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di M. Montanari
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Chocokiller, il sapore giallo-noir del cioccolato
Mai il cioccolato è stato così cattivo!

Chocokiller, il sapore giallo-noir del cioccolato. Sona (VR), Morganti, 2005, 13.50 € (www.morgantieditori.it)

Nota editoriale
[A presto la recensione di MenSA, vogliamo dire la nostra!]

Chocokiller Tutti i golosi sanno che esistono il cioccolato al latte, quello fondente, alle nocciole, alle spezie, il ripieno al liquore, alle creme, alle gelatine di frutta, quello voluttuoso che avvolge canditi e piccoli frutti, quello puro che entra in cucina e quello che si accompagna al vino da meditazione. Ma non tutti sanno che ora esiste anche un cioccolato nuovo, prodotto con ottimo burro ci cacao, non edulcorato da olio di soia, arricchito invece con estratti di cattivi pensieri e misteriosi umori letterari.

Questo è ChocoKiller. Un cioccolato unico, da gustare leggendo senza perdere una riga e a luce accesa... perché non si sa mai cosa possano scatenare questi racconti mozzafiato. Abbiamo spiato ad uno ad uno gli Autori dell'antologia mentre rompevano i croccanti gusci del Theobroma sbriciolandone le fave e versando la polvere del cacao nel loro inchiostro preferito. Ecco Andrea Carlo Cappi portarci a Cuneo per far la conoscenza di un originale ed impunito killer che miete vittime tra deliziosi cuneesi al rhum; Marcella Cioni narrarci la storia di una moderna Cenerentola in leggero odore di zolfo, che si fa strada nella vita con una magica pozione versata in tazze di calda cioccolata; Danila Comastri Montanari sbarcare sulle terre azteche dove un nobile guerriero si trova al centro di un processo per furto di semi di cacao; Bruno Gambarotta scovare alle basi dell'obelisco torinese issato a piazza Savoia una storia misteriosa che vede il commissario Garzullo indagare sulla morte di un avvocato amante dei gianduiotti; Licia Giaquinto impastare nella propria cioccolateria letteraria la storia struggente tra un giovane emigrato italiano e una dolce svizzera; Gianfranco Manfredi immaginare un uomo ramingo, senza patria né meta, che approda in una fantasmatica città retta sul burro di cacao, nocciole e torte Sacher, capace di nascondere perturbanti personaggi; Marco Marino entrare nella casa multiforme dell'indovina Theobroma, colei che legge il futuro nel fondo delle tazze di cioccolata calda; Maurizio Matrone imbattersi in un pasticcere-pasticcione che spende il suo tempo alla ricerca della ricetta che fu dello zio, genio suo malgrado, per un magico cioccolatino; Patrizia Pesaresi recuperare dalla Roma napoleonica il Barone Scarpia, per farsi raccontare il modo in cui l'imprinting tra animali e uomini, e le tazze di cioccolato Van Houten, hanno permesso di dipanare l'aggrovigliata matassa avvolta attorno a due delitti; Claudia Salvatori mettere in scena abbondanti quantità di cioccolato per addolcire la malignità celata nei riti vudù, nei tarocchi e nei sortilegi di maghi, donne e uomini infelici; Alda Teodorani seguire la trasformazione di un tecnico del computer in killer seriale che trasforma il cioccolato in coprotagonista di macabre storie; Valerio Varesi ["vecchio" amico di MenSA, ndr] spiegare come il caso non sia così fuori dalla portata delle azioni arbitrali degli uomini, quando la morte è l'amaro risultato celato nelle uova di cioccolato. L'indigestione di suspence è assicurata a quei palati esigenti dal cuore indomito che non temono i sussulti di terrore.
Di prossima nella collana Cattivi Golosi; 'Pastakiller', 'CaffèKiller', 'BirraKiller', 'PizzaKiller'.


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