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Distrutto un campo di cipolla rossa di Breme
Hanno sparato al panda
di Alfredo Zavanone

Papillon lancia una sottoscrizione per non fare sparire questo gioiello agrolaimentare. Mandiamo un vaglia dai tre euro in su.

La cipolla rossa di Breme, la vera cipolla rossa di Breme, dolce, unica nella sua espressione, è rinata grazie ad un piccolo gruppo di coltivatori della zona, aiutati dal nostro "angelo matto" Luca Sormani (responsabile di "Overland", organizzazione turistica vigevanese), che ha portato anche alla riproposta di un'antica sagra, che si tiene ogni anno nella settimana a cavallo dell'11 giugno, festa di san Barnaba, patrono della cittadina. Ora, Breme è stato uno dei più importanti centri di cultura del Medioevo e questa cipolla rappresenta un forte elemento di identità. Spesso siamo portati a considerare i prodotti del territorio come un fattore di folklore, talvolta di poesia, eppure questi piccoli gioielli che arrivano sulla tavola hanno dei nemici, che a volte si esprimono con violenza. Sono gli stessi nemici, immagino, delle denominazioni comunali di origine o dell'affermazione di un'identità che poi è il vero antidoto contro ogni forma di potere su di noi.

Un fatto grave ha dunque colpito la cipolla rossa di Breme, la sera del 31 marzo, quando il maggior produttore, Franco Bagna, s'è visto bruciare, con una massa di diserbanti disseminati nottetempo nel suo campo, il raccolto di quest'anno. La mano vigliacca ha distrutto almeno cinquanta quintali di cipolle pari ad un valore di quindicimila euro, mettendo a rischio la possibilità della sagra e demoralizzando, fino alla mortificazione, il nostro valido coltivatore diretto.

Ora, siccome riteniamo grave questo vile attentato di stampo mafioso accaduto a Breme, lanciamo un appello a tutti i soci di Papillon perché riacquistino la cipolla rossa di Breme distrutta. Il valore di un chilo di cipolle è di euro tre, chiunque decida di fare un acquisto - che è simbolico e senza merce - sappia che con euro tre si acquista il diritto della cipolla di Breme di vivere ancora.
La redazione ed il Club di Papillon, diretto da Paolo Massobrio, ha inviato al produttore Francesco Bagna, c/o Polisportiva Bremese, via Abbazia San Pietro 2, 27020 Breme (Pv), la somma di euro trecento. La sottoscrizione popolare invece sta dando buoni frutti.



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