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La Mensola dei libri di Mensola

In libreria la nuova guida di Marco Oreggia
I migliori oli extravergine del mondo

È spagnolo il migliore olio extravergine dell'anno. Mentre i migliori frantoi in cui si realizza la produzione si trovano, a pari merito, in Cile e in Sudafrica. E il Sudafrica si segnala anche per il più conveniente rapporto tra qualità e prezzo. Ma l'Italia non abbandona il suo ruolo di leader nella qualità grazie all'eccellenza delle sue produzioni in alcune categorie specifiche: il migliore olio extravergine di oliva da Agricoltura Biologica è toscano, il monovarietale più buono si fa nel Lazio, la sponda bresciana del Garda e l'Abruzzo si distinguono rispettivamente come miglior fruttato medio e come Dop fruttato leggero; Campania e Umbria spiccano per i metodi di estrazione a ciclo continuo e sinolea. Uno scettro però - quello italiano - sempre più conteso dalla brillante ascesa della Spagna che consolida i risultati raggiunti dopo l'intenso impegno degli ultimi anni teso a un deciso sviluppo del settore olivicolo a livello sia quantitativo che di qualità. Questa nazione si aggiudica infatti altri due riconoscimenti comeI migliori oli extravergine del mondo migliore olio extravergine Dop nelle categorie fruttato medio e intenso e chiude in bellezza con un Premio Speciale, assegnato al Consejo Regulador Denominación de Origen Priego de Córdoba, che intende dare risalto proprio a questo lavoro. Altri paesi presenti nel panorama mondiale dell'eccellenza olivicola sono Francia e Portogallo, produttori di tradizione, e Nuova Zelanda e Croazia, realtà promettenti in via di affermazione.

Questo è quanto emerge dalla Top 15, prezioso consuntivo de L'extravergine 2007 - Guida ai Migliori Oli del Mondo di Qualità Accertata, pubblicata da Cucina & Vini editrice e curata da Marco Oreggia, affiancato da Laura Marinelli e Cristina Tiliacos, in libreria in questi giorni. Una Guida che, oltre ad essere un catalogo di aziende di qualità di tutto il mondo, raccontate in 467 schede che ne descrivono il prodotto migliore selezionato a partire da oltre 3mila campioni, intende essere per il lettore uno strumento di conoscenza approfondito del mondo dell'olio spesso misconosciuto e trascurato. Obiettivo che spiega la novità di questa edizione: la suddivisione e descrizione delle regioni olivicole della Spagna, che risulta in tal modo equiparata all'Italia. Uno specchio della realtà attuale e del contesto sempre più internazionale del settore olivicolo.

Top 15

I Frantoi dell'Anno
Agricola Valle Grande Limitada Cile
Morgenster Estate Sudafrica

Migliore Olio Extravergine di Oliva dell'Anno
Almazaras de la Subbética Spagna

Migliore Olio Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica
Azienda Agricola Fontodi Italia

Migliore Olio Extravergine di Oliva Rapporto Qualità/Prezzo
Vesuvio Estates Sudafrica

Migliore Olio Extravergine di Oliva - Monovarietale
Azienda Agricola Cetrone Italia

Migliore Olio Extravergine di Oliva - Blended
La Fabresse Francia

Migliore Olio Extravergine di Oliva - Fruttato Leggero
The Waiheke Olive Oil Nuova Zelanda

Migliore Olio Extravergine di Oliva - Fruttato Medio
Azienda Agricola Comincioli Italia

Migliore Olio Extravergine di Oliva - Fruttato Intenso
Stancija Meneghetti Croazia

Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Leggero
Azienda Agricola Chiarieri Italia

Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Medio
Familia Marqués de Griñon Spagna

Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Intenso
Manuel Montes Marín Spagna

Migliore Olio Extravergine di Oliva da Metodo Ciclo Continuo
Società Cooperativa La Torretta Italia

Migliore Olio Extravergine di Oliva da Metodo Sinolea
Azienda Agraria Viola Italia

Migliore Olio Extravergine di Oliva da Metodo Tradizionale a Presse
Clemente Menéres Portogallo

Premio Speciale
Consejo Regulador Denominación de Origen Priego de Córdoba Spagna




