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Arte e sapori in Val di Noto
Rassabia l'artist
di Alessandra Lepri

Lontana dalle rotte consuete, una tappa a Frigintini ci guida alla scoperta degli angoli più affascinanti della Sicilia. Impossibile non fermarsi nel nuovissimo "rifugio"creato dalla pittrice siciliana Liliana Guarino.
Liliana Guarino
Liliana Guarino


Imboccando la strada che dal centro di Modica corre verso le colline di Frigintini, ci si imbatte in un vecchio casale degli anni Trenta, lontano dal garrulo stridore di vacanze da catalogo patinato. Non catalogabile come albergo, né come agriturismo, il casale è da sempre il "rifugio" dell'artista siciliana Liliana Guarino, un porto di pace e di meditazione, oggi trasformato in "bed & breakfast", con il nome evocativo "Rassabia l'Artist". E' un'insolita dimora distesa sulla collina che guarda le immense distese verdi di ulivi e di carrubi e si innamora dei colori ruvidi della terra, bruciata dal sole di Sicilia. Tutto questo a soli 12 km dal centro di Modica.
Il casale è stato recentemente ristrutturato, nel sacro rispetto della sua estetica originaria. Fino a qualche anno fa la pittrice Liliana Guarino, che ha all'attivo personali in tutta Italia si ritirava in questa segreta di silenzio per respirare la pace immobile della campagna, fra gli acri odori del bestiame e la frescura dei muri senza calce, ideale accompagnamento del paesaggio interiore da mescolare nei suoi quadri. Il linguaggio simbolico dei suoi colori, il blu del cielo e del mare, della meditazione e dell'infinito si sposa con l'energia solare del giallo anche nel vecchio casale, tingendo d'arte e di fascino l'arredamento di questo originale luogo di villeggiatura.

Appena si entra si è accolti da una vecchia mangiatoia, nella quale Liliana ha costruito un presepio. Attorno c'è una distesa di 40.000 metri quadrati di terreno lasciato volutamente incolto, punteggiato da macchie di verde spontaneo e da minuscole venature scavate sotto la terra dalle formiche. Pensato all'inizio luogo di incontro per amici, il "Rassabia L'Artist" non è frequentato da turisti, ma da "viaggiatori" che vivono la vacanza come punto di partenza per conoscere luoghi e persone, e per tornare. Il soggiorno nel "bed & breakfast" infatti, è come un ritrovo fra amici, si mangia tutti assieme nel "bagghiu" o nel giardino. Gli ospiti sono una sorta di "famiglia allargata", tanto più che i posti letto sono 12 in tutto. La colazione è costruita sui sapori tipici del territorio, il "nettare degli Iblei", il famoso miele al carrubo, eucalipto, timo, arancia, millefiori, accanto agli antichi dolcetti 'mpanatigghi, di origine azteca, fatti di carne tritata, cioccolato e mandorle, i cosiddetti "dolci da riposto", cioè da conservare.

Rassabia l'Artist

Come arrivare

Chi approda all'aeroporto di Catania deve proseguire seguendo la direzione Modica, poi Frigintini (la padrona di casa personalmente va a prendere gli ospiti). A 20 km si trova la stazione balneare di Pozzallo, a 12 km il bellissimo centro storico di Modica. E per gli appassionati di tennis i campi di terra rossa "Match Ball" situati nelle vicinanze. Per contattare la struttura telefonare direttamente al mobile di Liliana Guarino, 335.5979705, e-mail lilianaguarino@tiscalinet.it.
Costi a persona dai 40,00 ai 90 €.


Una sosta a Modica

Si pensa che sia stata fondata da Ercole egizio. Fu scelta dai Siculi per la sua posizione strategica di roccaforte inespugnabile, la Cava d'Ispica, lo spettacolare "canyon" scavato nel tavolato ibleo, che occupa parte del territorio rurale modicano. La storia della Cava è dunque anche la storia di Modica.
Sotto la dinastia dei Chiaramonte, Modica diventa importante, tracce dello stile gotico- chiaramontano dei Conti si trovano nella chiesa della Madonna del Carmine, nel Palazzo Lena, nella Chiesa del Gesù. Il convento annesso al Gesù venne costruito per celebrare il matrimonio di Anna Cabrera con Henriquez, il magnifico chiostro all'interno è stato riconosciuto monumento nazionale, così come tutta la Val di Noto è stata dichiarata "patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Modica ha dato i natali a Salvatore Quasimodo e vanta uno dei più interessanti musei etnoantropologici siciliani, il "Museo Ibleo delle Arti e tradizioni popolari S.A. Guastella", sito al primo piano dell'ex convento dei padri Mercedari. Il museo rappresenta uno specchio della civiltà contadina e artigiana, culla delle tradizioni locali.


I sapori

Ravioli, legumi, macco di fave con i "lolli" pasta fatta a mano, ceci, coniglio "a' stimpirata", focacce modicane con pasta stirata farcite con verdure, ricotta e salsiccia, dolci alle mandorle.

Dove mangiare a Modica: Antica Dolceria Bonajuto, C.so Umberto I, 159, tel. 0932.943403, famosa per le mandorle e il cioccolato al peperoncino, vaniglia e cannella.

Pasticceria "Dolci Pensieri" di Spinello nel cuore storico di Modica, in Via Tirella 1/g, telefono e fax 0932/751366. Ristorante "Le grotte vestite" di via Posterla, restituite alla vita da Peppe Lucifora, situate sotto l'orologio. Erano abitate dalla servitù del palazzo. Ci sono ancora i mobili del tempo, abiti, utensili e una grotta di rappresentanza con un divano e ricami ovunque.

Enoteca "L'Assagio", nel centro storico, con 800 etichette di vini selezionati, di cui 300 siciliani. Si assaggia dunque e si mangia "u pane cuottu", piatto della cucina popolare condito con ricotta, pomodorini e polvere di cioccolato.


Cosa comprare
I merletti modicani, l'olio "dop" di Frigintini, i liquori di caffè, carrubo e limoncello, il caffè tipico del luogo denominato "moak" derivato dall'antico nome della città, Motyca, chiamata dagli arabi "Mohac".

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