Bere come una volta in Romagna: il Fondo di Renzuno di Mezzo
Quel vino che sa di antico
di Chiara Poggi
A Casola Valsenio (RA), nel cuore della Romagna a pochi chilometri dalla Toscana la famiglia Poggi acquista nel 1844, il fondo Renzuno di Mezzo, azienda di origini contadine con fabbricati parzialmente collabenti risalenti al Medio Evo, immerso in una ricca e fertile terra dalle antiche origini e dalle tradizioni secolari.
La campagna regala un paesaggio unico, un alternarsi di colline selvagge che abbracciano campi dipinti dalla mano dell'uomo creando un'armonia di colori e profumi a testimonianza di una tradizione contadina mai sopita.
E proprio qui prosperano gli antichi vigneti in mezzo a ridenti vallate di alberi da frutto, ciliegi, peri, meli, peschi, argentei ulivi, sinuosi e rigogliosi boschi di faggi e castagni, rossi melograni ed arbusti di frutti di bosco, lungo la strada della Lavanda, chiamata così dalle profumate piante che l'accompagnano.
La passione per una terra che dai tempi degli Etruschi e Romani regala uve dal sapore antico e raffinato e l'amore per le tradizioni, porta i fratelli Poggi nel 1954 a dare vita a un'azienda vitivinicola rispettosa della tradizione, cresciuta negli anni sulla spinta del successo ottenuto dai suoi vini.
In questa atmosfera suggestiva dove l'armonia della natura si sposa con moderne tecnologie, ma sempre utilizzando antichi vitigni autoctoni quali Sangiovese, Albana e Trebbiano, vengono proposti vini in differenti tipologie, dai rossi secchi ed abboccati ai bianchi dolci e profumati, attraverso un processo di vinificazione che sposa il moderno alla tradizione.
La dedizione e l'entusiasmo della famiglia nella cura della terra e nella scelta delle viti, il controllo dell'intero processo della filiera produttiva attraverso la gestione della vigna (viene ancora effettuata la vendemmia a mano selezionando i singoli grappoli) e della cantina dà vita ad un prodotto di alta qualità, che porta il gusto delle tradizioni tramandate attraverso varie generazioni.
Entrando nella cantina si compie un viaggio attraverso la storia, l'olfatto ed il gusto, assaggiando vini semplici e complessi allo stesso tempo, che portano nascoste note aromatiche raccolte dalla terra che li rendono allegri, profondi e pieni.
Si comincia con i bianchi, il "Bianco della Valletta" ottenuto dalla selezione di uve Albana, è il "vino romagnolo" per eccellenza coltivato esclusivamente in Emilia Romagna risale all'epoca romana. Il ricordo di questo vino si associa alla figura storica di Galla Placidia, la quale dopo averlo assaggiato in una coppa di terracotta, commentò:"Per rendere omaggio alla sua soavità bisognerebbe berlo in oro". Continuando col "Ciuffolo" antico taglio Romagnolo ottenuto da uve Albana e Trebbiano, vino gradevole, fresco ed allegro fino ad arrivare al "Renzuno", Trebbiano in purezza il cui vitigno approdò qui nel periodo Etrusco col nome di "Trebulanus", oggi ci regala un vino raffinato dal retrogusto leggermente amarognolo.
Si prosegue con i rossi, dal Sangiovese "Rosso della Tesa" ottenuto da una particolare vinificazione tramandata da oltre 50 anni, frizzante, leggermente abboccato e ricco di profumi floreali e frutti di bosco, al "Lancillotto" ottenuto da una miscela di uve Sangiovese e Ancillotta, di colore rosso rubino intenso, profumo di frutti rossi con predominanza di ciliegia, lamponi e melograno. Concludendo il nostro viaggio col "Re Artù" Sangiovese di Romagna DOC Superiore, il RE dei vitigni romagnoli, si narra infatti che questo vino debba il suo nome agli antichi romani che lo chiamavano "Sanguis Jovis" da cui nasce il nome odierno Sangiovese a testimonianza dell'antico legame tra vino e divinità.
La varietà di aromi fà si che questi vini accompagnino tutti i momenti di un banchetto classico dal gusto tradizionale della nostra regione, dal pesce alle zuppe di legumi, da minestre in brodo a piatti dai sapori decisi, crescentine, salumi e formaggi, carni rosse e cacciagione.
Il dolce Monsignore...
Le vecchie tradizioni hanno permesso negli anni di ridar vita ad un vino di antichissima storia: l'Albana sotto le spoglie del " Dolce Monsignore" in segno di omaggio a mons. Pietro Poggi uomo di grande valore nel primo '900.
Vino ottenuto da una attentissima selezione di uve Albana vinificate in purezza.
L'Albana è "il vino romagnolo"per eccellenza, la vite racchiude ancora il ricordo dell'epoca Romana e dell'antica storia della famiglia Poggi.
Quando si ha la fortuna di assaporare il Dolce Monsignore vi si può percepire oltre all'alta qualità tutto l'amore che le varie generazioni Poggi hanno dedicato a questi vigneti.
Il suo colore giallo ambrato, il suo profumo fine e fruttato, il suo gusto antico, equilibrato e dolce si fonde meravigliosamente alla generosità della terra di Romagna.
Vitigni: Albana(100%)
Resa Massima per ettaro: 130 ql.
Resa Massima di uva in vino: 65%
Gradazione alcolica minima: 12,5% vol.
Caratteristiche organolettiche: Profumo delicato tipico dell'Albana con sentori di fiori gialli, frutta matura, Albicocca, Pesca Ala e decise note mielose.
Sapore piacevolmente fruttato con gusto asciutto.
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Info
Fondo Renzuno di Mezzo
Via Valletta n. 8 (Strada della Lavanda) - Casola Valsenio - (RA) - Italia
Tel. 0546 - 73774 Fax. 051 - 6013708 - e-mail: renzuno@libero.it
Anno di costituzione: 1954
Proprietà: F.lli Poggi dal 1844
Ettari coltivati a vigna: 7,10
Attuale produzione: 15.000 / 18.000 bottiglie
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