Elogio in Versi
Alla sensualità del tortellino
di Silvia Parma
bello! ...rotondo e soave
galleggia perfetto
nel caldo bacino
del brodo ristretto
gusto grasso e bisunto, colante
di essenza profonda
di gallina ruspante
e quel suo strano profumo
speziato, vizioso
dell' orientale noce d'effetto lussurioso
la cui polvere, fina e tritata
del bruciante ripieno divien
droga raffinata
oh lenta e calda carezza, vellutata
della pastasfoglia da casalinga impastata!
come mano dal movimento morbido e sapiente
mentre il tortel va giu'
accarezza il palato e i denti
e il morsicar l'impasto e' rito arcano
va fatto con lentezza
piano piano
per lasciar che ancor piu' piano fuoriesca
il cuor del tortellin
l'essenza stessa
gli odori ed i profumi
racchiusi in quello scrigno
come strano miel che piano scende
sciolti
dal calor della cottura
in caldi effluvi anzi bollenti
ah! fatevi respirare
arcano miscuglio di oriente ed emilia
d'animo saggio e chiassone,
grottesco e saccente
ah ombelico del mondo!
che della parte piu' voluttuosa di dea
hai l'anatomica forma
come un invito di bocca pepata
la lingua piano vi assapora
ed e' lento e minuzioso il masticar
poiche' come v' ho detto innanzi
il tortellin non si divora
e se il linguaggio del corpo e' lingua universale
e l'unione dei mondi e' la pace dei sensi
v'e' un verso di sicuro
che e' mondiale
ed e' il suono che nasce dal profondo del ventre
quel gran rutto potente
di una bocca sapiente
che il sapore della cucina apprezza veramente
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