In 287 piatti la cultura gastronomica della città
Le ricette di Salerno di Maristella Di Martino

E' uscito il volume Le Ricette di Salerno - La cultura gastronomica della città in 287 piatti proposti in 25 ristoranti da non perdere di Maristella Di Martino.
Dopo Le ricette degli agriturismi della Campania e la Guida gastronomica di San Marco dei Cavoti - La capitale del torrone ecco un nuovo volume della gastronomica salernitana, che in omaggio alla sua città dà alle stampe un lavoro senza precedenti che ricostruisce l'identità della patria di San Matteo a tavola attraverso la tradizione secolare e la ricerca degli ultimi anni, con piatti di pasta, carne, pesce, verdure, dolci e preparazioni di base da assaporare nei ristoranti o da cucinare comodamente a casa propria.
Il testo, con presentazione del sindaco Vincenzo De Luca e prefazione di Luciano Pignataro, è la più completa raccolta Le Ricette di Salerno di ricette salernitane raccontate direttamente dagli chef con circa 300 piatti di cui si riportano dettagliatamente quantità di ingredienti e precisi procedimenti. Ed è questa la novità assoluta del libro nel quale si leggono 25 profili di chef, cioè dei veri e propri ritratti dai quali viene fuori l'uomo che, dietro mestoli e cappelli, ha una sua storia, le sue abitudini, il desiderio di raccontarsi con sincerità non solo al giornalista che spesso deve necessariamente assegnare stelline e forchette ma anche al lettore comune, curioso di conoscere il mago o la maga dei fornelli che si nasconde dietro la nube di fumo che obbligatoriamente avvolge la loro cucina. Si è cercato di far venir fuori una persona e non un semplice personaggio dedito ad esaltare abbinamenti e cibi, disposto a macinare chilometri su chilometri per assicurarsi quel determinato prodotto, a proporre a tavola accostamenti nuovi e piatti antichi senza sconvolgere per forza la tradizione millenaria che lega ogni chef alla sua terra.

A determinare l'inserimento dei 25 chef salernitani è stato un criterio assolutamente soggettivo, dal momento che la guida è sponsor free; tutti i ristoranti che sono stati oggetto di visita si trovano nel comune di Salerno, con una duplice eccezione, quella del De Gustibus che è a Faiano e il Lloyd's Baia Hotel a Vietri sul Mare, recensiti perché ritenuti rappresentativi di una buona proposta gastronomica. E poiché l'obiettivo della pubblicazione è quello di valorizzare a 360 gradi la cucina salernitana, cioè quella proposta a Salerno per creare i presupposti finalmente di una città che può puntare sempre più sul turismo enogastronomico, è stato inserito anche qualche ristorante che fa cucina non proprio locale ma che valorizza comunque i prodotti del territorio.
Con questa guida, nella quale figurano anche interventi di Enzo Todaro, presidente dell'Associazione Giornalisti Salernitani, dei gourmet Ferdinando Cappuccio e Mauro Scarlato, oltre che di Pietro Rispoli, presidente dell'associaizone dei ristoranti storici "Salerno In Tavola", l'autrice non ha inteso pubblicare il solito ricettario che elenca ingredienti e tecniche di preparazione dei piatti, ma ha invertito la tendenza dando direttamente la parola ai cuochi, i veri protagonisti della cucina che quotidianamente sono ai fornelli per mandare a tavola le loro creazioni e che le hanno svelato tutti i segreti di ricette antiche e moderne. "Ogni chef - si legge nella presentazione del libro che ne fa la giornalista - è diverso dall'altro, per la storia che lo contraddistingue, l'esperienza, il modus operandi e la perizia, che si conquista dopo anni e anni di duro lavoro". L'intento, quindi, è stato sì quello di mettere nero su bianco i piatti più tradizionali della cucina salernitana interpretate dai ristoratori storici, ma nello stesso tempo di far venir fuori quelle tendenze innovative che presuppongono sforzi, anche economici, da parte di giovani cuochi che lanciano la sfida ai palati più esigenti.

