Wine Tour Cup delle "Città del vino"
Dal green ai fornelli all'ombra dell'Etna
di Massimiliano Rella
Tre giorni di golf e degustazioni con i vini e i prodotti locali delle 540 Città del Vino italiane.
Si è conclusa con un nuovo appuntamento, per marzo 2005, la prima "Wine Tour Cup", il Torneo di golf organizzato dall'Associazione Nazionale Città del Vino. Lo scenario era particolarmente suggestivo. Si è giocato alle pendici dell'Etna, sul green de "Il Picciolo", il Golf Club di Castiglione di Sicilia (Catania).
Alla finale erano iscritti 87 giocatori in rappresentanza dei 34 Club che hanno partecipato alla prima edizione della Wine Tour Cup. Il Torneo, durato 9 mesi, ha toccato dal nord al sud i circoli del golf presenti nei Comuni Città del Vino e ha visto la partecipazione di oltre 100 produttori di vino e specialità enogastronomiche. Il prossimo appuntamento con la seconda edizione della Wine Tour Cup, che ora diventa internazionale, è per marzo 2005. Sono 5 le tappe che saranno giocate all'estero, tra Germania, Austria e Paesi Scandinavi.
Accanto alla competizione sportiva durante la Wine Tour Cup si è giocata un'interessante gara tra i fornelli. Gli chef delle 34 Club House sono stati valutati in base alla qualità dei cibi, al legame dei piatti con la tradizione dei rispettivi territori, in base all'accoglienza, al servizio ai tavoli, ai vini, agli oli, alle varietà di caffè offerte ai commensali e, non ultimo, ai prezzi.
Il "Top del Golf" - questo il nome del concorso tra i ristoratori dei 34 circoli - è stato vinto nell'Italia centro settentrionale. A pari merito il Ristorante del Golf Città di Perugia e "Le Cerretelle" (Golf Club Toscana). Al secondo posto il ristorante del Modena Golf & Country Club.
Nell'ambito delle competizioni di golf il premio più alto è andato a Roberto Moliterno, del San Michele Golf Club (Cosenza). Il premio per la migliore squadra è andato invece ai golfisti del "Riva dei Tessali", circolo della provincia di Taranto.
Durante la finale le degustazioni di vini e prodotti tipici sono state curate con la collaborazione dell'Istituto tecnico statale commerciale e per il turismo "Salvatore Pugliatti", di Taormina, che ha mandato un'intera classe a dare assistenza per gli eventi enogastronomici, contemporanei alle gare di golf.
"E' stata una bellissima manifestazione - ha detto Giuseppe Leonardi, il presidente de Il Picciolo, il Golf Club che ha ospitato la finale -. Per l'occasione abbiamo presentato i progetti di rilancio della nostra struttura: 100 nuove camere d'albergo per incrementare l'accoglienza turistica, con apertura a inizio estate 2005, e un programma di valorizzazione a tutto tondo del territorio con il coinvolgimento degli enti locali per lo sviluppo enogastronomico e del golf".
"Il Wine Tour Cup si sta rivelando un ottimo circuito per lo sviluppo di due forme di turismo, quello del vino e quello del golf - dichiara Paolo Benvenuti, il direttore delle Città del Vino -. L'iniziativa ha avuto successo e adesso la ripeteremo dandogli sempre più un respiro internazionale. Per la seconda edizione sono previste 5 tappe all'estero".
Golf e Città del Vino
In Italia il golf è in forte crescita. I praticanti sono poco meno di 70 mila, con una media di 234 giocatori per circolo. I campi censiti 286. Nel 1965 gli impianti erano appena 32 e soltanto 65 nel 1985. Sono sempre più diffusi anche i "campi pratica", quegli impianti dove si può imparare a giocare con poche decine di euro: una politica di sviluppo del golf che proprio in fatto di costi sta rendendo questo sport accessibile a tutti.
Il 36° Rapporto del Censis inserisce il "Circuito del Golf" tra "I comparti del vivere bene in Italia" sotto la voce Ecoturismo e benessere insieme al Sistema agrituristico, al Termalismo e beauty farm e alle Palestre e centri di cura del corpo. I dati si riferiscono al 2001/2002 e sono questi: 100 milioni di euro il giro di affari del 2001; 438.000 le presenze dei turisti golfisti (il 50% sono stranieri).
L'Annuario dei Campi da Golf 2003 elenca 285 campi da golf in Italia (18, 9, 6 buche e campi pratica) prevalentemente al Nord.
L'Associazione nazionale delle Città del Vino è nata a Siena nel 1987 da paesi e città che danno nome a un vino, che producono nel proprio territorio vini a denominazione di origine o che comunque sono legati al vino per storia, tradizione e cultura.
L'Associazione opera per la promozione e la valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche e turistiche dei territori del vino compresi nei 540 Comuni che aderiscono, nel rispetto di un codice di comportamento.
L'offerta ricettiva delle Città del Vino consiste in 4.075 alberghi per un totale di 141.854 posti letto; 1.485 aziende agrituristiche con 18.200 posti letto, 189 campeggi e villaggi, più tutti i servizi annessi: ristoranti, enoteche, cantine.
Particolarmente significativa è la quota di vigneti iscritti alle denominazioni d'origine Doc e Docg che ricadono nei territori delle Città del Vino. Si tratta di circa 200.000 ettari vitati su circa 250.000 registrati a livello nazionale, praticamente 4/5 del totale italiano. Tra le più importanti iniziative dell'Associazione il recupero e la valorizzazione culturale ed economica dei vitigni autoctoni e Calici di Stelle, organizzata insieme al Movimento del Turismo del Vino e in programma ogni anno il 10 agosto in centinaia di piazze italiane.
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