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A CENA CON IL VIGNAIOLO
di Fabio Bottonelli


“Cantine aperte”: quasi 1000 aziende del Movimento turismo del Vino accolgono gli enoturisti.

Tutta Italia ‘in assaggio’, da Aosta a Marsala, dal Collio al Salento. Sono quasi un migliaio le cantine che domenica 29 maggio 2005, dalle 10 alle 18, accoglieranno gli enoturisti tra vigneti e barriques in occasione di Cantine aperte, la manifestazione creata e organizzata da ben 12 anni dal Movimento Turismo del Vino. All’insegna di un’ospitalità sempre più accurata, qualificata e personalizzata: Cantine aperte 2005, infatti, si evolve e diventa laboratorio dei nuovi modi di accoglienza in cantina, in una fase in cui l’enoturismo è ormai una realtà consolidata e imponente (il Censis Servizi ha stimato in 3,5-4 milioni i ‘praticanti’ del turismo per vino) e proprio le aziende socie del Movimento sono già da tempo organizzate a ricevere ‘ospiti’ durante tutta la settimana. E se qualcuno si chiedesse perché un appassionato di vino, magari già abituato ad andar per cantine, dovrebbe scegliere proprio la domenica di Cantine aperte, quando magari ci può essere un po’ di festoso affollamento … ebbene, sono tanti i motivi che quest’anno fanno di Cantine aperte un’occasione esclusiva di conoscere una cantina e ‘vivere’ pienamente una zona vitivinicola: primo motivo, per fare beneficenza all’Unicef, grazie all’accordo con la Riedel e a Wine for Life tramite la Comunità di Sant’Egidio; e poi le nuove forme di ospitalità adottate dalla cantine (tra cui spicca l’inedita iniziativa ‘a cena con il vignaiolo’); le mille manifestazioni collaterali con prodotti tipici, intrattenimenti, cultura, arte e ambiente che trasformano la domenica di Cantine aperte in una grande festa. La grande festa del mondo del vino, che – si stima – richiamerà nelle quasi 1000 cantine partecipanti oltre 1.000.000 di presenze.

L’impegno sociale Il primo motivo per visitare le aziende di Cantine aperte: la beneficenza. Cantine aperte aderisce infatti a Wine for life (per la lotta contro l’AIDS in Africa) in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio. Ogni bottiglia in degustazione recherà un ‘bollino’ del valore di 0,50 euro che finanzierà il progetto. Non è tutto: per ora limitatamente al Friuli Venezia Giulia, viene adottato il progetto un calice per l’Unicef, Friuli Venezia Giulia ‘in favore della ricostruzione del Sud Est asiatico’. Grazie a un’inedita collaborazione tra Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia (ma non è esclusa l’adesione di cantine di altre regioni) con la famosa cristalleria austriaca Riedel, viene infatti devoluto a Unicef il ricavato dalla vendita di un elegante calice ‘firmato’ da questo grande brand del lusso e del design, nonché azienda leader nel mondo per i calici da degustazione (realizzati con un esclusivo metodo di coinvolgimento dei produttori). Il pubblico potrà acquistare al prezzo di 6 euro il finissimo calice Riedel scelto appositamente per Cantine aperte (di cui recherà l’effigie) presso le numerose cantine che aderiscono all’iniziativa. Il ‘calice Riedel per l’Unicef’ servirà come ‘strumento professionale’ per le degustazioni, e rimarrà ovviamente in possesso degli enoturisti, che lo potranno portare a casa o usare nelle altre cantine visitate grazie a un sacchetto portabicchiere compreso nel prezzo dell’acquisto. Con questa operazione, non solo Cantine aperte si qualifica ulteriormente alzando il suo livello ‘tecnico’, ma soprattutto permetterà la raccolta di una cifra davvero importante a favore dell’ente internazionale per l’infanzia, dopo la tragedia dello ‘tsunami’.

