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I nuovi orizzonti del cibo
Tra gusto e design: "Ti voglio"
di Giancarlo Roversi Ti voglio

Che il cibo debba essere buono è una richiesta minima. Oggi a tavola si chiede molto di più: il cibo deve anche soddisfare gli altri sensi, deve essere bello da guardare, piacevole da maneggiare, dalle forme altamente caratterizzanti. Deve, con i suoi sapori e profumi, evocare momenti e ricordi gradevoli: insomma, agli alimenti si chiede di non essere solo gusto!
E così la contaminazione degli elementi sta diventando un must anche per il cibo, e la consapevolezza progettuale tipica del design può essere trasferita non solo sugli oggetti di uso quotidiano ma anche su quello che mangiamo. Un esempio significativo è rappresentato da "tiVoglio", la linea di biscotti disegnati e interpretati dal giovane e affermato designer Giulio Iacchetti.
I biscotti a marchio "tiVoglio" sono il risultato della fantasiosa rielaborazione di alcuni archetipi, sia derivanti direttamente dal mondo dei prodotti da forno (come le classiche sagome del "petit beurre" o del novellino) sia provenienti da mondi più lontani ma comunque affini alla tavola, (quali la silhouette della moka o il filtro del caffè). Risultato: 24 referenze dolci, (frollini, secchi, pasticceria, wafer, spalm8) e 5 salate buonissime da mangiare, bellissime da guardare e divertenti da maneggiare "tiVoglio" è il primo esempio di food design (inteso come attenzione alla forma combinata alla bontà del contenuto) applicato su scala industriale. Iacchetti si è confrontato con norme produttive rigidissime ed è riuscito nella difficile sfida di sviluppare concetti funzionali e di ricerca estetica assolutamente innovativi per il settore. Altrettanta attenzione è stata esercitata nella scelta degli ingredienti e delle formulazioni. Gli aspetti nutrizionali dei prodotti e una ricettazione rivolta a soddisfare le esigenze di benessere dei consumatori di oggi caratterizzano inoltre, in modo marcato, alcuni dei prodotti "tiVoglio". Ti voglio
La linea "tiVoglio", destinata a un consumatore attento, che cerca prodotti in cui riconoscersi, è nata per coprire tutte le esigenze di consumo nel corso dell'intera giornata - dalla colazione all'happy hour in casa - e in tutte le fasi della vita, dall'infanzia alla terza età.
Giulio Iacchetti è docente presso l'Istituto Europeo di Design a Milano dove vive e lavora. Con Matteo Ragni nel 2001 ha vinto il premio Compasso d'Oro con la posata multifunzione Moscardino.
Quality Food Group è tra le più importanti realtà industriali italiane nel settore dei prodotti da forno. Ha oltre cento anni di storia ed esperienza, che derivano dalla tradizione dei marchi dolciari Delser e Viero e da una lunga attività di produzione per conto terzi. Quality Food Group è una delle pochissime aziende del settore in grado di assicurare il controllo di filiera attraverso la tracciabilità di prodotto.

La forma del sapore

Se volete potete interpretare l'esperienza del designer come quella di colui che dà forma alle idee...
Ma che forma potrà avere il sapore di cioccolato, o il sapore di caffè? Tutto il bagaglio metodologico di riferimento di ogni buon designer viene spazzato via da questa nuova sfida: disegnare il cibo, forme che si mangiano, non prima però di averle apprezzate con gli occhi, toccate con mano.
Così il mio lavoro è stato impostato percorrendo strade diverse di restyling di modelli archetipi come il "petit beurre" con la sua sagoma sinuosa e morbida, o il "novellino" dove nella classica texture rigata viene riportata un'impronta che sta a indicare la presa ottimale per il dito: citazione ironica della tanto decantata ergonomia.
In altri casi la citazione è più velata e demandata a sottili interpretazioni iconografiche: nel biscotto secco vitaminizzato incisioni curve tratteggiano orbite atomiche... energia allo stato puro! e il biscotto secco al caffè con i suoi otto lati rimanda alla silhouette della classica moka e la texture puntinata è un chiaro riferimento al filtro porta caffè.
Nel biscotto arricchito con fibre la trama superficiale irregolare trasmette un forte valore plastico, ma è il biscotto al cioccolato che mi lascia sempre senza parole: qual è la forma del gusto al cioccolato? Non ci avete mai pensato? Bene, non ci avevo pensato mai nemmeno io, ma ora che l'ho disegnato lo so. Adesso per me anche il sapore di cioccolato ha una sua forma...

Giulio Iacchetti

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