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Viaggio nei santuari della pasticceria siciliana: le "Cuspidi" del piacere
Alla corte de Re pistacchio
di Peppe Nobile

Iniziamo un viaggio di... piacere, è proprio il caso di dirlo. Un viaggio per conoscere da vicino i santuari della pasticceria siciliana, un'arte che ha nell'isola una tradizione antica e smagliante che riassume le esperienze di tutti i popoli che l'hanno abitata: Le Cuspidi dai sicilioti, ai fenici, ai greci, agli arabi, ai normanni, agli spagnoli. Il primo incontro è con l'azienda dolciaria "Le Cuspidi", di Raffadali in provincia di Agrigento. Creata nel 1960 con una spiccata specializzazione nella lavorazione del pistacchio e della mandorla, è oggi l'espressione di un'impresa familiare giunta alla quarta generazione.
Assecondando la passione botanica del Duca di Cesarò, circa ottanta anni fa il 'nonno di famiglia', Giuseppe Vizzì, diede inizio alla sistematica piantagione e coltivazione dell'albero di pistacchio nelle campagne di Raffadali.
Con il terzo millennio "Le Cuspidi" lancia su territorio nazionale ed internazionale due prodotti di qualità che ne hanno determinato negli anni il successo dell'azienda, creando uno staff di persone specializzate per lo sviluppo e la crescita di questa nuova sfida.

Il pistacchio verde siciliano
Importata dai Romani dalla Siria, la pianta del pistacchio trovò in Sicilia il suo habitat ideale. Nel nono secolo d.C. gli arabi incrementarono e stabilizzarono sull'isola la coltivazione di una qualità di pistacchio unica per il colore e per l'aroma, ma anche per le risorse nutritive e medicamentose. Il seme del pistacchio verde siciliano possiede infatti un alto apporto chilocalorico e l'attività antiradicalica delle sue sostanze viene utilizzata nel trattamento terapeutico di molte patologie senili, dalle malattie cardiovascolari e arteriosclerotiche al morbo di Alzheimer.
La lavorazione del pistacchio de "Le Cuspidi", continua una tradizione millenaria nella quale confluiscono il gusto esotico della cultura dolciaria araba, normanna e spagnola. Ne sgorga una prelibatezza che nulla ha a che vedere con quelle normalmente in commercio. Una delizia con una marcia in più quella che solo la passione della famiglia Vizzì e il pistacchio siciliano possono offrire.
Pistacchio fresco e zucchero in quantità limitata sono gli unici ingredienti dei ricci. Nel processo di lavorazione, interamente manuale, i pistacchi vengono selezionati accuratamente, poi impastati delicatamente, usando solo zuchero come conservante. Una leggera cottura mantiene inalterati il sapore e il colore verde smeraldo del frutto.

pistacchi

La mandorla siciliana
Racconti biblici e mitologici ci testimoniano come il mandorlo fosse conosciuto fin dai tempi più remoti dai popoli del bacino del mediterraneo e specialmente in Sicilia.
Il frutto di questo albero, ossia le mandorle, era considerato un dono prezioso e apprezzato nell'alimentazione e veniva utilizzato ampiamente nella cura delle più diverse malattie, nei disturbi dell'apparato respiratorio e intestinale; oltre a possedere qualità energetiche, è indicato nei casi di stanchezza fisica e intellettuale e nell'esaurimento nervoso; è molto utile in gravidanza come complemento vitaminico.
Una delle specialità più apprezzate dell'azienda dolciaria di Raffadali è il croccantino alla mandorla che viene prodotto esclusivamente con mandorle siciliane, accuratamente selezionate. Nel processo di lavorazione gli unici ingredienti sono: mandorla filettata che si mescola con una miscela di zuccheri e latte magro in polvere.
Una leggera cottura delicata, mantiene così il sapore intenso, esprimendo pienamente il gusto tradizionale della "Cubaita" siciliana.
Ma accanto a questi piccoli capolavori dell'arte dolciaria, "Le Cuspidi" propongono tante altre gemme della pasticceria tradizionale agrigentina e siciliana, tra cui invitanti cassate e delicatissimi cannoli, anche formato sigaretta che presentano un unico guaio: uno tira l'altro!

mandorli in fiore

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