In cantina da ospiti, non da clienti Un secondo motivo per non perdere Cantine aperte è la possibilità di testare le innovative formule d’accoglienza, studiate dagli imprenditori in occasione di questo ormai tradizionale evento dell’ultima domenica di maggio, e destinate a far parte stabilmente dell’offerta enoturistica dell’azienda. Sposando in pieno, e anzi migliorando, la filosofia e i parametri di qualità già individuati dal ‘decalogo dell’accoglienza’ del Movimento, che fa delle aziende vitivinicole protagoniste dell’ospitalità le ambasciatrici del territorio. E non si tratta soltanto di iniziative pur fondamentali quali il servizio dei sommeliers in azienda o le degustazioni guidate. Una delle grandi novità dell’edizione 2005, per esempio, è ‘A cena con il vignaiolo’: la possibilità di essere invitati a cena la sera prima di Cantine aperte (sabato 28 maggio), su prenotazione e a pagamento, direttamente dal produttore. Presso il ristorante o la trattoria aziendale (diverse cantine ne sono dotate) o, in qualche caso, addirittura ‘in’ cantina o proprio a casa del produttore, magari con la possibilità di vedere all’opera qualche chef famoso. Un’occasione unica, oltre che per abbinare al meglio i vini con i piatti del territorio, per confrontarsi in chiave nuova, del tutto informale, con il produttore e la sua famiglia, entrare in sintonia con la sua personalità, la sua filosofia, in un’occasione conviviale! In questa edizione 2005 l’iniziativa avrà carattere sperimentale in un decina di cantine, secondo un programma in definizione. Da non dimenticare, infine, che molte cantine sono anche agriturismi o alberghi rurali: il 25% dei soci del Movimento Turismo del Vino di fatto forma un circuito di centinaia di aziende, caratterizzate da straordinari contesti architettonici e paesaggistici, ove si può soggiornare piacevolmente: potremmo definirle ‘Le cantine del buon dormire’. Altra novità: nella domenica di Cantine aperte, alcune aziende predisporranno animazioni specializzate, spazi e giochi per i bimbi. Così i genitori possono darsi alle degustazioni in tutta tranquillità.

Cultura, arte, musica, sport… e auto d’epoca Il terzo motivo dell’ ‘andar per cantine’ domenica 29 maggio è l’incredibile quantità e varietà di iniziative collaterali a Cantine aperte. Quasi una gara a rendere più piacevole il ‘soggiorno’ del turista. Qualche esempio: è in definizione un Raduno, con itinerari ed esposizioni, di macchine d’epoca, in collaborazione ufficiale con Registro Fiat Italiano. Allo studio anche una ‘Maratona dei vigneti’, gara podistica ufficiale di 42 km. Ciascuna delegazione regionale del MTV arricchisce poi Cantine aperte con iniziative specifiche all’insegna di ‘alleanze’ che si stanno dimostrando sempre più vincenti: vino e cultura, arte, letteratura, musica, fotografia, paesaggio. Vengono poi proposti itinerari naturalistici o archeologici, escursioni a piedi o in bicicletta, speciali annulli postali nelle cantine associate, concorsi d’arte, manifestazioni sportive, corsi, dimostrazioni ecc. Il tutto secondo un calendario in via di definizione. Un esempio è Bike-Cantine aperte, gara di mountain bike lungo i percorsi del Collio (affiancata da una pedalata enoturistica per le famiglie). Anche le singole cantine, inoltre, offrono autonomamente molteplici proposte collaterali: concerti, spettacoli, musiche folcloristiche, mostre d’arte. In Lazio, regione che con le sue cantine più che emergenti sta destando l’interesse di critici, opinion leader, operatori e appassionati, sarà un fiorire di iniziative, dai mercatini d’antiquariato alle musiche e danze folk del ‘500, dalle mostre di scooters anni ’60 alle visite ai siti archeologici. Senza dimenticare le centinaia di ghiotti prodotti tipici che, in tutta la penisola verranno offerti in degustazione.

E’ un must! Il quarto ma non ultimo motivo: Cantine aperte è una sorta di grande festa dell’enoturismo, anzi, la grande festa. Ormai un fenomeno di costume, un vero cult, tanto da essere il più frequentato e importante evento che si svolge sui territori del vino italiani (e forse del mondo). E alle grandi feste che contano è sempre bello essere partecipi in prima persona… E la realtà che l’organizza, il Movimento Turismo del Vino, a sua volta è un’associazione dalla formula unica al mondo, nonché la più ampia rappresentanza organizzata dei produttori vinicoli italiani. In pratica, Cantine aperte è il meglio dell’enologia italiana che, in un colpo solo, presenta un’immensa carta dei vini nazionale – saranno almeno 5000 i vini in degustazione –, e che offre una miriade di possibilità di itinerari enoturistici (allo scopo, molto utile è la guida Giravino, prodotta dal Movimento Turismo del Vino, richiedibile su www.movimentoturismovino.it). E’ tutto un mondo, un patrimonio formidabile di valori e saperi che si apre all’esterno, ad esperti, turisti, curiosi in una giornata speciale di serrato confronto. Perché nessuno meglio del vignaiolo conosce il suo vino. Nessuno è in grado di trasmettere storie, sensazioni ed esperienze su quel vino, su quel vigneto, su quel territorio, come può fare chi il vino lo produce, chi sul vigneto pesta la terra ogni giorno, chi sul territorio lavora e vive.

INFO MOVIMENTO TURISMO DEL VINO,
tel. 0432.26339, www.movimentoturismovino.it

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