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Cibo e cultura: Oreste Sabadin
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di Manuela Gargiulo

Negli ambiti pressoché infiniti del vivere, accade spesso che gli esiti più fortunati siano direttamente proporzionali alla passione che ciascuno mette nelle cose che fa, e di tale appassionata natura è il legame che unisce una pregiata produzione vinicola ad un contemporaneo artista dai multiformi interessi.
Il punto d'incontro tra le Cantine del Castello Conti ed Oreste Sabadin è stato un comune amore per la cultura e per l'arte trasmesse attraverso la stimolazione sensoriale, in qualsiasi forma essa si possa avere. Se da una parte, infatti, la famiglia Conti ha sempre cercato di essere efficace in questo senso stimolando il palato con vini raffinati, dal canto suo ORS - tale il nome d'arte di Sabadin - ha continuamente veicolato l'arte secondo modalità differenti, mediante la musica, il teatro, la fotografia, la scultura, la pittura… In particolare, all'interno di queste ultime sperimentando di volta in volta tecniche di varia natura tramite l'utilizzo di materiali di ogni tipo - nuovi, riciclati o d'uso quotidiano che siano - e arrivando persino ad adoperare alcuni generi alimentari, come ad esempio il rum, il caffè, e lo stesso vino: nelle sue mani essi diventano materiali possibili di creazione, attraverso i quali rievocare talune sensazioni che per lo più appartengono a tutti noi, alla nostra quotidianità, e che si rifanno a ciò che di semplice ed autentico c'è nel nostro esistere.

Seguendo un'idea affine, di semplicità ed autenticità, i Conti producono da anni un prezioso rosso invecchiato dal sapore asciutto che prende il nome di Boca d.o.c., del quale - nelle annate 1996 e 1997 - Oreste Sabadin ha ridisegnato l'etichetta e per mezzo del quale, inoltre, ha realizzato una serie di disegni. Una simile conformità di intenti e di vedute però, non avrebbe potuto fermarsi esclusivamente ad un livello, per così dire, estetico di realizzazione; ragion per cui un nome, al quale inizialmente corrispondeva soltanto una nuova veste grafica, ovvero "Il Rosso delle Donne", si è sviluppato divenendo un vero e proprio progetto culturale di ampia portata, attraverso il quale accrescere e far circolare la creatività, la ricerca e la sperimentazione. Tutto questo per mezzo di iniziative molteplici, che vanno dall'allestimento di mostre d'arte contemporanea ai laboratori artistici, dalla presentazione di libri ai reading di poesia, dagli spettacoli teatrali ai concerti, etc…
Come spesso accade, le vie che l'arte percorre si mescolano a quelle della gente comune operando una sorta di magia, un cambiamento di prospettive grazie al quale ogni cosa può essere vista da più angolazioni e portare dentro di se' una moltitudine di inaspettati modi di essere: quella stessa magia grazie alla quale un bicchiere di buon vino può tramutarsi in un'opera d'arte.

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