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Le oasi dell'armonia e del gusto: la Chèvre d'Or
Eze: Ineffabili Atmosfere
di Giancarlo Roversi

Ci sono dei luoghi che destano in chi vi approda un'impressione di magia, una senso di piacevole e ineffabile armonia. Luoghi in cui si percepisce matericamente il respiro della storia passata e di chi l'ha recitata. E nei quali lo spirito può librarsi nello spazio per abbracciare scenari mozzafiato che assemblano in un unico grande affresco panoramico le meraviglie create dalla natura e dall'uomo: superbe scogliere frastagliate, montagne a picco sul mare, antichi insediamenti di pietra con i segni della storia e dell'arte. Luoghi in cui è un privilegio sostare, specie quando offrono strutture di accoglienza e tentazioni del palato di straordinaria suggestione. La chèvre d'Or
E' il caso di Eze, un antico borgo arroccato sull'alta costiera che si affaccia sul mare tra Montecarlo e Nizza, proprio sopra quell'incanto della natura che è Cap Ferrat.

Prima di diventare un luogo à la page apprezzato da vip e scrittori di tutto il mondo Eze ha vissuto una storia tormentata che l'ha visto più volte oggetto di contesa per la sua posizione strategica e per l'inespugnabilità del suo possente castello. E questo fin dalle sue origini, 500 anni prima di Cristo, quando le popolazioni celto-liguri eressero sul Monte Bastide una primitiva fortificazione (di cui restano vestigia nei giardini dell'hotel La chèvre d'Or) destinata a proteggere gli abitanti e gli animali. Il borgo ebbe un ruolo importante anche durante l'età romana, quando assunse la nuova denominazione di Porto d'Avisio, da cui deriva il nome attuale, e nel corso dell'epoca medievale che nel 1388 lo portò nell'orbita di Casa Savoia.

Dagli anni '20 del secolo scorso data la rifioritura di questo prezioso scrigno di pietra grazie a due musicisti, l'americano Samuel Barlow e il croato Zlatko Balokovic, e al principe Guglielmo di Svezia che, come Friedrich Nietzsche e Georges Sand, erano rimasti galvanizzati dalla bellezza, dalla luminosità e dal clima del luogo. Così anche Eze inizia trionfalmente ad aprirsi a un turismo selezionato, lontano dai fasti e dai clamori di Montecarlo e della Costa Azzurra di cui costituisce una splendida gemma. Perchè Eze è un luogo magico fatto per animi sensibili al fascino sottile dell'ambiente e della cultura. Un luogo da gustare con riservatezza, quasi in punta di piedi, attraverso il continuo saliscendi delle sue stradine tortuose, perfettamente acciottolate che improvvisamente si trasformano in scale, e attraverso i suoi antichi edifici con le facciate in pietra, i passaggi ad archi, le torri, le feritoie, gli anditi nascosti, i segni della fede (la bella chiesa, le cappelle i tabernacoli votivi), i resti di mura e bastioni di epoca medievale, i piccoli giardini, i parchi botanici. Tutto questo in un incessante alternarsi di scorci e di umori e con improvvisi lampi visuali sulla costiera, sulle montagne circostanti e sugli avanzi del castello di Eze le cui vestigia si ergono alla sommità del borgo.

Eze village
Eze village


E poi tanti piccoli negozi non banali dove si trovano i prodotti dell'artigianato tipico. Con una avvincente cornice di quiete e armonia, senza la presenza inquinante di veicoli e senza rumori all'infuori di quelli dei propri passi. In più con la possibilità di fare belle passeggiate e una full immersion nel verde, ripercorrendo il sentiero preferito da Nietzsche, ospite di Eze alla fine dell'800, che in 45 minuti si snoda fin sulla costa fra mille angoli visuali fra olivi, lentischi, euforbie, vecchie querce. Il filosofo ha percorso infinite volte questo cammino alla ricerca dei "luoghi favolosi" dove stare in armonia con se stesso e con la natura. E proprio durante le sue passeggiate e i suoi soggiorni a Eze, nell'inverno del 1883, Nietzsche ha concepito la sua opera più celebre Così parlò Zaratustra, inventando l'aggettivo "alcioniano" per definire la tonalità del blu che aveva sotto gli occhi.

