Obbligatoria dal primo gennaio
La tracciabilità alimentare
di Roberto Zalambani
foto di Pasquale Spinelli
Sicurezza alimentare, rintracciabilità e certificazione sono oggi gli elementi principali su cui le aziende agroalimentari italiane si stanno impegnando per una credibilità reale verso il mercato e i consumatori. Dopo la pubblicazione nel 2000 del libro bianco sulla sicurezza alimentare diffuso dalla presidenza della CE, sono stati fatti molti passi in avanti per un approccio completo e integrato che ricostruisca l'intera filiera. Si tratta di un processo identificativo che, con il prossimo primo gennaio 2005, diventerà obbligatorio in quanto uno specifico regolamento comunitario rende vincolante la tracciabilità di tutti i prodotti alimentari commercializzati all' interno dell'Unione.
Se ne è parlato il 3 dicembre scorso a Villa Novare di Arbizzano di Negrar, a pochi chilometri dal centro di Verona, all'imbocco della Valpolicella, all' interno di uno splendido complesso tra colline e vigneti che l'azienda vinicola Bertani ha trasformato nel regno della produzione e dell'invecchiamento dell'Amarone.
Villa Novare durante il convegno sulla sicurezza alimentare
E' toccato a Luigino Disegna, amministratore delegato, e a Pietro Bonato direttore di CsQa certificazioni di Thiene ( Vicenza ) spiegare, davanti ad una qualificato pubblico di esperti della qualità e di giornalisti specializzati come la certificazione, se gestita correttamente, rappresenti oggi un fondamentale elemento di garanzia e credibilità nei confronti dei consumatori e un atto di trasparenza nei confronti del mercato.
CsQa, al di là di marchi notissimi quali Granarolo, Coop, Ferrarini, Vismara, Curtiriso, Caviro, certifica ben 30 filiere del latte con 100 caseifici e 1100 aziende agricole, 15 filiere dell' ortofrutta con 35 centri di lavorazione e 1300 aziende, 20 filiere della carne con 35 macelli, 90 mangimifici e 2200 allevamenti, 3 filiere del vino con 34 cantne e 6760 aziende per non parlare dei 10 frantoi e delle tremila aziende dell'olio e per concludere con i 180 allevamenti ittici tra i quali la norvegese Fjord, con il relativo marchio certificato della filiera del salmone.
|
L'appassimento delle uve nelle caratteristiche casse
|
|
|
Botti di invecchiamento dell'Amarone nell'azienda Bertani di Verona
|
|
|