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Scusi, le piace l'aglio?
Dal 4 al 6 agosto 2006, torna l'appuntamento con la Fiera dell'Aglio di Voghiera (Ferrara). Sapere, gustare, divertir a spese del piccolo bulbo che ha reso famoso un territorio.
Due categorie farebbero meglio ad astenersene: gli ipotesi (cioè quelli dalla pressione troppo bassa) e... i vampiri. Per tutti gli altri, via libera.
Si tratta dell'aglio, bulbo dagli effetti nefasti sulla malvagia creatura della notte creata da Bram Stokes, ma dai molteplici e benefici impieghi in cucina (pensate solo alla bagna caoda piemontese e al pesto ligure) e in farmacopea ad uso dei comuni mortali. Che dire del mitico bulbo, se non che intorno ad esso si muove un piccolo universo e che Voghiera (FE), paese reso celebre proprio dall'aglio, ne celebra i fasti ogni anno, con una memorabile Fiera?
Anche quest'anno, dal 4 al 6 agosto, con il castello di Belriguardo come location d'onore, a soli 14 Km da Ferrara, l'aglio sarà "on the stage" con degustazioni, visite agli stand gastronomici, angoli golosi gestiti da ristoranti specializzati nell'uso della mirifica liliacea, balli, mostre mercato di prodotti tipici, concorsi a premi, intrattenimenti-animazioni per i piccoli visitatori, borse-valori, eventi culturali come visite alle strutture storiche della zona e mostre di oggetti d'arte e d'artigianato. Insomma, chi più ne ha più ne metta, compreso un tentativo da Guinness dei primati: quello di battere il precedente record della treccia (d'aglio s'intende, non quella di Berenice) più lunga.
L'ambizioso obiettivo ne prevede una di ben 50 metri! Per abituare i bambini al gusto un po' "forte" dell'aglio è in fase di sperimentazione addirittura un gelato che dopo invenzioni "di tendenza" come il gelato alla cipolla, alla gramigna, al baccalà e al tabacco (tutto vero!) non dovrebbe far storcere il naso nemmeno al più ostinato dei puristi. Così, unendo piacere a salute, l'inconfondibile aglio a spicchi grossi di Voghiera (sui 450mila quintali annui prodotti in Italia, i soli voghieresi ne forniscono 3.500, ricavati da 35 ettari di terreno) dispensa ai buongustai i doni del suo principio attivo, l'allicina; dal potere antisettico e vermifugo, a quello ipotensivo e coleretico; come sciroppo, tintura e in pillole salva-alito (ma basta masticare un chicco di caffè dopo pranzo per allontanare lo spauracchio di un fiato non proprio limpido). Un farmaco naturale. E pensare che credevamo di gustare una semplice bruschetta!
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