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Enogastronomia, natura e storia nella Champagne-Ardenne
La terra del vino dei re
di Ginevra Corsaroli

A un'ora e mezza da Parigi, la regione Champagne-Ardenne offre tante diverse ricchezze. Lo champagne, naturalmente, ma anche la gastronomia, la natura, l'arte, la storia… Qui nasce il vino dei re, seguendo una tradizione millenaria, ma nascono anche vini rossi, bianchi e rosè celebrati, come l’Ambonnay, il Bouzy, il Cumières, il Vertus, il Coiffy o il Muid Montsaugeonnais. Vini che si abbinano alla perfezione con i piatti, della tradizione o più raffinati E poi il piacere di camminare nella natura (ci sono 5000 km di sentieri di randonnée), di andare alla scoperta delle gru cinerine sui laghi, della fauna e della flora nei parchi naturali. E la ricchezza d'arte e storia di una regione amata dai re di Francia…

Dove nasce il vino dei Re
Un tempo era il vino della consacrazione dei re, oggi è il vino della festa, delle vittorie: un vino protagonista dell'identità regionale. Nel 2003, sono state vendute 293 308 769 bottiglie di champagne, il che equivale a 3 miliardi di flûtes di champagne degustati nel mondo I primi vigneti furono impiantati in Champagne fra il 1° e il 4° secolo,in epoca romana, ma è nel Medio-Evo sotto l'impulso dei monaci viticoltori della regione, che lo champagne diventa famoso. A quell'epoca le bollicine si disperdevano nelle botti: le prime bottiglie apparvero solo attorno al 1660, consentendo una migliore conservazione degli aromi e permettendo al vino di esprimere tutta la sua naturale effervescenza. A inventare la tecnica sarebbe stato il leggendario Dom Pérignon, monaco benedettino dell' abbazia d’Hautvillers. I procedimenti attuali di presurizzazione e vinificazione sono stati formalizzati agli inizi del XX secolo. Nel 1908, lo champagne è stato il primo vino a ottenere la doc. Nel 1927 è stata definita la zona di denominazione, rigidamente controllata, che si estende su 35.000 ettari. Il vigneto dello champagne si trova per oltre il 90% nel territorio della Champagne-Ardenne, su vigneti Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay..

Il vino preferito dal Re Sole
Durante la costruzione della reggia di Versailles, Luigi XIV il Re Sole nota un gruppo di 600 muratori che arrivavano da Les Riceys e avevano portato con sé il vino rosé del loro paese. Così il Rosé des Riceys diventa il vino preferito del re. Oggi è il vino più controllato di Francia, tanto che non viene vinificato tutti gli anni, ma solo nella annate di massima qualità. Frutto di un unico vitigno di Pinot nero raccolto sulle colline più erte e soleggiate , viene prodotto ogni anno in poche decine di migliaia di bottiglie. Con 866 ettari, Les Riceys possiede il più grande terroir della Champagne viticola. Ed è il solo villaggio francese a produrre tre vini doc: Champagne, Coteau Champenois e Rosé des Riceys.

La randonnèe dei Cadoles
Tra i vigneti dell'Aube, i cadoles sono i piccoli vecchi capanni di pietra dei vignaioli, fatti di pietre piatte a secco e dal tetto conico. Risalgono a un paio di secoli fa, e servivano come riparo dal freddo in inverno e dal sole in estate.E ogni 1° maggio a Les Riceys viene organizzata la Randonnée dei cadoles. Che inizia nel villaggio e poi continua fra i vigneti, alla scoperta di una dozzina di cadoles fra splendidi paesaggi di colline. E per finire, pranzo campestre in mezzo alle vigne.

Birra e sidro
La Valmy (Marne), la Choue (Haute-Marne), l’Oubliette stout e la Passe stout (Ardennes): la Champagne-Ardenne è ricca anche di birre. E di sidro, specialità della regione d’Othe (Aube), la cui produzione è ripresa dagli anni 80. Oltre alla doppia fermentazione (come lo champagne), la particolarità del sidro d’Othe sta nelle 4 varietà di mele utilizzate (acidule non amare) dai nomi fantasiosi come « cul d’oison » (l'oison è il papero) o « nez de chat » (naso di gatto)

