprime attraverso i suoi rituali che vanno dalla preparazione alla consumazione, il tutto centellinato con morbida, elegante, sornioneria.
Mi sono anche divertito ad immaginare la tazzina mancante, quella del fotografo che spesso condivideva la stessa caffeina del soggetto ritratto.
Come mi piacerebbe, di tante fotografie che mi hanno incuriosito, comprese queste, poter vedere, tutta intera, la scena che ha portato alla foto; vedere in azione il fotografo, il protagonista del ritratto e magari più in là quelle belle cameriere che avevano preparato il nettare con macchinette che potrebbero raccontare storie intere di famiglie. Ecco, le tazzine di caffè di questo libro rimandano storie viventi e nascoste, nate da quella strana miscela di cui è fatta la nostra vita.
"Ma cosa hai messo nel caffè...?", la domanda si ripropone placida, senza stress e urgenze, la risposta altrettanto: "Guardando queste queste foto, direi della polvere di stelle da sorseggiare".


Graziano Pozzetto. Lo squacquerone di Romagna. Prefazione di Andrea Cuccioli. Rimini, Panozzo, 2006 € 15.00
Lo squacquerone di Romagna, tipico e tradizionale, fino a cinque decenni fa veniva fatto d'inverno, nelle case contadine della Romagna, con caglio naturale e latte vaccino fresco, munto dalle vacche da lavoro con vitellino o dalle borelle. In genere si mangiava con la piada calda e talvolta veniva destinato alle paste ripiene, cappelletti di magro, quelli natalizi in primis. Da alcuni decenni la produzione è stata ripresa e si è fortemente consolidata nell'ambito di una proposta moderna, tecnologica, omologata, industriale, apprezzabile, rassicurante, diffusamente prodotta, ampiamente consumata grazie al legame con la grande distribuzione. Tale prodotto, nell'area romagnola e bolognese, sta ottenendo il riconoscimento della DOP, a1 fine di un'autotutela in riferimento ad altri prodotti similari esterni presenti nel mercato globale. L'opera di Pozzetto racconta dei mangiari tradizionali con lo squacquerone, del suo uso in cucina ai giorni nostri, delle millanta sfiziosità moderne, dei luoghi dell'ospitalità turistica e giovanile, ma anche delle interpretazioni professionali di autorevoli chef, con l'apporto di oltre. 270 ricette. Infine parla del percorso per l'ottenimento della DOP e delle eccellenze casearie della Comunità di San Patrignano. Non mancano contributi storici e letterari sulle tradizioni casearie romagnole frutto di ricerca e di suggestivi racconti e testimonianze di cibo.


Stefano Scansani. Fenomenologia del maiale. Con testo inedito di Dario Fo: Mistero Buffo del Porcello. Illustrato. Mantova, Tre Lune, 2006 € 29,90
Stefano Scansani, nato nella Bassa profonda, a Poggio Rusco nel 1959, ha risalito le depressioni della pianura che rimangono le sue ispirazioni fisse, quasi una malattia. Stefano Scansani è il capo delle pagine culturali della Gazzetta di Mantova e ogni tanto scappa dalla cronaca scrivendo di principati padani, di gente e cose della fossa del Po, di mangiari, bestie e passioni. Passa quindi dal romanzo storico al surrealismo fluviale, dall'antropologia della cucina a fantasticazioni sul sacro e sprofondamenti nel profano. E se si devono indicare due estremi delle pensate e delle scritture di Scansani vanno citati il Bestiario Podiense che, imitando i trattati secenteschi, porta in salvo uno zoo favolistico dell'evo rurale; e Politica bruta bestia che ha preso il la da Giovanni Guareschi per disegnare spietatamente le facce e le teste dei politici della provincia italiana un attimo prima del cataclisma di Tangentopoli. Ora incontra il Premio Nobel Dario Fo per dilatare una sua sofisticata scorribanda nel mondo prossimo dei maiali. Nel testo inedito qui inserito, Mistero Buffo del Porcello, il Premio Nobel Dario Fo con parole e disegni spettacolarizza con una divertente trattazione il porco fin dall'alba della creazione... Poi si parte con un viaggio lungo la valle del Po, patria del fenomeno suino. Il maiale diventa da oggetto a soggetto dell'immaginario profondo, delle parole, dei nomi, di inferno, purgatorio e paradiso. Contiene una sua geografia diventando talvolta liquido, solido, gassoso, sonoro, colorato. Dal mondo etrusco entra nella foresta, popola la città, diventa un fantasma, si rigenera col tempo, finisce in pasta, si finge vegetale e...


Yasmin Crowther. La cucina color zafferano. Parma, Guanda, 2006 € 14,50
In una Londra autunnale, due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale all'esistenza di Maryam Mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella a Teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia Sara aprono uno squarcio nell'apparente tranquillità della sua vita e del suo matrimonio. Rinnegata in gioventù dalla famiglia d'origine per un peccato non commesso, la donna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per affrontare i fantasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell'ignaro marito inglese. Sarà il piccolo paese in cui è cresciuta, incastonato fra i paesaggi montani che Maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profondamente diverse, Sara segue la madre in Iran e scopre quale terribile prezzo Maryam ha dovuto pagare per la libertà

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