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Per iniziativa di SicilyWineTravels
Pesce e Malvasia dalle Eolie al Regno Unito
di Valerio Grancoris
foto: Gianni Nuccio

Si chiamerà "Mw&t Aeolian Sauce" e, a partire dal 2006, sarà in vendita nei centri commerciali e nei food shop del Regno Unito, nei circuiti in cui è attiva SicilyWineTravels di Mirko Nuccio, società siciliana specializzata nell'import-export enoturistico e agroalimentare col mercato inglese. Sarà una salsa per condire un primo piatto a base di pesce e Malvasia. E a coronarla "salsa delle Eolie" sarà una giuria di specialisti enogastronomi, a conclusione della seconda edizione del "Malvasia Wine & Tour", che coinvolgerà le sette isolette dell'arcipelago, da giovedì 22 al 26 settembre. "Mw&t" è l'acronimo che riprende le iniziali della rassegna. SicilyWineTravels acquisirà i diritti per produrre e distribuire il condimento, che sarà il simbolo del primo "Teatro degli chef", che si terrà a Lipari domenica, alle 19. A duellare, in una singolare performance ai fornelli, saranno quattro maestri dell'enogastronomia: due eoliani e altrettanti inglesi. Si cimenteranno: Giovanna Mandarano del ristorante Pina di Panarea e Filippo Bernardi di Filippino (Lipari). Dalla City arriveranno, per il faccia a faccia con i siciliani: Ed Baines, del Randall & Aubin, protagonista di serie tv a tema, e Stefano Stecca, un italiano dal ricco medagliere, impegnato, a Londra, nel ristorante "Brunello" dell'Hotel Baglioni.

Il Malvasia Wine & Tour 2005, organizzato in partnership da SicilyWineTravels e dalla londinese Beat Capital, celebrerà una stagione che, secondo il consorzio di tutela del vino dolce eoliano, guidato da Antonino Caravaglio, sarà archiviata con un incremento di prodotto del 20% sui 400 ettolitri del 2004 ma con un aumento di tre volte rispetto a cinque anni fa. Il risultato, a giudizio dell'associazione delle imprese, arriverà a valle dell'ottima vendemmia di quest'anno e dell'aumento della superficie vitata, che impegna una sessantina d'aziende e una quindicina di cantine. Pertanto il fatturato 2005 del settore dovrebbe lievitare a 1,5 milioni dagli 1,2 del giro d'affari del 2004. La kermesse è promossa dagli assessorati regionali all'Agricoltura e al Turismo e dal consorzio di tutela. Sarà l'occasione per celebrare la "Festa della Malvasia" che affiancherà la manifestazione. In pratica, cantine e vigneti saranno aperti e ai visitatori sarà offerto in degustazione il vino tipico. Un'iniziativa che il titolare regionale dell'Agricoltura, Innocenzo Leontini, definisce "nel segno della valorizzazione delle produzioni autoctone e delle tipicità". Leontini approfitterà del simposio in programma venerdì alle 9,30 nella sala conferenze del museo archeologico di Lipari, per annunciare la costituzione del "distretto rurale intitolato alle isole minori tirreniche". Un'istituzione che farà leva sull'integrazione tra sistema agricolo e turistico eoliano.



Un matrimonio benedetto pure dall'assessore regionale al Turismo Fabio Granata, per il quale "come la Ferrari, la moda, il design per il Paese, il vino è per la Sicilia un elemento-chiave della tradizione e dell'identità regionali. Per questo puntiamo a sviluppare un marketing territoriale che abbia nel vino un catalizzatore".

Venerdì mattina, il tema dei lavori sarà "Archeologia & Malvasia, il futuro di un vino remoto". Il dibattito, che sarà concluso da Leontini, prenderà le mosse, tra l'altro, dal ritrovamento a Pompei di un'anfora vinaria con un'incisione in cui si racconta di un vino arrivato da Stromboli. Dopo l'introduzione di Dario Cartabellotta, dell'assessorato regionale Agricoltura, la discussione trarrà spunto dall'intervento del direttore del museo archeologico di Lipari, Riccardo Gullo e dalla relazione di Sebastiano Tusa, soprintendente del mare per la Regione. Parleranno: Magda Antonioli, direttore del master in Economia del turismo della Bocconi di Milano, Andrea Ciacci, archeologo nell'università di Siena e coautore del progetto Vinum dell'associazione nazionale Città del vino, Rossend Domènech, corrispondente da Roma di El Periódico (Barcellona). Ancora, Fabio Mencarelli, Carlo Nicolosi e Aurelio Angelini, accademici negli atenei di Viterbo, Catania e Palermo, e Salvatore D'Agostino, direttore dell'Istituto regionale vite e vino. Modererà Giancarlo Roversi, giornalista e scrittore.
Il Malvasia Wine & Tour sarà una manifestazione itinerante: da Lipari si sposterà, sabato 24, a Vulcano e prima ancora a Salina dove Leontini incontrerà i produttori. Il 25 sarà la volta di Panarea, quindi di nuovo a Lipari. In programma sono degustazioni, tour delle cantine, visita ai siti e ai beni culturali. È prevista anche la presentazione, venerdì 23 alle 19, dell'edizione 2006 della "Guida al piacere e al divertimento" in Italia, firmata da Roberto Piccinelli ed edita da Graffiti (Bologna).

La Malvasia è un doc il cui prezzo in enoteca si aggira, per bottiglie da mezzo litro, tra i 25 e i 28 euro. L'export è in crescita e riguarda una sessantina di paesi, con un trend positivo specialmente in Inghilterra, nord Europa, Usa e Giappone. È in corso l'iter per ottenere la qualificazione di "denominazione di origine controllata e garantita" (docg) ma, in base ai protocolli vigenti, il nettare dolce eoliano è prodotto con uve Malvasia delle Lipari (fino al 95%) e Corinto Nero (5-8%). Sono tre le tipologie disciplinate: la naturale, la passita e la liquorosa.

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