Carta bianca ai salumi
Nella gastronomia della Champagne, i salumi fanno la parte del leone. L’andouillette di Troyes (Aube), con il marchio AAAAA che garantisce l'autenica andouillette dell'Aube fatta a mano e legata con lo spago, è assolutamente da provare. E' menzionata già in documenti del 878. Preparata solo con interiora di maiale, tagliate in striscioline sottili, può venire scaldata con vino vianco e scalogno o servita alla griglia, con la senape. Altra star regionale: il boudin blanc di Rethel (Ardennes), il sanguinaccio bianco la cui produzione, su formula segreta, risale al XVII secolo. E il 24 aprile 2005, proprio a Rethel si svolge la Fiera del Boudin Blanc (Info: Mairie de Rethel: 03 24 39 51 40). E poi il jambon sec delle Ardenne, prosciutto naturale, non affumicato, affinato per almeno 9 mesi. Nella Marne,il jambon de Reims , e a Sainte-Ménehould (Marne) i piedini di maiale impanati e grigliati al forno, famosi dal 1790, da gustare con composta di mele

Tartufo grigio o cavolo verde?
Il diamante grigio, il Tuber Uncinatum è la star della regione, da una quindicina d'anni nuovamente raccolto nell' Haute-Marne, un autunno, con l'aiuto dei cani da tartufo. Dopo di che lo si gusta in casseruola, in conserva, o per accompagnare la selvaggina, ma anche in un'insolita versione sorbetto. Forse non tutti sanno che l’Aube è il secondo dipartimento francese per la produzione di cavoli da crauti: 20.000 tonnellate delle 90.000 prodotte ogni anno in Francia. Brienne-le-Château (Aube) ha fatto dei suoi crauti allo champagne una specialità famosa.

Piccola storia rosa
Nella Marne, da gustare i biscotti rosa di Reims, dolcetti aromatizzati alla vaniglia e ricoperti di glassa di zucchero. Nel XVII secolo a Reims i panettieri, che non volevano lasciar disperdere senza utilizzarlo il calore dei loro forni per il pane, crearono una pasta speciale che per diventare secca doveva essere cotta due volte (bis-cuit, ovvero bis-cotta). E un panetterie più creativo le diede il colore rosa aggiungendo un colorante naturale a base di cocciniglia per nascondere i puntini neri lasciati dalla bacche di vaniglia …

Castelli e fortezze: è di scena la storia
Zona di frontiera nel passato, la Champagne-Ardenne ha dovuto proteggersi nel corso dei secoli. Fortezze, mura, torri costellano la regione insieme ad altri castelli dove sono vissuti grandi personaggi della storia di Francia, spesso circondati da splendidi giardini. In un sito spettacolare, davvero imprendibile, nel 1424, il conte di La Marck decise di edificare la più importante piazzaforte d’Europa: Il Castello di Sedan (Ardennes). Ingrandita e rimaneggiata nel XVI e XVII secolo, la fortezza si erge oggi su 35 000 mq, ripartiti su sette livelli. La vocazione militare del complesso ha attraversato i secoli fino al 1962. Da allora, Sedan è diventata museo e accoglie ogni anno le Feste Medievali. Il forte è interamente visitabile, dal logis signorile al torrione del XV secolo. Oltre al Castello di Sedan, il territorio della Champagne-Ardenne conta altre forterezze e fortificazioni. Edificata nel 1555, la fortezza di Rocroi (Ardennes) è la seconda piazzaforte a dotarsi di una cinta con i bastioni, dalla forma di un pentagono, che verrà rinforzata nel corso dei secoli. Alla fine del XVII secolo, Vauban apporterà una serie di miglioramenti ai bastioni a stella. Diventata alla fine non più adatta ai progressi militari del XX secolo, la fortezza sarà smantellata nel 1889, ma una parte delle mura salvata. Bell'esempio di architettura militare del XIV secolo, Langres (Haute-Marne) è protetta da tre chilometri di bastioni scanditi da sette torri. Sui bastioni, le torrette di avvistamento che permettevano di individuare il nemico offrono oggi una splendida vista panoramica. E il 3/4 giugno a Langres si svolge la "FÊTE DU PÉTARD", Una festa tradizionale fatta di animazioni, teatro, musica, che ricorda un famoso episodio delle Guerre di Religione, avvenuto nel 1591, quando dei Lorenesi della Lega protestante cercarono (senza riuscirvi) di impadronirsi di sorpresa della città facendo esplodere un petardo riempito di polvere pirica contro la porta dell'Hôtel de Ville.

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