L'opportunità più allettante per godere il fascino di Eze in tutte le sue sfumature è la sosta al Château de la Chèvre d'Or: un Hotel fra i più esclusivi, abbarbicato su un pendio roccioso sulle vecchie mura di Eze in un'impareggiabile posizione panoramica in vista del mare e del sottostante Cap Ferrrat. A dare il benvenuto è un magnifico giardino botanico digradante ravvivato da belle sculture. Racconta la leggenda che fu una capra dal pelo giallo come l'oro a guidare a Eze il suo fondatore, il violinista Zatlo Balokovic che nel 1923 acquistò e restaurò un gruppo di vecchie case per ospitarvi una selezionata clientela. Balokovic nel 1953 cede La Chèvre d'Or à Robert Wolf che vi apre un ristorante à a page, frequentato dal jet set internazionale tra cui il principe Ranieri Monaco e Walt Disney che gli suggerisce di creare un hôtel di gran classe.

Foie gras
Foie gras


E' davvero un'emozione soggiornare in questo Relais & Château formato di tanti antichi piccoli edifici, sparsi lungo la strada che si arrampica verso la sommità del borgo. Ognuno con una propria caratteristica e con gli interni dotati di suite accoglienti, differenti l'una dall'altra, arredate con buon gusto e dotate di tutti i comfort. E tutte con un inebriante colpo d'occhio che nei giorni limpidi arriva fino alla Corsica in un gioco di emozioni che si rinnova di continuo. Raffinatezza, modernità, dolcezza di vivere si fondono con l'alta professionali del personale: oltre 100 dipendenti per appena 29 camere, 2 suite e una favolosa suite presidenziale: una leggenda dell' hôtellerie francese. Se si aggiungono la grande piscina riscaldata, librata verso la costa con lo Jacuzzi esterno, il parco delle piante esotiche, la sala fitness con la possibilità di vari tipi di trattamenti (fra cui un eccezionale massaggio ayurvedico praticato da un autentico maestro, Jean-Claude Mahler, che divide il suo tempo fra l'India e Eze), il gioco è fatto.
Chariot de fromages
Ma questo Château ha un altro punto di forza: la sua impareggiabile cucina, che si può gustare nel magnifico ristorante principale de La Chèvre d'Or con decorazioni Belle Époque e grandi vetrate che lasciano trasparire un vertiginoso panorama sul Cap Ferrat, Cap d'Antibes e il Golfo di St-Tropez. Oppure, durante la bella stagione, sulla Terrasse des Remparts, sospesa tra cielo e mare, ma anche nel Grill du Château, per chi ama le specialità tipiche francesi, in particolare provenzali, in un ambiente gradevole. Protagonista indiscusso il grande chef Philippe Labbé, insignito di due stelle Michelin per il suo talento e l'impeccabilità dei suoi piatti dove si fondono armonicamente la raffinatezza della grande cucina francese e gli stuzzicanti sapori e profumi di quella mediterranea.
Perfezionatosi alla scuola di autentici mostri sacri della gastronomia quali Bernard Loiseau, Gerardo Boyer, Michel Lorain, Christian Willer e Francis Chauveau, è oggi una delle stelle di prima grandezza della gourmandise francese. Ricordare le sue originalissime creazioni è quasi impossibile. Fra tutte basta segnalare il gratin di gamberi alla crema di aglio dolce, il carpaccio di branzino al coriandolo, l'orata alla salsa di arancia e finocchietto, la vellutata ghiacciata alla crema di formaggio di pecora in insalata croccante alle olive con cuori di carciofi in vinaigrette di agrumi, il confit di canard in gelatina acidulata con insalata di agrumi al succo di arance sanguigne e basilico, gli scampi reali arrostiti su un risotto verde al succo di mele acidule, rinvigorito da un coulis di tartufi, la padellata di cappe sante al succo di carciofi spinosi, ravioli fondenti, carciofi croccanti e gamberoni gratinati...
Il tutto annaffiato dai migliori vini francesi consigliati dal sommelier Philippe Magne.
Insomma un vero paradiso dei sensi sospeso tra cielo, montagne e mare.

Château de la Chèvre d'Or


Château de la Chèvre d'Or
tel : 33 (0) 4 92 10 66 66 - Fax : 33 (0) 4 93 41 06 72
web: www.chevredor.com - e-mail: reservation@chevredor.com

Ente francese per il turismo
Tel.: 899 199 072
web: www.franceguide.com - e-mail: info.it@franceguide.com

Office deTourisme d'Eze
Tel. : 33 (0) 4 93 41 26 00 - web: www.eze-riviera.com

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