Gli chef e i ristoranti della guida

Salvatore Garofalo - Angolo Masuccio
Silvana Cerotto - Cantina del Feudo
Enzo Marciano - Ciccio e l'osteria
Salvatore Luongo - Da Sasà
Amalia Cavatolo - Dedicato a mio padre
Cosimo Menduto - De Gustibus
Antonio Leo - Hostaria La Cantina
Pietro Malangone - Il Timone
Rosario Aversa - La Locanda
Pino Cioffi - La Piazzetta
Maurizio ed Antonio Staiano - La Spagnola
Mario Michele Salvatore - Lloyd's Baia Hotel
Pasquale Ruggiero - Mare Nostrum
Nicola Sconza - Mediterranea Hotel
Antonio Siani - Polo Nautico
Luigi Perone - Portacatena 28
Pietro Rispoli - Rispoli, Indirizzo Enogastronomico
Matteo Ragone - Ristorante del Golfo
Elvira Socci - Santa Lucia
Roberto Zita - Sant'Andrea
Assoda Fejkal Ben Alì - Sea Garden
Mario e Massimiliano Matassino - Simposium
Enzo De Vita - Trattoria del Padreterno
Benito Siano - Tramp's Pub
Matteo Bonavita - Vicolo della Neve

(Maristella Di Martino, LE RICETTE DI SALERNO, Il raggio di luna editore, Salerno, pp 217, € 9,90)




Sapori e saperi nel Mugello

Sapori e Saperi nel Mugello La Comunità Montana Mugello presenta la mini guida aggiornata Sapori e Saperi nel Mugello, un libro per conoscere gli elementi caratteristici della cucina del territorio, le ricette tipiche, dove acquistare i prodotti, in quali ristoranti mangiare, non tralasciando segnalazioni su cosa visitare e per scoprire le manifestazioni più significative e le tradizioni culturali.
Sessantaquattro pagine con una rapida presentazione densa di riferimenti anche storici sulla gastronomia mugellana e con gran parte del testo dedicata ai prodotti dell'agricoltura: dal latte che viene commercializzato con il marchio Mugello alla carne bovina, suina ed ovina, anche biologica, macellata nel Centro Carni Mugello, dal Marrone del Mugello IGP al farro biologico. In Sapori e Saperi nel Mugello si descrivono le tradizioni e le ricette del territorio, realizzate rispettando naturalmente il ritmo delle stagioni. Le ricette permettono anche ai più inesperti di provare a casa propria i piatti di tradizione.

Non c'è che l'imbarazzo della scelta in questo viaggio alla scoperta del gusto: dalla farinata con le leghe ai tortelli di patate passando per il coniglio ripieno, lo spezzatino di cinghiale in umido, la famosa torta di marroni, la rinascimentale torta in balconata. Tra le principali novità della guida, la presenza delle aziende e degli esercizi commerciali, comune per comune, dove è possibile acquistare i prodotti tipici mugellani. Ugualmente importante la presenza per la prima volta dei ristoranti del territorio, dei quali non si segnala solo l'ubicazione ed il tipo di cucina, ma anche altri importanti elementi tra i quali il prezzo medio, il totale dei coperti, l'accessibilità per portatori di handicap, la possibilità di introdurre animali, ecc. Informazioni che permetteranno al turista di comprendere tramite ad alcuni semplici simboli quali sono gli elementi caratteristici del ristorante (la legenda si trova nell'ultima pagina) e risolvere così facilmente il problema della scelta del luogo ove andare a rifocillarsi.

Altra novità il capitolo dedicato ad un nuovo prodotto del Mugello: il vino. Anche in questo caso si trova la segnalazione delle aziende produttrici, dei vitigni utilizzati, delle etichette prodotte nella vallata. Non viene dimenticata tra le indicazioni enogastronomiche la confinante Strada dei vini Chianti Rufina e Pomino.
Sapori e Saperi nel Mugello è stata realizzato grazie al lavoro dell'ufficio di promozione turistica della Comunità Montana del Mugello e alla collaborazione dello Studio Sesamo di Figline Valdarno per la parte grafica. E' stampata in italiano in 20.000 copie. Nel 2007 è prevista la stampa dell'edizione in lingua inglese.

Info
Tel. 055 845271  -  www.mugellotoscana.it



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