La corporazione degli Acquavitieri italiani in visita ufficiale alla Ferrari
Gli amanti della grappa in formula uno
Continua il percorso della Corporazione degli Acquavitieri Italiani tra le eccellenze dello stile italiano. Nata nel maggio 2004 la confraternita che, unica in Italia, celebra la cultura della grappa, dopo aver partecipato alla grandiosa asta del tartufo bianco del Piemonte a Mosca e New York, ha incontrato la Ferrari. Ospiti della presidenza della più grande marca automobilistica italiana, le dame e i cavalieri Acquavitieri sono stati ammessi ad una visita privilegiata della fabbrica di Maranello, dove hanno potuto assistere alle operazioni di montaggio e di rifinitura delle auto da sogno, che escono in numero limitatissimo per pochi acquirenti d’elite di tutto il mondo.
L’incontro a Maranello si è svolto sabato 12 febbraio, in occasione del terzo Capitolo della Corporazione, intitolato “Grappa e motori”, che non poteva non realizzarsi che in Emilia, dove a Modena ha visitato altresì il Museo storico della Maserati dei fratelli Panini. La cerimonia degli Acquavitieri si è svolta nel centro storico di Formigine, il cui castello ospiterà presto il museo storico dei castelli medioevali emiliani.
Formigine è anche luogo storico della grappa italiana, perché vi opera la famiglia Bonollo, che ha recentemente costituito il Centro di Documentazione di questo distillato esclusivamente italiano. Gianfranco Berta, Gran Maestro e ispiratore della Corporazione, ha voluto così rendere omaggio al lavoro anche culturale di questa famiglia di grappaioli, chiamando a far parte degli Acquavitieri Abramo Bonollo, come già aveva fatto in precedenza con Antonio Guarda Nardini.
L’omaggio della Corporazione ai produttori dell’alta qualità agro-alimentare italiana, si è concretizzato in questo Capitolo anche con l’investitura di un grande dell’aceto balsamico di Reggio Emilia, Ricordano Dodi, la cui acetaia storica è stata visitata dai Cavalieri e delle Dame a Casalgrande.
Nella terra dei formaggi pregiati non poteva mancare il riconoscimento all’antica tradizione degli stagionatori: investitura anche per Renato Brancaleoni specializzato nei pecorini italiani e per Gian Domenico Negro, specializzato nei caprini che si richiamano alla piemontese Robiola di Roccaverano.
Gli altri nuovi Cavalieri della Corporazione sono: per meriti istituzionali Graziano Pattuzzi, Franco Richeldi, Luigi Baldani, Duccio Campagnoli, per meriti di produzione vinicola Francesca Zanetti, Luciano Zeoli, Francesco Gibellini, per altre produzioni di qualità Roberto Golinelli, Pietro Prandini e inoltre Carlo Cortesi, Claudio Ciavarella, Emanuele Monaci, Emilio Vistoli, Gianfranco Lavelli, Carlo Costanzo, Roberto Rizzoli, Francesco Biagini, Aldo Gazzotti.
Acclamatissima è stata eletta Dama d’onore degli Acquavitieri, una grande cantante lirica, Mirella Freni, che non ha potuto allietare gli ospiti con la sua voce, a causa di un forte raffreddore. Lo hanno fatto in sua vece le bravissimi esecutrici dell’Accademia dei Floridi di Bologna.
A chiusura della cerimonia l’esibizione in notturna con le frecce infuocate dei Balestrieri e degli Arcieri di Modena.
Per informazioni, il sito della Corporazione è www.corporazioneacquavitieritaliani.it.
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