Il turismo rurale e culturale quest 'anno in Sicilia dispone di una nuova "oasi", che si trova nei monti Sicani. Probabilmente queste montagne rappresentano l'ultimo baluardo di una Sicilia non ancora presa d'assalto dal dilagante turismo commerciale. La via più suggestiva per raggiungere questi monti passa nei pressi di Casteltermini (km. 95 da Palermo e Km. 30 da Agrigento. SS189). Qui è stato aperto un ingresso privilegiato, la Porta dei Lupi, che consente ai turisti di accedere facilmente a questo territorio e al complesso di attività ricettive ed agronomiche rurali che sono state recentemente realizzate a beneficio di coloro che desiderano vivere senza il lusso delle "stelle" ma che, in compenso, amano le stalle e la vita rupestre.
Il "Lupo sicano" altro non è che Nino Lupo: ha 34 anni e fino a 4 anni fa mai aveva visitato il feudo di famiglia immerso nei monti sicani. Poi un bel giorno, "sulla via di Damasco", decise di abbandonare per sempre la vita di scapolo impenitente che conduceva a Palermo, per dedicarsi a quella che, in fondo, aveva percepito essere la sua missione: aprire una porta , un varco "esoterico" che consentisse ai turisti di accedere alla cultura agreste, all'artigianato e alle tradizioni dei monti Sicani, salvaguardando però l'ambiente e le tradizioni del territorio. Con la collaborazione delle amministrazioni locali che hanno appoggiato questa iniziativa mediante il progetto "AgriQualitas", realizzato nell'ambito del patto territoriale tematico per l'agricoltura "Magazzolo Platani", che ha visto coinvolti i più fiorenti comuni dei monti sicani: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Casteltermini, Cianciana, Villafranca Sicula, Palazzo Adriano, Sant'Angelo Muxaro, San Biagio Platani, S. Giovanni Gemini, S. Stefano, Villafranca Sicula e Quisquina, è riuscito nel mese di aprile a inaugurare il complesso turistico e la maestosa porta d'ingresso che immette nel feudo, ora diventato parco, che ha chiamato La Rocca delle Settelune. Qui Nino Lupo sta progressivamente realizzando il sogno della sua vita, portare sui monti Sicani un turismo sostenibile che non deturpi o stravolga la pace, la tranquillità e le bellezze naturali di questi luoghi, così differenti dalle altre catene montuose siciliane. Nei 350 ettari già sono state realizzato, senza deturpare il panorama, un casale con camere e ristorante e villette autonome dislocate sull'intera proprietà.
Inoltre ha anche previsto spazi per la sosta dei campers. Il ristorante propone il menu fisso, alla carta, mezza pensione o pensione completa. Nel parco è stato costruito anche un caseificio dove è possibile vedere tutte le singole fasi del processo produttivo dei formaggi (13 referenze) e della ricotta, partendo dalla mungitura del latte delle pecore (900capi) fino al confezionamento del prodotto finito. Chi lo desidera può anche imparare a produrre il formaggio. Sono gradite le visite alle scuderie dei cavalli, alle stalle degli asini e agli ovili. Gli animali però si possono incontrare anche allo stato brado durante le passeggiate, a piedi o a cavallo, accompagnati da esperti istruttori. Gli ospiti possono bere latte d'asina, visitare la grotta del brigante, acquistare alla bottega del casale i prodotti dell'enogastronomia e dell'artigianato locale (olio, origano, vini, fichi, miele, marmellate, dolci ceramiche ecc.). Agrigento o il mare di Porto Empedocle distano appena 30 chilometri. I paesi dell'entroterra sicana, suggestivi e ricchi di bellezze artistiche, sono a pochi chilometri e la biblioteca del casale è particolarmente fornita su questo argomento.
A richiesta Lupo organizza escursioni mirate in tutta l'isola. Forse però la cosa più entusiasmante che colpisce il turista che si ferma nel parco Settelune è il piacere di vivere all'aria aperta in un ambiente incontaminato, usufruendo anche d'estate di un clima temperato (500 m. sul.m.) e il tutto nella massima semplicità , cortesia e familiarità.
Questo paradiso terrestre non fa al caso di chi, in vacanza, insegue il lusso o la vita mondana.