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I sapori dell'Emilia Romagna in Canton Ticino
Alla conquista della Svizzera
di Filippo Bignami

Tra febbraio e marzo a Lugano, nella cornice del noto Ristorante Olimpia e del nuovo e trendy Wine Bar SassCafè, di proprietà entrambi dell'eclettico Guido Sassi e situati nella splendida e centralissima Piazza Riforma di Lugano, si è svolta una manifestazione pregevolissima per gli obiettivi e originale per la modalità di realizzazione.

Il Presidente dell'Unione Cuochi Emilia Romagna Maurizio Guidotti, con quattro dei suoi più promettenti allievi dell'indirizzo turistico-ristorazione dell'Istituto Professionale M. Malpighi di S. Giovanni in Persiceto (BO), è stato valorizzatore in terra elvetica dei prodotti alimentari e vinicoli dell'Emilia Romagna e del ruolo dello Chef (noi preferiamo la romantica ed evocativa dizione italiana di "Maestro di cucina") quale soggetto competente e flessibile, in grado di operare al meglio e con professionalità, nei diversi contesti di lavoro, per proporre non solo dei piatti ma anche per diffondere la cultura e le specificità dei prodotti alla base degli stessi. La presentazione dell'iniziativa, con folta presenza di testate giornalistiche locali e ticinesi, a conferma della notevole risonanza dell'evento, è avvenuta il 12 febbraio presso il SassCafè, inaugurato da poco e con ambiziosi obiettivi di punto di riferimento ticinese per una ristorazione di classe ma briosa, stuzzicante e con particolare cura dei vini.

Il Presidente Guidotti, che non ha certo bisogno di presentazioni nella sua qualità di multiforme professionista culinario, che va dalla docenza presso diversi Istituti scolastici alberghieri alla partecipazione a vari concorsi e premi (tra cui ricordiamo la selezione per la fase finale dell'Asparago d'Oro al Concorso nazionale nell'ambito della Sagra dell'Asparago Verde di Altedo nel 1995), non è nuovo a questo tipo di sinergie di promozione di prodotti enogastronomici emiliano-romagnoli e sempre in Svizzera ha già operato con successo diverse volte.

In questa occasione, con i suoi allievi e assieme al già apprezzatissimo Maestro di cucina del Ristorante Olimpia, Alfio Andreini, ha proposto due menù distinti per i due locali, entrambi ovviamente connotati dall'utilizzo di vini e prodotti tipici emiliano romagnoli, dall'antipasto al dolce: un menù più vasto ed elegante per lo scenario del Ristorante Olimpia (citiamo ad esempio un piatto: "Piccata con Grana e gocce di Balsamico") ed un menù più brioso ed originale per il SassCafè ("Tagliatelle al prosciutto croccante e Asparagi", ed in stagione adatta verrà reso soggetto del piatto il Verde turione Altedese).

Queste iniziative sono particolarmente positive e vanno incoraggiate per tre principali motivi:

  • Danno l'opportunità ai valenti Chef italiani di esportare una visione della professione da un punto di vista veramente creativo e per certi aspetti sicuramente artistico: non dimentichiamo che la cultura materiale richiede talento, impegno e, per essere di alto bordo, anche fantasia ed estro. In questo caso risulta anche elemento di distinzione e di qualificazione ulteriore dei locali in questione, già di ottimo livello grazie alla lungimiranza del proprietario Guido Sassi e alle capacità del Maestro Alfio Andreini, ma con margini di perfezionamento per quanto riguarda le sinergie tematiche con prodotti particolari di determinati territori.
  • Costituiscono degli ottimi vettori di informazione e diffusione commerciale per i prodotti enogastronomici tipici, in questo caso dell'Emilia Romagna, che possono così essere non solo venduti e commercializzati ma illustrati, contestualizzati, accompagnati dal vino più consono, in modo che il consumatore estero percepisca appieno le caratteristiche dei prodotti e indirizzi la domanda, all'atto dell'acquisto, su precise specificità di mercato, sia per i vini che per gli alimenti.
  • Possono rappresentare, come appunto in questo caso per i quattro validissimi giovani, dei momenti di qualificazione e motivazione all'apprendimento e all'impegno per allievi di Istituti e Scuole turistico-alberghiere che, attraverso queste esperienze innovative, effettuano dei periodi di formazione pratica, quasi una sorta di stage sul campo, che però diviene attrattiva e premiante per gli studenti che mostrano più talento e voglia di cimentarsi con l'affascinante professione di Maestro di cucina.
Per fornire un supporto collaborativo, si è ovviamente disponibili per quei produttori che volessero far conoscere, con iniziative di tale genere, i loro prodotti enogastronomici in quel paradiso Svizzero che è Lugano e tutto il Canton Ticino.

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