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Grandi vini pisani
Pieve de' Pitti, il Castello Pava e la tenuta di Ghizzano

Chi dice Pisa dice torre pendente, dice Scuola Normale, dice Arno, ma dovrebbe dire anche vini e oli suadenti, tutti da scoprire come quelli del Castello di Pava e della Pieve de' Pitti e quelli della Tenuta di Ghizzano.
Il Castello di Pava è situato nelle prime colline dell'Alta Valdera, dove oggi si trova la fattoria con villa della Pieve de Pitti, a meno di un chilometro ad occidente della S.S. 439 "Sarzanese-Valdera" e dal ponteBotti dello Sterza, sulle prime pendici delle colline che si innalzano verso Terricciola. La strada offre alla vista un panorama bellissimo, si snoda in salita tra vigneti e ulivi, sfiora sulla destra una gigantesca quercia secolare che è inserita fra l'altro nell'elenco degli alberi monumentali d'Italia e raggiunge la sommità del colle che è immersa in un fitto bosco di lecci.
Il toponimo Pava o Pave sembra essere addirittura di origine etrusca, probabilmente legato ai vicini insediamenti nella città di Volterra. Un tempo il castello di Pava era una piccola rocca di guardia alla strada e al guado sull'Era ed aveva un piccolo borgo. Dotato di una forte guarnigione di soldati era circondato da solide fortificazioni. Oggi del castello di Pava restano pochissime tracce.
Nell'anno 1406 i fiorentini soppiantarono i Pisani nel dominio di queste terre, ma è interessante notare che anche i nuovi dominatori mantennero efficiente il forte perché se ne trova conferma in una cronaca dell'anno 1613.
Nel 1794 la proprietà passa ai figli di Anna Pitti e Federigo Lanfranchi Rossi, ai quali risulta ancora intestata nel 1822. Attraverso successivi passaggi di proprietà, la Villa è pervenuta alcuni anni fa agli attuali proprietari.

La residenza signorile, con pianta articolata ma compatta, presenta un corpo centrale che si sviluppa su tre piani, al quale sono addossati da un lato la cappella di famiglia (sorta sulle tracce dell'antica pieve etrusca) che si innesta al palazzo con sobria facciata a due spioventi e torretta campanaria sul retro, e dall'altro un piccolo corpo di fabbrica ad un piano con copertura a terrazzo.

La fattoria produce oggi vini di alta qualità e di mirabile struttura tra cui si segnalano:
l'Aprilante Bianco di Toscana I.G.T, prodotto con uve Malvasia e Vermentino, delle quali viene utilizzato solamente il mosto fiore. E' un vino fruttato e floreale con sentori di mandorla di gusto secco, fresco e abbastanza morbido adatto per aperitivi, piatti di pesce e carni bianche
L'Appunto Rosso di Toscana I.G.T., prodotto con uve Sangiovese provenienti da uve di vigne di 30 anni, vendemmiate nel pieno della maturazione, di colore rosso rubino vivace, secco, caldo e abbastanza morbido, da abbinare a salumi e insaccati in genere, ma anche a primi piatti e a secondi di carne tipici della tradizione toscana.
Il Cerretello Chianti Superiore D.O.C.G, prodotto con uve Sangiovese (90%), Canaiolo, Trebbiano e Malvasia, di colore rosso rubino e di buona acidità e sapidità, indicato per accompagnare a carni rosse e formaggi.
Il Moro di Pava, Rosso di Toscana I.G.T., che nasce da accurata doppia selezione delle uve Sangiovese con le quali è prodotto in purezza, di colore rubino intenso ma brillante, adatto per carni rosse, selvaggina e formaggi.


Info

Pieve de' Pitti
via Pieve de' Pitti, 7 - 56030 Terricciola (PI)
tel-fax +39.0587635724 - web: www.pievedepitti.it



Di grande eleganza e suadenza anche i vini della tenuta di Ghizzano, un piccolo borgo delle Colline Pisane, situato nella parte occidentale della Toscana, circa a metà Firenze e Pisa. La tinaia, la cantina e il frantoio si trovano propri alla torre costruita dalla famiglia Venerosi Pesciolini. Nessuna di queste colline ondulate e gentili supera i duecento paesaggio è morbido e il clima è dolce perché mitigato dalle brezze. I quattro poderi della tenuta di Ghizzano sono situati su poggi e alture che permettono alla vista quel riposo dello sguardo che si fa lontano. Dalla primavera all'autunno i colori virano con rapidità e lentezza.
Ginevra Da qui in poco tempo si arriva nelle più belle città medioevali come Volterra città etrusca, in 40 minuti si raggiunge Pisa.

