Interviste in MenSA
“Taccuini storici” va in TV: MenSA intervista Alex Revelli Sorini
Si è recentemente discusso a Fano (vai al servizio) di giornalismo enogastronomico. Non potevano mancare riferimenti e interventi sul ruolo della comunicazione radiotelevisiva, a partire da quelle autentiche, pionieristiche, gemme che ebbero per protagonista il grande Mario Soldati (che avrebbe compiuto nel 2006 cento anni), alla varietà (spropositata) di proposte e di livelli delle tv pubbliche e private, nazionali e locali di oggi.
Tra le citazioni "meritorie" sono state segnalate la radiofonica "Che cosa bolle in pentola", di Marina Cepeda Fuentes, le televisive satellitari "Gambero rosso" e "Alice", in rappresentanza della quale era presente una delle grandi "signore" della televisione di stato, una sempre impeccabile e gradevolissima Rosanna Vaudetti.
E proprio su Alice è sbarcato in queste settimane, con la sua consolidata esperienza e una cospicua dote di qualità, lo staff di "Taccuini storici" (www.taccuinistorici.it), partner di Mensa, un po' rivista, un po' sito tout court, che coniuga con molta efficacia serietà storico-scientifica e ottima divulgazione.
Abbiamo per questo rivolto a Alex Revelli Sorini, ideatore e editore di Taccuini storici, dell'Università di Siena, alcune domande su questa esperienza.
MenSA: |
E' opinione diffusa tra gli addetti ai lavori che il meglio della gastronomia televisiva stia in Radio e sulla TV satellitare. Da qualche settimana Taccuini storici cura per Alice, ogni giovedì alle ore 21.00, "A tavola con la storia". Vuole illustrare ai visitatori di Mensa la "filosofia" e l'impianto, il carattere che avete voluto dare al vostro lavoro?
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A. Revelli: |
"A tavola con la Storia" è un viaggio che prende spunto da ciò che di più quotidiano c'è nella storia dell'uomo: il cibo.
Il programma, curato e condotto da me con Marco Rossetti (autore e regista televisivo), tratta in ciascuna puntata uno specifico periodo storico.
Dalle tavole dei banchetti romani alla cucina dei monasteri medievali, dalla mensa dei cavalieri templari all'opulenza dei convivi rinascimentali, dai trionfi delle corti ai prodotti "popolari" importati dal Nuovo Mondo.
Il luogo dove sviluppiamo la trasmissione è un salone ambientato "fuori dal tempo" dove viene servita una cena. Alla tavola, assieme a me e Marco, sono ospitati profondi conoscitori del tema trattato, quali esperti gastronomi e docenti delle diverse università italiane.
Accanto alla tavola imbandita c'è poi un grande focolare sul quale l'oste Paolo Tizzanini prepara ricette tradizionali.
Tutto questo è completato da servizi esterni e rievocazioni in costume storico che Susanna Cutini (mia moglie e direttrice di taccuinistorici.it) organizza e sviluppa nelle varie regioni italiane.
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MenSA: |
Abbiamo percepito abbastanza nettamente - e con piacere - una certa continuità e omogeneità, culturale, grafica, ecc. con il sito internet da lei ideato. Cosa accomuna e cosa differenzia i due mezzi a livello di comunicazione gastronomica storico-culturale?
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A. Revelli: |
La sua domanda mi viene spesso sottoposta dai miei studenti (www.lerottedelgusto.it), ed io rispondo partendo dalle caratteristiche che accomunano i due media: sintesi, utilizzo di immagini-suoni-testi, possibile fruizione da parte di un vastissimo numero di persone.
Per quanto riguarda le differenze, credo che le qualità più importanti di internet consistano in personalizzazione e interattività, ossia: libertà temporale di consultazione, possibilità di approfondire gli argomenti grazie ai link, e libero interscambio tra autore e lettore.
Per la televisione penso invece che la sua più grande potenzialità sia quella di proporre tematiche storico culturali anche ad un pubblico "popolare", non interessato direttamente alla materia, ma che grazie alle emozioni percepita possa avvicinarsi più consapevolmente al mondo della gastronomia.
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MenSA: |
Un elemento di continuità è rappresentato dal rilievo che voi date ai grandi personaggi. Vuole illustrare il senso di questa scelta e dirci se non pensa che ciò non porti a porre in ombra tutti gli altri fattori, collettivi, sociali, antropologici, ecc. che hanno costruito la storia e la civiltà della tavola?
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A. Revelli: |
Vorrei premettere che la "visione" della gastronomia proposta dal vostro magazine e da autori come Montanari, Roversi ecc. è stata ed è un'indispensabile fonte di guida per il ns. lavoro, perché crediamo che l'area Bolognese sia un crogiolo formidabile di pensieri, iniziative e cultura.
Proprio per questa motivazione, decidendo con Susanna Cutini quale peculiarità dare al ns. progetto, abbiamo pensato di raccontare la storia del cibo anche attraverso i gusti dei grandi personaggi, sfruttandone la forza e l'appeal comunicativo. Profili gastronomici dove trovare il succo di alcune vicende personali, evidenziando al contempo come il cibo possa essere strumento politico, esibizione di potere e testimonianza di civiltà.
Quello che dico, lo riscontriamo per esempio nei cerimoniali di nozze di personaggi quali Lorenzo il Magnifico (http://www.taccuinistorici.it/newsbrowser.php?news_id=59&news_dove=3) o Eleonora d'Aragona (http://www.taccuinistorici.it/newsbrowser.php?news_id=45&news_dove=3).
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MenSA: |
A tavola con la storia sottintende un rapporto privilegiato con il passato o dobbiamo aspettarci anche qualche discorso sul presente e sul futuro della gastronomia?
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A. Revelli: |
Crediamo che la lettura del passato sia indispensabile per comprendere il presente e conoscere il futuro. Partendo da questa riflessione stiamo concentrando la l'attenzione sui prodotti e i piatti che con radici storiche profonde sono tutt'oggi presenti sopra le nostre tavole, anche se con sapori, profumi e gusti trasformati dal passare del tempo.
Penso a formaggi, salumi, pane, dolci, testimonianza del "buon vivere" che l'uomo ha sempre ricercato.
Se non sbaglio ho spesso letto anche nei vostri articoli che la globalizzazione ha riportato alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse locali. È proprio questo "sistema", fatto di artigianato, cibo di strada, cultura e ambiente, che ci piacerebbe proporre con originalità anche in un programma tv.
Grazie della vostra attenzione, e continuate sempre con il vs. magazine a suggerirci temi gastronomici così succulenti.
Dimenticavo se possibile non perdete "A tavola con la storia" ogni giovedì alle ore 21.00 su Alice Sky (canale 416).
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