Sulla cresta dell'onda il design e gli alimenti made in Italy
A Hollywood il cinema parla italiano
di Clelia Giacalone
Prodotti e marchi italiani presenti in oltre 7 produzioni su 10. Solo in un caso su tre si tratta di product placement, per il resto sono vere guest star, scelte dalla produzione, e persino pagate, per simboleggiare l'Italian style e la qualità.
Gli attori italiani hanno ancora pochissimo spazio nelle grandi produzioni internazionali. Cammei, comparsate o ruoli secondari. E se si chiede ad un americano quali i nomi simbolo del cinema italiano, emergono ancora quelli di Fellini, Mastroianni, Sophia Loren e De Sica o il mago delle luci, Storaro. Sembrerebbe insomma che le grandi produzioni internazionali snobbino del tutto attori, registi e tutto ciò che viene dal Bel Paese. In realtà le mega produzioni hollywoodiane parlano sempre di più "italiano". Vere guest star, trattati con tutti gli onori, sono infatti i marchi e i prodotti simbolo del made in Italy: dal mondo dell'enogastronomia alle auto, dagli abiti all'arredamento. In alcuni casi si tratta naturalmente di operazioni di marketing, create a tavolino con il product placement, utilizzato come se il film fosse uno spot. In realtà nella maggior parte dei casi la scelta di utilizzare prodotti italiani viene dalla stessa produzione, che anzi è addirittura disposta a pagare per poter utilizzare un determinato marchio.
È quanto emerge dallo studio realizzato da Eta Meta Research in occasione del premio "S. Pellegrino star of the year" conferito quest'anno a Carlo Verdone nell'ambito della 62° Mostra d'arte cinematografica di Venezia. Lo studio è stato realizzato attraverso il monitoraggio e l'analisi di oltre 80 tra le più prestigiose testate internazionali dedicate al life style e al cinema; l'analisi delle citazioni e della presenza di prodotti e marchi italiani all'interno di oltre 400 film stranieri; un questionario sottoposto a 90 tra pubblicitari, registi ed esperti di comunicazione sullo stato del cinema italiano.
Se il cinema italiano ha ancora molto da imparare i marchi e i prodotti del made in Italy, simbolo di atmosfere chic ed esclusive, hanno conquistato i set internazionali più prestigiosi.
Se agli attori di casa nostra vengono offerte piccole parti all'interno delle grandi produzioni internazionali, la situazione cambia radicalmente per una altra categoria di "stelle". Non a caso nel 65% delle pellicole sfornate da Hollywood e analizzate dallo studio, c'è immancabilmente un pezzo di Italia. E nei film dove questo non avviene la ragione va ricercata nel tema o nell'ambientazione del film stesso.
Oltre ad una massiccia presenza, quello che colpisce è infatti il "contesto" in cui il made in Italy viene utilizzato: nel 77% dei casi all'Italia e ai suoi prodotti deriva infatti un'immagine positiva. Italian style nei film, insomma, non è più un segno distintivo per boss mafiosi, stile Il Padrino, a cui manca l'Italia ma è diventato il vero sinonimo dello stile e del bien vivre (togliendo di fatto lo scettro ai francesi). Solo nel 17% dei casi un brand o un prodotto italiano viene ancora associato ai vecchi stereotipi degli italo-americani mafiosi o allo sfarzo di cui si circondano narcotrafficanti e malavitosi internazionali.
A dominare è ancora la moda, ma l'Italian life style sognato da Hollywood è fatto anche dai prodotti più prestigiosi dell'eno gastronomia e dai bolidi a 2 e 4 ruote.
Lo scettro di star italiane delle pellicole USA? Ad Armani, Ferrari e S.Pellegrino.
Quali sono i termini e l'immagine che ricorre più frequentemente negli articoli giornalistici che parlano dei prodotti italiani in relazione ad Hollywood? Lo studio ha individuato gli aggettivi ma anche l'immagine generale a cui vengono associati i prodotti made in Italy in relazione ai film. A dominare, utilizzati in ogni occasione, sono "stile ed eleganza", presenti in oltre il 57% degli articoli analizzati. Nel 41% degli articoli, invece, si parla di "qualità e raffinatezza". In particolar modo queste due attribuzioni sono presenti ogni volta che si parla di ciò che le star mangiano e bevono sul set, così come dei piccoli tic dei grandi del cinema. Ne è un esempio un pezzo di Film Review su Woody Allen: parlando delle riprese londinesi dice "non solo ha portato un pezzo di New York a Londra, si è infatti circondato di tutti i prodotti che usa abitualmente", ovvero, come ha fatto per La Dea dell'Amore, anche in questo caso ha voluto acqua S.Pellegrino.
Quali sono le categorie di prodotti italiani più presenti nelle produzioni di Hollywood? Al primo posto resiste "la moda": abiti e accessori inequivocabilmente made in Italy sono presenti nel 63% delle pellicole dove ci sono prodotti italiani. A dominare è Giorgio Armani, considerato "il simbolo stesso dell'eleganza nei film" (Daily Times).
Alcuni film:
Two weeks notice (con Hugh Grant) borse Tod's
007 (con Pierce Brosnan) - abiti Broni
The aviator (con Leonardo di Caprio) - Armani abiti e accessori
La guerra dei mondi (con Tom Cruise) - Armani abiti e accessori
Haunting - Presenze (con Catherine Zeta Jones ) Prada
Subito al secondo posto i prodotti enogastronomici: dal vino all'acqua, per arrivare alle confezioni di pasta (53%). "Non c'è un film dove non si veda in primo piano una bottiglia di S. Pellegrino o una confezione di Barilla, o dove si veda passare una vespa" cita il New York Post in un articolo sui nuovi oggetti cult del cinema. E proprio l'acqua della storica azienda guidata da Marco Settembri ha tolto il gradino più alto del podio alle concorrenti francesi, come è avvenuto per il vino, tanto che Hollywood Magazine dice "per sentirsi come una star al ristorante bisogna ormai chiedere del chianti o un altro vino italiano, nei film ormai si beve solo quello".
Alcuni film:
Ocean 12 (con George Clooney) acqua minerale S.Pellegrino
La dea dell'Amore (di Woody Allen) acqua minerale S.Pellegrino
Le Invasioni Barbariche (di Denis Arcand) acqua minerale S.Pellegrino
Bounce (con Gwynet Paltrow) Barilla
Sabrina (nella pellicola diretta da Billy Wilder e nel remake di Sydney Pollack) acqua minerale S.Pellegrino
Al terzo posto le automobili e le motociclette (44%): la Ferrari in questo caso rappresenta il vero simbolo dei film d'azione di ieri e di oggi. Non poteva mancare il mondo del design e dell'arredamento (39%). In questo caso i marchi non vengono citati, ma "è un divano italiano…" o "questo tavolo? L'ho fatto arrivare dall'Italia" sono battute ricorrenti, sinonimo di pezzo esclusivo e raffinato, oltre che molto costoso. Al quinto le bevande e cocktail (31%): dal classico Martini al Campari fino al Bellini.
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