Hanno superato quota trecento gli associati a Città dell'Olio, organismo nazionale volto a tutelare e promuovere l'extravergine italiano. L'Associazione, costituita all'epoca della fondazione da soli 24 soci, oggi riunisce un consistente numero di Enti pubblici, e vanta undici anni di attività. Molti dei nuovi associati hanno definito "strategica" l'adesione all'Ente: "E' uno strumento necessario per valorizzare il nostro prodotto e farne conoscere le ottime qualità organolettiche derivanti anche dall'ubicazione del territorio". Così ha motivato la sua recente adesione all'Associazione il sindaco di San Marcello (An) Giordano Guerri, uno dei trecento soci.

Le Città dell'Olio, infatti, sono sempre più una realtà consolidata nel panorama agricolo italiano e soprattutto nell'ambito della promozione del territorio e della cultura dell'olivo. L'impegno in questo campo è dimostrato dalla recente collaborazione che l'organizzazione ha instaurato con l'Università di Siena: sono infatti partiti i lavori relativi al progetto "Il marketing territoriale delle Città dell'Olio" con il quale si intende realizzare una mappatura degli associati che permetta di conoscerne la dotazione tecnico-culturale sulla base della quale creare un'immagine omogenea del marchio "Città dell'Olio" e identificare una specifica offerta territoriale. Soddisfazione del presidente dell'associazione per gli obiettivi raggiunti : "Il nostro ruolo si è rafforzato nel tempo - spiega Enrico Lupi - abbiamo consolidato eccellenti rapporti di collaborazione e ottenuto un riconoscimento anche dall'opinione pubblica grazie alle iniziative, come Pane e olio in frantoio, che abbiamo organizzato, occasioni di incontro, scambio e condivisione fra le Città associate, i partner e referenti della stampa di settore e la cittadinanza".