Come si mangia sui treni a lunga percorrenza
Carrozza Ristorante
Inchiesta-reportage di Attilio Scotti
Andata e ritorno a bordo dell'Eurostar 500 Trenitalia che collega Milano a Lecce per gustare la cucina mediterranea
Lecce, chiamata la Firenze del Sud, è una delle poche città italiane che non soffoca nel traffico veicolare, i
muri della case non sono deturpati dai graffiti dei cosiddetti artisti della bomboletta spray, fiori e pulizia sono ad ogni angolo e una stazione ferroviaria a misura d'uomo con servizi che rasentano la perfezione: forse più che Firenze del Sud, Lecce assomiglia a quelle ordinate città svizzere dove non trovi per terra nemmeno un francobollo usato.
Questa è la cronaca fedele di un viaggio a bordo del treno 9411 Eurostar Italia che collega Milano (partenza ore 7,05 - arrivo ore 16,30) a Lecce: una sgroppata di circa mille chilometri e mille per il ritorno (Eurostar Italia 9418 partenza ore 13,30 con arrivo a Milano ore 23). Chilometri e chilometri attraverso l'Italia: che dal finestrino sfila in tutti i suoi colori e bellezza: dal verde padano al biondo dell'emiliana foodvalley, patria del Parmigiano Reggiano, del prosciutto di Parma e del Lambrusco, all'azzurro del mar Adriatico (che sembra rapire il treno tanto lo stesso corre a ridosso del mare: cabine e sedie a stradio sulla spiaggia tra Rimini e Pesaro o anfratti rocciosi tra Ortona e Termoli) a quelle terre rosse salentine dove piante di olivi fanno da felice caleidoscopico contrappunto ad una terra antica ed i fichi d'india, che a centinaia ornano muretti a pietra, - una volta frutto locale, oggi prelibatezza da gourmet - s'ergono già nel loro giallo violento.
La carrozza ristorante è posta al centro del treno con trenta comodi posti, tovaglie e "mise en place" da ristorante gourmet, una lista delle vivande scritta in modo chiaro e non sibillino dalla quale traspare tutta la filosofia della Chef Express Cremonini: "nel nostro ristorante sempre primi piatti cucinati al momento, prodotti genuini e condimenti a crudo, come l'olio extravergine di oliva italiano, le erbe aromatiche ed odori freschi (basilico e rosmarino)".
La colazione del mattino: servita tra Milano, Bologna e Rimini: marmellate, succhi di frutta, caffè o cappuccini, brioches appena sfornate, toast o anche prosciutto crudo (se lo desiderate anche freschissima mozzarella).
Il pranzo di mezzogiorno in tavola dopo la stazione di Pescara: è tutto incentrato sul fresco e dopo un ottimo aperitivo (bianco Corvo) fusilli in due versioni: al sugo di pomodoro e basilico o con un delizioso sughetto al tonno.
Terzo primo: i famosi gnocchi alla romana, gradevoli e digeribilissimi.
Per il secondo due scelte: una schiacciata di carne di manzo alla griglia ed insaporita da erbe rupestri spontanee delle Murgie (valerianella ecc.) ed accompagnata da " i pugliesi", deliziosi pomodorini essiccati al sole e intinti in olioextravergine di oliva ed una delicata insalatina di soncino, oppure una scaloppa di salmone fresco alla mugnaia con patate a vapore prezzemolate. Grandi, ricche e importanti le "insalatone " (ci trovate anche olive nere e verdi, pomodorini secchi all'olio ed altro ancora) delizia per i "vegetariani" e non, ma anche un plateaux di formaggi notevole con un gorgonzola ottimo finemente servizio con corona d fresca e verde insalatina di campo.
Due ottime scelte sul dessert: le torte (versione al cioccolato e al limone) buone e fragranti: provengano dal grande pasticcere Bindi e non si ritrova, in questa produzione industriale, la monotonia dello scialbo sapore che livella le papille gustative. Ottimo e diversificato il paniere della frutta fresca, a desiderio anche una macedonia gradevole e fresca. Da notare che in tavola c'è pane fresco e grissini.
La "cantinetta" dei vini per ragioni di spazio è limitata, ma mirata e di classe: si va dall'ottimo spumante Ferrari al perfetto Santa Cristina di Antinori e da poco anche vini emergenti della rinascita enoica italiana: un Negroamaro salentino per passare ad un Nero d'Avola siciliano. Caffè espresso portato in tavola caldo e fumante e il classico lemoncello suggella il fine pasto.
Per chi invece desidera solo un sandwich, un panino, toast o tramezzino un fornitissimo bar con succhi di frutta, birra e bevande analcoliche.
Un viaggio da Re con pochi euro: se prenotate in tempo utile in prima classe (con giornali, snaks e bibite omaggio durante il viaggio) euro 29 per giungere da Milano a Lecce, (idem per il ritorno) aggiungete circa 35 euro tra colazione e pranzo, caffè e lemocello ed il vostro viaggio si trasforma in una giornata di festa. Veramente un giorno di festa, di colori & sapori: soprattutto sapori a tavola, di certo qualcosa che pochi ancora conoscono, un viaggio enogastronomico che è quasi nascosto tra le pieghe di tante notizie di inefficienza di Trenitalia: su questi treni si rasenta la perfezione: tra orari rispettati, pulizia, servizi igienici ripuliti durante il viaggio e funzionanti, un rapporto umano e professionale da parte dei responsabili della Ristoplus di Bari (che ha in gestione le carrozze ristoranti con il sistema del franchising) e che con i suoi tre moschettieri citati nel titolo e baldi giovani in sala riescono a fare di un viaggio una " crociera tra il bello ed il gusto " Da provare tassativamente almeno una volta nella vita. (provato il domenica 26 marzo e lunedì 27 marzo 2006)
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