Il sottovuoto soddisfa esigenze del tipo più vario...
Il sottovuoto
di Luca Govoni
Il sottovuoto
Il sottovuoto è una tecnica di conservazione che elimina l'aria all'interno di un contenitore. L'ossigeno dell'aria, attraverso il processo di ossidazione deteriora gli alimenti, mentre aria e umidità permettono ai germi di moltiplicarsi ed attaccare gli alimenti rendendoli marci o rancidi. Il sottovuoto viene applicato agli alimenti per aumentare i tempi di conservazione e se questa tecnica è legata alla bassa temperatura o addirittura alla congelazione, si ottengono degli ottimi risultati di: con la bassa temperatura si impedisce l'irrancimento, il cambiamento di colore o la perdita di liquidi; col congelamento inoltre si impedisce la disidratazione, l'ossidazione dei grassi e la perdita di aroma e freschezza.
Il sottovuoto viene applicato anche ad oggetti, come libri, o capi d'abbigliamento, nel primo caso per preservarli, nel secondo per questioni di igiene e spazio. A questi si aggiungono documenti pregiati, argenteria, negativi, videocassette, cui il vuoto ne impedisce l'ossidazione. Questo ci aiuta a comprendere il perchè della varietà e molteplicità delle macchine per il sottovuoto oggi in commercio, le quali offrono diverse possibilità di utilizzo, grazie ai portentosi kit in circolazione: si possono usare per sturare, imbiancare, irrorare, aspirare, imbottigliare, travasare e per farsi l'aerosolterapia.
Si può dire dunque che il sottovuoto soddisfa esigenze di tipo conservativo, logistico, distributivo1 e industriale2.
1 Principalmente riguarda alimenti e farmaci.
2 Esistono delle aziende specializzate nell'impregnazione sottovuoto delle microporosità delle fusioni dei metalli, di parti elettriche e di manufatti in plastica.
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