Incontri in Val Marecchia
L'uomo che parla ai maiali
di Loris Fantini
A pochi chilometri dal mare, là dove s'incontrano le dolci colline riminesi, esiste ancora un'operosità sana e misurata. Cicli lunari, il sorgere e calar del sole, scandiscono i ritmi delle colture e dell'allevamento contadino. Villa Verucchio è sorta molto in fretta; una spianata ai piedi della Rocca Malatestiana di Verucchio percorsa dal fiume Marecchia e da un'importante via di collegamento con il Monte Feltro e la Toscana era, infatti, l'ideale per lo sviluppo dell'artigianato e dell'industria. Ciò nonostante radici forti e robuste, hanno trattenuto e tramandato mestieri e stili antichi di vita.
Casa Zanni è un esempio di solido patriarcato colmo di storia, di tradizione e di grande efficienza. Macellai dal 1919, osti e trattori quasi per logica, gli Zanni vantano ben quattro generazioni nel gruppo famigliare convivente; da Valerio e dall'arzdora Marina rispettivamente classe 1921 e 1926, a Tommaso, l'ultimo arrivato, di soli quattro mesi. Un'impresa famigliare di grande ricettività, produttività e commercializzazione che è andata via a via espandendosi senza mai perdere di vista le radici, la tradizione, la cultura della terra che li ha visti cominciare 89 anni fa.
Altra realtà, altra meraviglia! L'uomo che parla ai maiali si chiama Giuseppe Urbinati; un uomo che conserva in sè i ritmi della natura, armonia, mitezza e flemma apparente. La moglie Emma, senza le arzdore non esisterebbero certe armonie, è orgogliosa di mostrare come i suoi animali da cortile, scorazzino liberamente nutrendosi, in gran parte, di ciò che riescono a razzolare nell'aia. “Ho un mio mulino, dice Giuseppe, macino le granaglie che produco; mi servono per integrare l'alimentazione degli animali. Ho smesso da tempo di allevare le mucche; "parlavo troppo con loro. Al momento di abbatterle mi sentivo male; era straziante! La stessa cosa sta per succedere anche con i maiali. Fin da piccoli impartisco loro ordini e li abituo ai miei fischi; escono ed entrano, si spostano tutti da una parte all'altra dello stalletto a comandi precisi; posso, così, governarli con molta meno fatica. Sì, è vero! Io ci parlo con i miei maiali” !
Si starebbe ore ad ascoltare i racconti di Giuseppe. Non alza mai la voce, il tono è sempre dolce e rassicurante.
Emma e Giuseppe sono stati capaci di accogliere le valanghe di proposte tecnologiche a piccole dosi e solo quelle indispensabili; le hanno poste a loro servitù; sono, così, riusciti nel miracolo di mantenere raziocinio, buon senso e serenità.
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