Il giallo e il suo lettore. Libri polizieschi nelle biblioteche di Imola e di Forlì
Due biblioteche in giallo, con uso di cucina
di Peppe Ricci
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Bevve un sorso di vino, allora, stringendosi nelle spalle, e si ricordò di quello che gli avevano ordinato.
- Cosa sono i garganelli? - chiese
- Eh già, - disse Bellosi, guardando in controluce le lenti degli occhiali che stava lucidando con il tovagliolo, - lei è di Milano...
- È una cosa che si fa qui in Romagna... - disse Baldini.
- E che è nata proprio qui, in paese, nel 1660, -disse Rambelli, lisciandosi i baffi. - Carta canta... c'è un documento nell'archivio del comune che...
- Pasta asciutta, - tagliò corto Bellosi. - Prima si tira la sfoglia...
- Spiega, però... - lo interruppe Rambelli, - il maresciallo è di Milano. Si impasta la farina con le uova e l'acqua, poi si stende col matterello, come per fare le tagliatelle...
- Poi si taglia a quadretti, si arrotola obliquamente, su un bacchetto sottile e rotondo e si passa su un pettine...
- Spiega, però... il maresciallo è di Milano e certe cose non le sa, guarda che faccia ha fatto… Stia tranquillo, il pettine è un pettine da telaio e non da capelli... oppure un attrezzo fatto apposta, dato che i telai non ci sono più. Serve a lasciare le righe sulla pasta, in modo che trattenga e non si cuocia uniformemente...
- Così il garganello sotto i denti rimane un po' duro ed è buonissimo, vedrà...
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Anche un giallista celebre e celebrato come Carlo Lucarelli ha scritto di cibo in questo racconto: Garganelli al ragù della Linina, tratto dalla raccolta Il lato sinistro del cuore.
Negli ultimi vent'anni molti sono stati gli autori che, con capacità o con astuzia, hanno scritto di buona tavola e di buongustai, tanto da creare un'apparenza di ovvietà alla relazione tra letteratura gialla e cibo. In realtà nei romanzi gialli il cibo come piacere della tavola compare attorno agli anni '30. In precedenza, nei romanzi dell'800, il mangiare rappresentava una mera necessità fisiologica: il sostentamento. Sono stati, infatti, Simenon e Maigret, Rex Stout e Nero Wolfe i primi grandi autori che, raccontando di pranzi prelibati in brasserie o fatti preparare da cuochi di fiducia, elevano il cibo ad elemento caratterizzante di storie e/o di personaggi.
È proprio per questo motivo 'storico' che La mostra Il giallo e il suo lettore, da poco conclusa, ha riservato uno spazio a romanzi gialli e cibo dedicando loro un'intera sezione "Tavola gialla. Il cibo nel romanzo poliziesco".
La mostra
Il giallo e il suo lettore. Libri polizieschi nelle biblioteche di Imola e di Forlì.
Promossa dalle Biblioteche comunali di Imola e di Forlì, che l'hanno ospitata, e dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari dell´Ibc, la mostra ha ripercorso alcuni aspetti e momenti della fortuna della letteratura poliziesca in Italia dalle origini e in particolare dal secondo dopoguerra ad oggi, attraverso i ricchi fondi di letteratura poliziesca delle due biblioteche pubbliche emiliano-romagnole.
L´esposizione è stata suddivisa in undici sezioni, corredate di presentazioni, schede bibliografiche e di un ricco apparato illustrativo. Le prime tre sezioni propongono un percorso storico sulla circolazione del libro giallo in Italia articolato in tre momenti (dalle origini al 1945; il secondo dopoguerra; dagli anni settanta ad oggi), con particolare riferimento ad autori, fortuna editoriale e collane.
Sono state dedicate sezioni specifiche al giallo italiano dalle origini a oggi, al giallo in Emilia e in Romagna, alla presenza del genere poliziesco nell´opera di grandi scrittori da Gadda a Sciascia, da Pessoa a Dürrenmatt, al giallo per ragazzi dalle origini ad oggi (Il giallo dei ragazzi) e al giallo a fumetti (Sbirri. Il giallo a fumetti).
Infine tre sezioni tematiche di grande interesse e attualità: "Delitti antichi. Il giallo storico", "Tavola gialla. Il cibo nel romanzo poliziesco" e "Pagine gialle. Libri e biblioteche nel romanzo poliziesco".
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A corredo della mostra il catalogo "Il giallo e il suo lettore. Libri polizieschi nelle biblioteche di Imola e di Forlì" (Collana "Immagini e documenti" dell'Ibc Bologna, Compositori, 2005), curato da Renzo Cremante e Lidia Mastroianni.
Il volume ripercorre aspetti e momenti della fortuna della letteratura "gialla" in Italia dalle origini, e in particolare dal secondo dopoguerra a oggi, attraverso i fondi delle biblioteche pubbliche di Imola e Forlì. La seconda parte del volume è dedicata al catalogo della mostra, suddiviso in undici sezioni, corredate di presentazioni, schede bibliografiche e di un ricco apparato illustrativo.
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