I sapori del Natale
Alsazia: la terra dei mille gateaux
di Cesare Spagna
L'Alsazia, già terra di confine dei Romani contro le invasioni germaniche, terra poi di continue e sanguinose lotte, prima fra la Francia e gli Asburgo e, tra l'Ottocento e il Novecento, fra la Francia e la Germania, è la regione considerata meritevole, per le passate sofferenze, di rappresentare una nuova e finalmente pacifica Europa.
Per questi motivi e per la sua posizione di "cuore" dell'Europa creatasi dopo la metà del XX secolo, la sua città più importante Strasburgo è divenuta la sede dei più prestigiosi organismi dell'Unione Europea: ospita il Parlamento Europeo, composto da 732 deputati; il Consiglio d'Europa, che riunisce 46 paesi, per un totale di 800 milioni di abitanti; il Centro Europeo della Gioventù; l'Istituto Internazionale dei Diritti dell'Uomo, fondato da René Cassin, premio Nobel per la Pace, ed altri organismi minori.
Sarà per il desiderio così antico di pace, che è l'augurio più tipico natalizio, formulato fin dalla Natività di Cristo, che il periodo intero dell'Avvento è festeggiato in Alsazia in modo estremamente allargato, che supera l'aspetto strettamente religioso, fino a diventare la partecipazione di una intera popolazione, senza distinzione di credo religioso, lingue, usanze.
Le sue città più belle e scenografiche, come Strasburgo, patrimonio mondiale dell'Unesco, e Colmar, entrambe città d'acqua, ricche di monumenti e di antiche case "a graticcio" (colombage), così pure centri minori, ma estremamente interessanti per cultura e gastronomia, come Obernai e Sélestat, si riempiono di luci, suoni, profumi, gioia di vita.
L'intero centro storico di Strasburgo si trasforma in un immenso mercato di Natale (il Christkindelsmarik), che festeggia quest'anno la sua 435a edizione! Luci e decorazioni, rami di abete, fiori, pupazzi e tanta fantasia abbelliscono le facciate delle antiche case.
Il profumo dei "sapin" (alberi di Natale), gli odori di spezie, cioccolato, vaniglia e cannella (ingredienti tipici dei piccoli dolci secchi natalizi i "bredele") si diffondono nell'aria pungente e rigida.
Dalla prima domenica d'Avvento ha inizio il mercato di Natale: diverse centinaia di commercianti dalle loro casette in legno, abbellite da riproduzioni di quadri a soggetto natalizio, propongono ai passanti regali originali, per lo più artigianali, per decorare l'albero di Natale e il presepe, giocattoli e tante leccornie: dolciumi, "pane di pera" (molto simile al nostro "pan speziale o certosino"), marroni caldi, frittelle di mele e soprattutto tanto "vin brulè" e altre graditissime bevande calde, come succo di mirtillo, succo di mela o cioccolata in tazza, mentre le chiese diffondono musiche natalizie. E questo tutti i giorni, dalle dieci alle venti.
L'albero di Natale riveste un ruolo primario in Alsazia: a Strasburgo viene eretto un abete di ben 28 metri (come un palazzo di circa dieci piani!), illuminato con 12.700 lampadine. E' un effetto indimenticabile!
La storia dell'albero di Natale è storia alsaziana: la città di Sélestat conserva un libro del 1521, in cui, in un vecchio dialetto germanico, si fa riferimento ad un albero festivo da decorare; nella chiesa di S.Giorgio c'è la storia delle decorazioni dell'albero, inizialmente con mele, a ricordo del peccato originale, poi con mele e ostie sconsacrate, poi via via sino alle moderne palle in vetro.
In ogni casa, in ogni albergo, in ogni chiesa è collocato il tradizionale motivo dell'Avvento: una ghirlanda, da appoggiare su un tavolo, con la base formata da quattro grosse candele, che vengono man mano accese ad ogni domenica, ed un albero stilizzato al centro.
L'Alsazia è una regione di straordinaria gastronomia, basata su prodotti di una terra sapientemente coltivata, unita ai prodotti dell'allevamento e cacciagione.
Convivono grandi vini, specialmente i bianchi (Riesling, Muscat, Tokay Pinot Gris, Pinot Blanc, Gewurztraminer, ecc.) e famose birre, come quelle della Brasserie Kronenbourg.
Coesiste il pane francese più tipico "la baguette" insieme a pani più continentali: al sesamo, ai semi di papavero, di segale, alle noci, ecc.
Nei menu compaiono rinomati "foie gras" d'oca e d'anatra, "choucroute" (crauti in crosta accompagnati da salsicce), il baeckoffe, la tarte flambée e gli "spaetzle" che accompagnano tanto il pesce, che il pollame e la selvaggina (ottima la carne di cervo e d'anatra).
Delicati e vari i dessert, squisiti i liquori.
L'Alsazia vanta eccelsi ristoranti, di cui diversi "stellati" Michelin; sono tuttavia presenti valide ed economiche trattorie e "winstub", piccole enoteche in cui è possibile consumare pasti.
E' una regione a misura d'uomo, con città piccole, ricche d'arte, di storia, di cultura, di tradizioni popolari, che per le festività e i "ponti" (S. Ambrogio, Natale, Fine Anno, ecc.) si riempiono di turisti italiani, sarà perché la distanza non è eccessiva (300-350 chilometri da Milano) e le strade sono scorrevoli e veloci.
Info
Ente Nazionale Francese per il Turismo
Via Larga, 7 20122 MILANO
Tel : 899 199 072 (per la clientela individuale), 0,52 euro + iva Fax : 02 / 58 48 62 21
Sito web: http://www.franceguide.com
e-mail: info.it@franceguide.com
Comité Régional du Tourisme Alsace
20 Berthe Moly - BP 247 68005 Colmar
Tel 00 33 (0)3/89247350 - Fax 00 33 (0)3/88521706
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