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Torna di moda il leggendario cocktail-aperitivo
Rosa... Bellini
di Orazio Latini

bellini Il crescente apprezzamento per il colore rosa nel bicchiere non si limita ai vini e alle bollicine rosé (spumanti e champagne), che pure stanno riscuotendo grande successo in Italia e nel mondo. C'è un altro prodotto che sta cavalcando l'onda, in questo caso un'onda lunga che viene da lontano. Il suo nome è Bellini.
Nato a Venezia nel 1948 ad opera dell'allora barman Giuseppe Cipriani, fondatore dell'Harry's Bar, il Bellini è forse tra i cocktail più conosciuti del mondo. Nella recente, fortunatissima versione data dalla Casa Vinicola Canella, il Bellini è un cocktail composto - secondo i dettami della ricetta originale - da due parti di Prosecco Spumante DOC di Conegliano-Valdobbiadene, una parte di succo di pesche bianche romagnole della varietà Maria Bianca, di Forlimpopoli, selezionate e raccolte a giusta maturazione, e alcune gocce di lampone di bosco. Un aperitivo classico di grande piacevolezza, dall'inebriante profumo di pesca e dal moderato contenuto alcolico e calorico. Presenza chiave nella ricetta del Bellini è dunque quella delle pesche della qualità Maria Bianca (nome dovuto anche al loro colore), che crescono solamente a Forlimpopoli, in provincia di Forlì - Cesena. Questi frutti, coltivati in zone a denominazione di origine protetta, sono caratterizzati da un gusto particolarmente delicato e da un profumo molto intenso. Una volta effettuata la raccolta, rigorosamente a mano, le pesche vengono lavorate sul posto, private del nocciolo e della buccia e infine frullate. Si ottiene così la polpa, che verrà conservata a temperatura costante in apposite celle frigorifere e che verrà successivamente impiegata per la produzione del Bellini. Il Bellini in bottiglia è il risultato di lunghe e scrupolose ricerche, che garantiscono la totale naturalità del prodotto, privo di aromi, antifermentativi e antiossidanti. L'unico conservante utilizzato nella sua produzione è…il Prosecco che ne costituisce i due terzi. Queste caratteristiche gli hanno consentito di conquistare progressivamente i palati di milioni di persone, in ogni angolo del mondo.

bellini Benché gli italiani siano ancora i principali consumatori del Bellini, un aperitivo unico nel suo genere, soddisfazioni crescenti stanno arrivando anche dai mercati esteri, Germania, Austria e Stati Uniti in prima fila. Da Alfredo of Rome a Disneyworld, in Florida, si vendono 180 bicchieri di Bellini al giorno, e anche dalla mitica Hollywood stanno arrivando notizie entusiasmanti. Sarà forse per questo che dal 2003 il Bellini si fregia anche del marchio della città di Venezia, il leone alato scelto con il contributo del celebre designer e architetto Philippe Starck, che identifica i prodotti della città lagunare più rappresentativi nel mondo.
I periodi di alta stagione per il consumo del Bellini sono nel corso dell'anno tre: quello pasquale, quello dei mesi più caldi, da maggio a settembre, e infine quello delle festività natalizie. Anche se in realtà ogni momento è buono per un drink fruttato e rinfrescante come questo...
Vincitore del Premio Oscar Cibus Aida 1990, il Bellini viene tradizionalmente servito ben freddo in un classico bicchiere tumbler alto. Recentemente è nato anche un nuovo bicchiere esclusivo per servire il celebre cocktail veneziano: un elegante calice di cristallo a flûte, di forma particolare, che si chiude in alto per concentrare al massimo i profumi dell'ingrediente più importante, la pesca bianca di Forlimpopoli.

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