Il suo primo bicchiere di vino
Luigi Veronelli: maestro dei maestri del vino
Avevo 9 anni. Avevo appena fatto la prima comunione e mio padre mi offrì il mio primo bicchierino di vino; ne avevo un gran desiderio soprattutto perché mio padre beveva molto bene e mi piaceva guardarlo quando lo faceva, allora porto il bicchiere alla bocca ma lui mi ferma e mi dice: no, tu prima lo guardi, come faccio io, perché ogni vino ha un suo colore unico ed irripetibile e poi lo porti al naso, perché anche il profumo sarà unico ed irripetibile. Fatto questo lo porto verso le mie labbra ma lui mi ferma ancora: aspetta ora tu lo tieni in bocca perché ogni vino ha un suo racconto. Poi mi dice la frase che veramente mi ha segnato: sai perché lo devi fare? Perché c'è dentro la fatica del contadino ed è questo il motivo per cui siamo orgogliosi di occuparci di vino. Questo vorrei che sentissero anche i giovani d'oggi quando sono di fronte ad un bicchiere di vino, non solo di avere un qualcosa da bere ma che quel qualcosa è carico di storie e significati.
(Luigi Veronelli in un'intervista a Francesco Speroni)
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http://www.winelovely.com
Nel prossimo numero l'omaggio di MenSA a Luigi Veronelli
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