Sicilia en primeur 2006
Di vino in vino
di Lamberto Selleri
"Vino fatto con uva passa nera". Questa frase è stata rinvenuta su un frammento di orcio (1500 anni a.C.) ritrovato in Sicilia. L'uva ed il vino furono portati in Sicilia dai greci e da qui successivamente le legioni romane fecero conoscere questo prezioso nettare in tutta Europa. Sono trascorsi 3500 anni e questa isola è ancora il faro della viticoltura mondiale. Il segreto del successo che fa della Sicilia un continente vitivinicolo è da attribuire a tre elementi naturali che qui si integrano felicemente: morfologia dei terreni, altimetria (attualmente il 70% delle vigne è in collina e montagna) e sole.
Il 4% del suolo siciliano è vitato e di questo il 70% si trova in provincia di Trapani. La produzione del 2005 è stata di circa 7,3 milioni di ettolitri e l'export ha avuto in incremento del 60%. Fino a pochi anni fa la maggior parte dei vini siciliani partiva sfusa ,destinazione Europa, per essere assemblata con vini locali. Oggi le cose stanno progressivamente migliorando: il 20% della produzione viene imbottigliato nell'isola (cantine imbottigliatrici 450) e le prospettive sono di incrementare questi valori. Queste sono le principali uve autoctone siciliane: Cataratto, Inzolia, Carricante, Grillo, Nero D'Avola, Frappato, Perricone, Nerello, Mescalese "Sicilia en primeur 2005". Da tre anni l'Assovini promuove a Palermo questa manifestazione che consente ai giornalisti di testare l'andamento dell'ultima vendemmia. Al teatro Massimo di Palermo (il secondo in Europa per dimensioni), il Presidente di Assovini Sicilia, Lucio Tasca d'Almerita, alla conferenza stampa svolta a conclusione della manifestazione che ha visto la partecipazione di 170 giornalisti provenienti da tutti i continenti, ha ufficialmente comunicato che la vendemmia 2005 è stata per i vini siciliani eccezionale.
"Una delle migliori vendemmie di questi ultimi 30 anni" asserisce Franco Pisa,consigliere Assovini. Una conferma sulle qualità dei vini siciliani che entreranno in commercio nei prossimi mesi del 2006 era già stata verificata dai giornalisti durante la degustazione "in anteprima" che si era svolta presso l'Antico Stabilimento Balneare di Mondello. Vini degustati 60, provenienti da 28 aziende aderenti all'Assovini: Abbazia Sant'Anastasia - Agareno - Baglio di Pianetto -C antine Barbera - Benanti - Calatrasi - Cali - Caruso&Minini - Case di Pietra - Cottanera - Cusumano - Donnafugata - Fazio Winers - Feudo Montoni - Feudo Principi di Butera - Fenech - Firriato - Masseria - Feudo Grottarossa - Miceli - Murana - Planeta - Tenuta Rapitala' - Cantine Settesoli - Spadafora - Tarucco - Tasca d'Almerita - Valle Dell'Acate (www.assovinisicilia.it).
In Sicilia le cantine sono aperte al pubblico e "le strade dei vini " sono il punto di riferimento per chi vuol conoscere i produttori e il territorio dove nasce il vino che beve. Un esempio di lungimiranza imprenditoriale, che punta alla innovazione, ci viene fornito da Francesco Lena dell'Azienda Agricola Abbazia di Santa Anastasia, Castelbuono (Pa). Dall'anno prossimo progressivamente tutto il vino prodotto annualmente (800.000 bottiglie e 12 etichette I.G.T.) verrà gradualmente negli anni convertito in vino biologico e vino biodinamico. Ma non solo, è già operativo un relais di 29 camere con ristorante (con menù biologici), sala convegni e piscina. La costruzione sorge sulle ceneri di un vecchio convento benedettino con tanto di Abbazia. L'architetto Paola Moriconi, consorte di F. Lena, si è avvalsa, per la ricostruzione degli ambienti, della bioarchitettura e bioedilizia. L'azienda agricola che circonda gli ha 80 di vigneti è di ha 450. Le colture predominanti sono il frassino, da cui si ricava la manna, e l'olivo. Vi sono anche 800 capi di ovini, che pascolano liberamente, dal cui latte si ricavano ottimi formaggi. L'azienda è situata in collina ma a pochi passi dal mare. Anche l'aria che si respira è biologica perché non vi è alcuna industria che inquini l'atmosfera circostante.
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