MenSA festeggia i sessant'anni della Repubblica
Sessant'anni di Repubblica italiana
Sessant'anni di Repubblica italiana. Auguri alla nostra Repubblica, che entra nella terza età piena di acciacchi, aggravatisi in tempi molto recenti. A maggior ragione gli auguri sono d'obbligo e sono naturalmente estesi alla rispettabilissima figura istituzionale che, più anziano di vent'anni della creatura cui dovrà fare da tutore, almeno garantisce, per esperienza, cultura, senso dello stato, quella maturità che l'oggetto da tutelare non sembra ancora aver raggiunto, a dispetto dell'età. Dunque, tanti auguri, Presidente Napolitano.
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Sfogliatella Frolla |
MenSA festeggia i sessant'anni della Repubblica e il suo undicesimo Presidente, in maniera, se volete, banale, ma secondo il suo mestiere, con una cena. Una cena Napolitana, che cercherà di essere adeguata in questi giorni di "ammuina", alle origini del Presidente, tradite, oltre che dall'onomastica, una leggerissima inflessione di napoletano colto e dolce.
MenSA è affezionata alla cucina napoletana, è evidente a chiunque l'abbia seguita dalla nascita. Non solo per affetto, ma per convinzione, di gusto, perché la troviamo un miracolo di equilibrio, tra colta e popolare, ricca e povera, affamata e abbondante, varia, ma capace di vette assolute (ricordate il bel libro i dodici capolavori della cucina napoletana, che pure a noi sembrano pochi). Anche perché, in attesa e nella speranza di studi seri e approfonditi (già la letteratura gastronomica napoletana e comunque ricca e, in alcuni casi, di ottimo livello) che la avvalorino, noi sosteniamo che la storia della cucina napoletana è un capitolo fondamentale - e fondante - di una cucina "italiana", nazionale, tutta da scoprire e ancor più da scrivere.
Ancora una volta dunque largo alla cucina parte-nopea e parte-napoletana, come diceva Totò e gustatevi il nostro Menu Napolitano. Data la solennità dell'occasione, seguiremo, in parte almeno, le tracce del libro citato prima: Lejla Mancusi Sorrentino, I dodici capolavori della cucina napoletana. Napoli, Intra moenia, 2002.
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