La famiglia degli attuali proprietari si insediò a Ghizzano verso la fine del XIV. Il rilancio dell'azienda si deve a Pierfrancesco Venerosi Pesciolini che negli anni '80 decise di andare controtendenza e di investire nel vigneto e in cantina per di fare il salto di qualità.
L'obiettivo di allora era riuscire a produrre un vino di alto livello, magari in piccole quantità, ma in grado di affrontare il mercato. Nasce quindi con l'annata 1985, il Veneroso, il primo vino in bottiglia della fattoria che porta il nome di un antenato Veneroso Venerosi che per primo si diede anima e corpo alla campagna.
Sono passati pochi anni da allora ma l'azienda è stata profondamente rivoluzionata sempre e solo nel segno della viticoltura e olivicoltura di qualità, rispettando le espressioni che il vino può dare in questo territorio, non tradendo lo stile, l'eleganza e la ricchezza di profumi delle Colline Pisane. Produrre magari molto poco ma molto bene. Reinvestire sempre tutto nel vino senza mai smettere di crederci.
Le altre attività dell'azienda in grande fermento ed evoluzione sono l'agriturismo e l'olivicoltura. Sono state infatti ristrutturate con grande cura alcune case poderali, arredandole con mobili di famiglia, per offrire un'ospitalità sempre all'insegna della qualità.
Pure intrapresa la strada dell'agricoltura biologica in particolare per la coltivazione dell'olivo: dall'anno 2003 l'olio di Ghizzano è ufficialmente certificato sia come prodotto biologico che come IGP (Indicazione Geografica Protetta): entrambe garanzie per il consumatore, di qualità e origine del prodotto.

A tenere alto il nome di Ghizzano sono vini di illustre blasone, pluripremiati e citati nelel guide e sui giornali quali,:
il Nambrot Toscana I.G.T. 2003, il vino di ricerca della Tenuta, nato nel 1996 da uve Merlot ed evolutosi negli anni come blend insieme al Cabernet Sauvignon dimostrando la potenza e il calore del territorio pisano.
Vino Santo Di colore rubino molto intenso con evidenti riflessi viola e profumi molto intensi, nettamente speziati, è un vino avvolgente al palato che sprigiona la potenza nella fase finale della degustazione.
Il Veneroso Toscana I.G.T. 2001, il vino "storico" dell'azienda e il più rappresentativo, prodotto fin dal 1985 con uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e una piccola percentuale di Merlot. Interpreta, con la sua eleganza e persistenza, le caratteristiche del terroir che rappresenta.
Il Ghizzano I.G.T. 2004, il vino quotidiano dell'azienda ottenuto da uve sangiovese e merlot provenienti da vigneti giovani di "Santa Maria" e "Il Monte". Un vino dai profumi freschi, fruttato al gusto, di facile beva.

Splendida gemma dell'azienda il Vin Santo del Chianti DOC, uno dei migliori in assoluto fra quelli autentici che si riesce ancora con molta fatica a trovare in Toscana, una terra che una volta ne andava fiera. E' prodotto con i sistemi più tradizionali e rivela una finezza e una suadenza ineguagliabili. E' il vino che rappresenta per l'azienda la continuità della tradizione nella modernità. Affonda le sue radici nella cultura e nella storia del borgo di Ghizzano dei secoli scorsi per rinascere, con l'annata 1995, "vestito" a nuovo. Ottenuto con le uve Trebbiano, Malvasia bianca e Colombana dei vecchi vigneti a denominazione Chianti è un piacevole vino da meditazione che sfrutta al meglio la potenzialità di questi vitigni tradizionali a bacca bianca. Di colore: ambrato intenso, presenta un gusto armonico con buon equilibrio fra alcol, residui zuccherini ed acidità.

Info

Tenuta di Ghizzano
56030 Ghizzano di Peccioli - via della Chiesa, 1 - Pisa
tel. 0587.630096 - fax 0587.630162
web: www.tenutadighizzano.com - e-mail: info@tenutadighizzano.com

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